venerdì 24 agosto 2012

NON VI E' LIMITE ALLA CRUDELTA' DEI SUBANIMALI UMANI.

Ed io sono stato condannato a 4000 euro di multa (sotto condono) da giudici disonesti perché politicizzati, indifferenti alle sofferenze degli animali non umani, per avere io condannato la maggiore crudeltà della macellazione ebraica, fatta propria dagli islamici. Da queste tre luride sentenze, che citerò, sto traendo un libro che sarà intitolato VERGOGNATEVI! Un libro che sarà il quarto grado del giudizio lasciato ai lettori dopo la sentenza scellerata dei parrucconi vigliacchi della Cassazione che hanno preferito non porsi contro le farneticazioni del rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, autore mentecatto di GUIDA ALLE REGOLE ALIMENTARI EBRAICHE (Lamed 2000). Secondo questo farneticante il povero animale deve essere ucciso in stato di coscienza per lento dissanguamento altrimenti la privazione della coscienza renderebbe l'animale impuro. Io dico che è impuro il suo cervello. Simili individui non appartengono se non biologicamente alla specie umana. Per il subanimale Riccardo Di Segni, se fosse vissuto durante la guerra, la morte in un camera a gas sarebbe stata una morte troppo dolce. Per aver scritto cose simili sono stato condannato. Per aver detto che simili individui non meritano alcuna sensibilità per le loro sofferenze se non ne hanno per quelle degli animali sottoposti ad una maggiore sofferenza nei mattatoi da ebrei osservanti del kosher ed islamici osservanti della halal. 
Ma i commenti sono dalla mia parte. Questi giudici, servi del potentato degli ebrei delle sinagoghe saranno da me sputtanati nel libro come si meritano. Hanno fondato le loro luride sentenze anche su dei falsi materiali attribuendomi cose risultanti documentatamente false. Questa è una casta di arroganti che una vera riforma della giustizia dovrebbe sottoporre ad un'Alta Corte di giustizia non formata da giudici togati perché subiscano la responsabilità civile quando facciano sentenze palesemente aberranti. "Dettate da ignoranza o vizi logici inescusabili" (Art. 1 provvedimenti disciplinari). Provvedimenti in pratica inesistenti perché questi arroganti padroni della gustizia pretendono di giudicarsi tra loro. Con il risultato che nessun provvedimento viene mai preso nei loro confronti, nemmeno quando mandano in galera un innocente, perché il risarcimento deve essere pagato dallo Stato, cioè da noi tutti con le tasse. Dovrebbero finalmente pagare di tasca propria assicurandosi. Essi debbono sentire sopra di sé un potere giudiziario superiore scisso  dalla loro casta, che si sottrae al principio costituzionale che dice che tutti i cittadini sono eguali di fronte alla legge.Sono degli ignoranti che fanno carriera per sola anzianità, permettendo la legge che essi possano non aprire più un libro di diritto da quando, magari fortunosamente, hanno vinto un concorso  di ingresso nella magistratura ponendo piede nei loro palazzacci. Questa storia deve finire.

CHIUSO UN MATTATOIO IN CALIFORNIA

Usa, video choc nel macello
McDonald’s sospende gli acquisti

Le immagini mostrano abusi e torture su animali incapaci
di camminare. La catena di fast food: «Inaccettabile»

Mucche a terra incapaci di camminare, tirate per la coda e picchiate con pungoli elettrici. Un bovino morente soffocato da un operaio con un piede, altri avviati alla macellazione ancora coscienti. Dopo il video choc girato da alcuni attivisti del gruppo «Compassion Over Killing», è bufera sull'azienda di macellazione bovina Central Valley Meat Company in California. Il mattatoio è stato chiuso dal Dipartimento per l'Agricoltura con l'accusa di crudeltà nei confronti degli animali e sono in corso ulteriori verifiche sulla salute degli animali macellati (che provengono per lo più dalla catena di produzione del latte) e sugli eventuali rischi per la salute dei consumatori.

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«COMPORTAMENTI INACCETTABILI» - Dopo la diffusione del video McDonald’s, cliente dell’azienda, ha annunciato la sospensione dell’acquisto di carne dal quel mattatoio. «Dalle immagini emergono comportamenti che sembrano inaccettabili e non aderenti agli standard che ci chiedono i nostri fornitori» ha spiegato la catena di fast food in un comunicato. Lo stesso Dipartimento per l'Agricoltura, che aveva acquistato dall’azienda 21 milioni di tonnellate di carne nel 2001 per le mense scolastiche, ha sospeso i rifornimenti.
IL PRECEDENTE - Non è la prima volta che negli Usa vengono diffusi immagini choc che testimoniano abusi e crudeltà nei macelli. Nel 2008, sempre in California, il video girato sotto copertura negli stabilimenti della Hallmark Meat Packing Co portò al più massiccio ritiro dal mercato di carne bovina: 65 mila tonnellate potenzialmente dannose per i consumatori perché provenienti da bovini maltrattati, torturati e probabilmente malati. Anche in quel caso le immagini girate documentavano sevizie molto simili a quelle riportare alla Central Valley Meat Company: vacche costrette a camminare con scosse elettriche, altre picchiate con violenza e torturate dai lavoratori.
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@ sfigato
24.08|00:07 Gianni_Vaccari
Guardi che la macellazione halal musulmana, deriva dalla macellazione kosher ebrea. Sono loro che hanno inventato le stupidate della volontá divina, scritta nel loro libro f"sacro"(?). L'Islam è arrivato centinaia di anni dopo il la religione ebraica e molte cose sono state copiate dagli ebrei, compresi anche i veli sulla testa e molte altre usanze. Gianni Vaccari
Kasher, macellazione criminale..l
23.08|23:25 Lettore_2191933
Ho un amico veterinario in Piemonte che mi parlava pochi giorni fa di come lui molti suoi colleghi abbiano fatto obiezione di coscienza contro la pratica dell'abbattimento kascher, ovvero, tanto per capirsi, dell'uccisione degli animali che poi gli ebrei mangeranno, e che a quanto pare deve essere fatta seguendo i dettami divini,ovvero con la massima crudeltà, tant'è che persino veterinari che bazzicano i nostri mattatoi tutti i giorni, non se la sentono di affrontare il metodo kasher, in quanto particolarmente crudele e con la massima sofferenza dell'animale...cosa dire? Nel nostro stato è VIETATO uccidere in modo così barbaro e doloroso gli animali, perchè a degli "ospiti" è concesso (così come ai musulmani) di violare e trasgredire le nostre leggi faticosamente raggiunte in centinaia di anni di evoluzione e sensibilizzazione?
Mio Dio povere mucche
23.08|22:02 tamatamjangle
In Italia ne abbiamo tante e vengono scambiate per grandi star!
Poveri animali
23.08|22:02 sfigato
Ma perchè se succede qualcosa in America tutti ne parlano, e nessuno dice niente della macellazione (musulmana) dove il povero animale viene SGOZZATO vigile. Questo succede, purtroppo, in Italia.
in ogni caso è una crudeltà del tutto gratuita
23.08|20:55 wing125
mangiare è un conto. sfogare il proprio sadismo su una povera bestia non è neppure economia , è pura malvagità. questa gente fa ribrezzo.
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domenica 19 agosto 2012

MAOMETTO: LA PIU' GRANDE DISGRAZIA DELLA STORIA

Fu uno che da analfabeta impostore o allucinato si portava dietro uno scriba a cui dettava le sue farneticazioni dicendo che gli venivano dettate direttamente da ALLAH tramite l'arcangelo Gabriele. E vi sono circa un miliardo e 200 milioni di pazzi che ancora gli credono ritenendo sacro quel libro di merda che è il Corano. Leggere il mio post del 20 ottobre 2009 per rendersi conto di ciò che dettava questo pazzo istigando all'odio religioso sino a giustificare l'omicidio di massa e la crocifissione con amputazione di mani e piedi per coloro che avessero corrotto la terra.  Leggere la ridicola descrizione del paradiso, dove fanciulle bellissime accolgono su giacigli per scopare con essi i corpi delle anime beate degli uomini. Non si accenna nemmeno alle anime beate delle donne. Queste, se belle, hanno solo la funzione di copulare con gli uomini tra fiumi di miele e di vino, che finalmente potranno bere, essendo loro vietato di berlo in terra. Nel Corano le donne sono ritenute essere per natura inferiori agli uomini, i quali ne hanno il possesso e le possono ripudiare quando vogliono senza tante cerimonie, lasciandole sole e senza mantenimento. Si pensi che la testimonianza di una donna nei Paesi islamici, in conformità al Corano, vale metà di quella degli uomini. Le figlie possono ereditare solo la metà di ciò che ereditano i figli maschi. Solo un pazzo poteva scrivere simili cose. Da precisare che, mentre l'Antico Testamento è un libro che la Chiesa ritiene ispirato da Dio ma scritto dagli uomini (ma quale ispirazione divina poteva esserci se Jahweh appare come il mandante di tante stragi?) e che esso, comunque, deve ritenersi superato in molte parti giacché si tratta di un testo che si era adattato ai costumi e alle credenze dell'antico popolo ebraico), il Corano si presenta come un testo non soltanto ispirato da Allah, ma dettato direttamente da Allah, per cui nessuna frase può essere tolta o modificata. Esso ha la pretesa di essere un libro eterno. Non vi è da meravigliarsi poi che alcuni di questi pazzi si facciano saltare in aria provocando dei morti a decine nella convinzione di meritarsi in questo modo il paradiso. Bruciare il Corano in pubblico è troppo poco. Bisognerebbe cagarci sopra o usarlo in gabinetto per pulircisi il culo. Non vi può essere dialogo con i pazzi. L'Occidente si sta suicidando subendo senza reagire l'invasione di questi pazzi.

ISLAMABAD| ONG NEGA OGNI ACCUSA: I CRISTIANI SONO PERSEGUITATI E MINACCIATI

Pakistan, arrestata per blasfemia una bimba
cristiana di 11 anni con la sindrome di Down

Avrebbe bruciato le pagine del Corano. La polizia «costretta» a fermarla dopo le proteste degli estremisti islamici

L'hanno accusata di aver bruciato alcune pagine del Noorani Qaida, manuale per imparare a leggere il Corano. E così, con l'accusa di blasfemia, una bambina cristiana pakistana di undici anni con la sindrome di Down è stata arrestata venerdì vicino nel villaggio di a Mehrabadi, alle porte della capitale Islamabad. La polizia ha confermato la vicenda precisando che la piccola è stata trasferita in un riformatorio in attesa delle decisioni del giudice. Se dovesse essere ritenuta colpevole rischierebbe anche l'ergastolo o la pena di morte come prevede la discussa legge sulla blasfemia vigente in Pakistan. PROTESTE PER FARLA ARRESTARE - Secondo la ricostruzione offerta da un quotidiano, alla vigilia del 27/0 giorno del Ramadan, il mese di digiuno dei musulmani, la piccola sarebbe stata vista bruciare una decina di pagine del libro, gettate poi in un secchio della spazzatura. In un primo momento la polizia si era rifiutata di accogliere la denuncia di blasfemia contro la bambina, dato il suo visibile handicap. ma dopo che molte persone hanno bloccato per ore la statale del Kashmir e circondato il commissariato, lo ha fatto giovedì scorso.
ARRESTATA - Formalmente la bambina è stata arrestata in seguito alla denuncia presentata da un uomo, Syed Muhammad Ummad. È stata prelevata dalla sua casa venerdì da alcune poliziotte che l'hanno portata nel riformatorio in attesa di essere presentata ad un giudice che dovrà decidere la sua sorte
CRISTIANI MINACCIATI- L'accusa di blasfemia è stata seccamente smentita dalla ong «Christians in Pakistan» che sul suo sito internet ha chiaramente scritto che si tratta di accuse false su una bambina che ha la sindrome di Down. Secondo l'associazione, in quella zona del Pakistan i cristiani sono «minacciati dagli estremisti» islamici.
VOLEVANO BRUCIARE IL VILLAGGIO - Gli estremisti, dopo essere riusciti a fare arrestare la che, dopo l'arresto della piccola, volevano anche bruciare il suo villaggio. Trecento persone, sempre secondo l'ong, sono state costrette a scappare per le minacce ricevute. L'Alleanza per tutte le minoranze in Pakistan (Apma) sta dando assistenza a queste persone che hanno dovuto lasciare le loro case.
INCHIESTA -La stampa pakistana sostiene che nella vicenda è intervenuto il Consigliere del primo ministro per l'Armonia nazionale, Paul Bhatti che ha disposto una assistenza legale per la bimba e chiesto una inchiesta su eventuali indebite pressioni esercitate sulla polizia. Bhatti ha contattato i leader religiosi locali chiedendogli di riportare la situazione sotto controllo.
LEGGE SULLA BLASFEMIA - Gli attivisti per i diritti umani hanno chiesto urgentemente al governo pakistano di riformare o ritirare del tutto la controversa legge sulla blasfemia, usata spesso in maniera strumentale solo per perseguitare le minoranze come quella cristiana. E proprio il fratello del ministro Paul Bhatti, Shahbaz (allora ministro per le minoranze) venne ucciso lo scorso anno dagli estremisti a Islamabad perchè favorevole a riformare la legge sulla blasfemia. Norma che prevede l'ergastolo e addirittura la pena di morte per chi è giudicato colpevole di aver offeso o insultato il Corano o il Profeta Maometto.
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Le religioni, plagio dei popoli
19.08|16:10 oceanic
nel nome di Dio viene imprigionato,violentato, ucciso : questo non solo nel Medioevo, ma ancora oggi. Questo fardello di ignoranza ci opprime.
Sono uguali a quelli che sbarcano a centinaia a Lampedusa....
19.08|16:10 Lettore_2222066
Sono della stessa risma, non si sbaglia, basta vedere cosa stanno facendo a Milano per il fine ramadan...pretendono, pretendono e basta...vedrete cosa succederà quando saranno maggioranza anche qui da noi.....intanto Riccardi che fa rispetto ad un fatto come quello dell'articolo? Continua a dire che dobbiamo abbracciarli? Come mai non udiamo il suo raglio mediaticaente corretto? E i radicali?ah, certo la povera bimba, pakistana e disabile, ha il piccolo difetto di non essere un avanzo di galera pluripregiudicato, 'che , si sa, solo per questi i radicali sanno stracciarsi le vesti...questo mondo di falsi mi fa schifo...
Dova sono Madonna e tutti i benpensanti che si sono mobilitati per le Pussy Riot? Tutti in vacanza? Qui non ci sono diritti da difendere?
19.08|15:13 AndreLibero
Il tuo commento
I pregiudizi e la realtà
19.08|14:34 Lettore_8816
Ogni società ha i propri limiti.l'importante è non credere che gli altri siano migliori di noi.
Volevano bruciare il villaggio!
19.08|13:24 arrotoxieta
Ma ci rendiamo conto? E noi vogliamo legittimare questa gente e la loro cultura/religione? E farli venire qui a milioni? Mi passa la voglia di vivere.


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giovedì 16 agosto 2012

PREFERITE L'AVE MARIA DI SCHUBERT O QUELLA DI GOUNOD? L'ARCIVESCOVO EMERITO DI TARANTO LUIGI PAPA , FUORI DI TESTA, LE AVEVA PROIBITE

Ora ho capito perché ho avuto una preferenza inconfessata per l'Ave Maria di Gounod, nonostante Gounod (noto quasi unicamente per l'opera FAUST) sia un musicista certamente inferiore al grande Schubert (pur vissuto solo 31 anni ma con una produzione così vasta da sembrare miracolosa data la sua breve vita). Ho scoperto solo ora che l'Ave Maria di Gounod è tratta dal preludio n.1 del clavicembalo ben temperato del sommo tra i sommi che è BACH. 
E' incredibile che in base ad una vecchia circolare del 1994 delle Chiese di Puglia siano state proibite. Leggete le farneticanti motivazioni.  
Ho voluto porre a confronto le voci di Maria Callas e Renata Tebaldi (che Arturo Toscanini prediligeva)

Franz Schubert - Ave Maria

www.youtube.com/watch?v=GIjITrAiZCA7 set 2008 - 6 min - FalsieFake
Album: Best of Classical Chillout (2002)

Renata Tebaldi - Ave Maria



Bach - Ave Maria - Maria Callas - YouTube

www.youtube.com/watch?v=N6jtO5-Q0YY20 feb 2010 - 3 min - Caricato da dummyyus
Johann Sebastian Bach Ave Maria Maria Callas. ... Ave Maria (Gounod) - Hayley Westenra ...


► 4:14► 4:14
www.youtube.com/watch?v=6g_uZclLWwk8 lug 2008 - 4 min - 57francesca
Album: Renata Tebaldi - Christmas Festival (1997)




Bach - Ave Maria - Maria Callas - YouTube

www.youtube.com/watch?v=N6jtO5-Q0YY20 feb 2010 - 3 min - Caricato da dummyyus
Johann Sebastian Bach Ave Maria Maria Callas. ... Ave Maria (Gounod) - Hayley Westenra ...

Renata Tebaldi "Ave Maria" Bach-Gounod - YouTube

www.youtube.com/watch?v=hVMSeFTHDEs25 nov 2008 - 3 min - Caricato da Onegin65
Renata Tebaldi "Ave Maria" Bach-Gounod ... 479 likes, 11 dislikes; Artist: Renata Tebaldi ...

 

REPORTIME

Stop alle Avemarie, perché
non si possono cantare in chiesa

Quella di Gounod perché l’editore era ebreo, quella di Schubert perché bisogna cercare il peccato anche dove non c'è

AVEMARIE PROIBITE - Al Bano è un testardo: aveva deciso di cantare l'Ave Maria di Gounod al matrimonio del suo amico Michele Placido e l'ha fatto, nonostante il divieto del parroco.
Il punto però non è Al Bano, ma il paradosso: è proibito cantare l'Ave Maria in chiesa!
LE VERSIONI - Certo, non tutte le avemarie, solo le due più belle e famose, cioè quella di Gounod e quella di Schubert. Leggiamo la motivazione in una circolare intitolata “Celebrare il Vangelo della Famiglia nelle Chiese di Puglia”, del 1994, a firma Luigi Papa, allora presidente della Conferenza episcopale pugliese e oggi Arcivescovo emerito a Taranto. L’Ave Maria di Schubert «…parla di due innamorati che convivono nel peccato…»; quella di Gounod «…rielabora un preludio di J.S. Bach sfruttato poi da un editore ebreo…».
AVE MARIA DI SCHUBERT - Ora, la musica dell’Ave Maria di Schubert era stata composta per un lied ispirato al poema “La signora del lago” di Sir Walter Scott. Il testo, in lingua tedesca, è l’invocazione di una giovane ragazza esiliata, costretta a vivere in una caverna, perché la Vergine metta fine alle sue sofferenze. Si compone di tre strofe che iniziano e finiscono con le parole ‘Ave Maria’. Per questo motivo, in seguito venne cantata con le testuali parole della preghiera, in lingua latina. Bollare il brano, perché in altri lieder dello stesso ciclo possa manifestarsi una convivenza peccaminosa della protagonista, mi sembra veramente, questo sì, peccaminoso.
AVE MARIA DI GOUNOD - Riguardo all’Ave Maria di Gounod, uomo profondamente cattolico, che fu a un passo dal prendere i voti, si trattava di una melodia per violino, accompagnata da un pianoforte che eseguiva il Preludio n°1 del Clavicembalo ben temperato di Bach; successivamente venne rielaborata per canto e orchestra, anche in questo caso col testo in latino della preghiera. E qui, gli unici che possono scandalizzarsi sono i cultori della musica di Bach, in questo brano umilmente ridotta ad accompagnamento (non rielaborata). Il fatto poi di vietarne l’esecuzione a un matrimonio in chiesa, perché uno dei musicisti era protestante e l’editore ebreo, mi sembra una fastidiosa manifestazione di integralismo, che mal si accorda col pensiero di Benedetto XVI: «…popoli di differenti fedi possano cooperare uno con l’altro per il bene della persona umana…» (dal messaggio inviato, il 3 agosto scorso, al Sacerdote Supremo del Tempio Buddista del Monte Hiei, in Giappone).

sabato 11 agosto 2012

NON DOVREBBE ESSERE REATO GIUSTIZIARE QUESTI SUBANIMALI

La crudeltà di individui solo biologicamente appartenenti alla specie umana, essendo in realtà dei subanimali, in base al diritto naturale dovrebbe essere punita nella stessa misura. Non si usi più il termine "bestia" (che ha una connotazione antropocentrica). Un subanimale simile dovrebbe essere lasciato alla giustizia vera, non quella della politica e dei tribunali, corrotti da sempre da una concezione antropocentrica che fa credere che un uomo, anche se criminale, valga più di un animale non umano (compreso anche un insetto). Conosciuto il nome del criminale non dovrebbe essere punito chi lo faccia fuori per liberare la Terra dalla sua presenza. Vi è un romanzo intitolato L'assassino cherubico (di Paolo Ricci) in cui il protagonista, infischiandosi della giustizia dei tribunali, diventa un serial killer di coloro che maltrattano gli animali non umani. Questa è vera giustizia, non corrotta dal buonismo delle leggi antropocentriche. Questi subanimali sono anche la causa di una vita difficile, pesante, per tutti quei volontari che poi debbono occuparsi di porre rimedio, in un modo o in altro, ai loro crimini. Sì, perché abbandonare un cane è un vero crimine. Nessuno ha obbligato questi subanimali a prendersi un cane in casa. La loro vita vale meno di quella di un cane.  
La dignità umana non esiste in astratto. E' solo un ideale. La dignità bisogna meritarsela. Per i subanimali non vi deve essere alcuna pietà. Chi non ha sensibilità per le sofferenze di esseri innocenti, umani e non umani, non può pretenderne per sé. Egli deve perire come ha fatto perire l'innocente. E questo serva come esempio. Per lui, direbbe Platone (Le Leggi) la morte è il giusto premio. 
Subanimali sono anche i piromani. Essi dovrebbero finire bruciati su un rogo perché finalmente il criminale sappia che cosa lo attende. Essi sono responsabili di tutti i danni provocati all'ambiente, di tutti  soldi che debbono essere spesi in più per spegnere gli incendi, con aggravio della spesa pubblica, di tutti i rischi che corrono coloro che sono addetti allo spegnimento degli incendi. Un piromane finito sul rogo sarebbe l'unico mezzo di dissuasione per questi criminali. Mi rendo conto che queste righe sembreranno un'utopia nelle loro proposte. Ma perché si vive in una società malata con una farsa di giustizia che vuole recuperare l'assassino e si dimentica delle vittime innocenti. Tanto queste non possono più parlare. Dovrebbe esistere un testamento biologico in cui ognuno dichiari se sia disposto a perdonare il suo eventuale assassino almeno nel senso di sottrarlo alla pena di morte. Perché lo Stato arrogante non si sostituisca alla volontà della vittima innocente che non avrebbe voluto perdonare. E' questa un'argomentazione che fu espressa nel XVI secolo dal filosofo John Locke (II Trattato del governo) e sviluppata dall'illuminista Gaetano Filangieri (Scienza dela legislazione)   




a SAN DONNINO

Firenze, cane si strangola con la catena
Era stato abbandonato senza acqua e cibo

Le guardie zoofile stanno cercando il proprietario, dovrà rispondere di abbandono e maltrattamenti

Cani abbandonati a rischio di essere travolti per strada (Fotogramma)Cani abbandonati a rischio di essere travolti per strada (Fotogramma)
È morto dopo giorni bloccato con la catena all'interno di una recinzione senza nulla da mangiare e da bere. A ritrovarlo le guardie zoofile dell'Enpa di Firenze che ora stanno cercando di risalire al proprietario del cane che attualmente risulta essere irreperibile in zona. Per lui scatterà la denuncia di abbandono, incuria e maltrattamento animali, visto che l'animale è rimasto immobilizzato per giorni senza che il proprietario se ne accorgesse o gli portasse acqua e cibo. Una storia che ripropone il problema dei tanti animali che nel periodo estivo, soprattutto in questi giorni di Ferragosto, vengono abbandonati per strada o lasciati da soli come nel caso di Firenze LA SEGNALAZIONE - Le guardia zoofile, dopo una segnalazione, si sono recate in un piccolo appezzamento di terreno in zona San Donnino, nei pressi di via dei Manderi dove hanno constatato, una scena penosa e raccapricciante: all'interno di una recinzione vi era un cane strozzato dalla stessa catena che aveva al collo. Dagli accertamenti effettuati e dai primi riscontri autoptici dei veterinari Enpa risulterebbe che il cane, un meticcio maschio di taglia media, dopo essere salito sulla tettoia del suo riparo, probabilmente cercando di scavalcare più volte la recinzione, si sia impigliato aggrovigliando la catena nel telo ombreggiante e nella la recinzione, fino ad immobilizzarlo totalmente in posizione semi-alzata. La morte sarebbe sopraggiunta dopo circa due giorni per disidratazione. Il cane non era in grado né di muoversi, né di abbaiare visto che la catena era talmente tesa da non consentirgli alcuna azione.
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... vada a dirlo a quel camionista che fu sbranato dai cani e a tante altre persone vittime di aggressioni.
11.08|18:16 bbbarney
Non è questo caso: il controllo, anche con abbattimento, dei cani randagi o pericolosi, non autorizza a trattare così un animale. Anche chi ha fatto la segnalazione forse avrebbe potuto provvedere; ma si sa: nessuno ama urtarsi con i vicini, specialmente se canaglie.
La verità è che gli animali ci stanno insegnando l'umanità ...
11.08|17:31 isidoro_casacchi
... vada a dirlo a quel camionista che fu sbranato dai cani e a tante altre persone vittime di aggressioni. Io capisco l'affetto verso gli animali, capisco il doveroso rispetto degli animali, ma quando si esagera è il caso forse di pensare a quello che si scrive ... e non veniamo a dire che è sempre e solo colpa dell'uomo, perchè non è vero.
Cane abbandonato
11.08|16:57 Lettore_2187595
Ogni commento di disgusto verso tale meschinità degli aguzzini che lo hanno lasciato morire così barbaramente è inferiore a quanto la situazione richieda. La verità è che gli animali ci stanno insegnando l'umanità e l'essere umano perpetua l'animalità... L'animale si sacrifica per l'uomo, fino al punto di rischiare la vita, di perderla per salvare il padrone. A mio avviso non tutti sono in grado di prendere e curare degli animali e chi fa del male a un animale è certamente capace di farne altrettanto ad altri esseri viventi. Questa bestialità dell'uomo andrebbe punita molto severamente, perché chiunque ha trattato così questo cane sarebbe capace di fare altre bestialità e azioni deplorevoli anche su altri esseri viventi. Mi auguro, per il colpevole e per le future vittime che questa persona prenda coscienza del male che ha fatto, senta il rimorso di una tortura così atroce e si vergogni per tutta la vita. Solo con la vergogna potrà iniziare un nuovo processo di umanizzazione. BBP
Italia meglio di tanti altri paesi
11.08|15:28 nobiliore
..leggendo alcuni commenti,anche questa triste vicenda è presa a pretesto per la solita valanga di piagnistei autolesionisti antitaliani.Innanzitutto San Donnino è stata ribattezzata dai pratesi "San Pechino",per cui la nazionalità del soggetto colpevole di questo reato è tutta da verificare.Inoltre vorrei ricordare a lor signori che altrove in Europa nei canili i cani li ammazzano -Spagna- i randagi pososno essere ammazzat legalmente -Svizzare- cani e gatti possono essere comprati per usarli in esperimenti -Germania- mentre nella "civilissima" Inghilterra -la stessa Inghilterra che si indigna per il Palio di Siena- i levrieri giunti a fine carriera vengono ammazzati in quanto divenagno un mero costo per le società che li posseggono.Caliamo poi un velo pietoso su tutti gli ex paesi comunisti dell'est.Quindi cari compatrioti autolesionisti, prima di buttare fango sul vs paese,almeno informatevi....
Povero Bubi
11.08|14:52 tamatamjangle
Insisto e voglio che trovino il proprietario perchè il suo modo di agire è riprovevole e da essere messo sotto controllo da Psichiatri. Aveva qualche problema? Lo risolveva da umano pulito senza scaricarsi sul suo "migliore amico". Aiuto, queste cose mi fanno venire i vermi.


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venerdì 10 agosto 2012

CHE CI STIAMO A FARE SU QUESTA TERRA? IGNORABIMUS. TUTTO CONGIURA SCIENTIFICAMENTE CONTRO UN DISEGNO INTELLIGENTE

Se gli uomini pensassero ogni giorno che nascono con la valigia già pronta per l'ultimo viaggio non darebbero importanza a tutto ciò a cui ne ne danno, non darebbero importanza soprattutto al danaro per arricchirisi e al potere. VANITAS VANITATUM (Ecclesiaste). Siamo qui senza certezze. La gente si distrae da questo pensiero con il lavoro e il divertimento. Facendo figli per avere l'illusione di avere delle responsabilità nei loro confronti. E così continua la staffetta della morte. Chi non si pone domande circa il significato della vita vive da incosciente. Le religioni sono nate per porre rimedio alla disperazione. Ma il risultato è peggiore del rimedio. Solo relativismo. Ognuna pretende di possedere la verità, fondata sul nulla. A parte i massacri di cui sono state e sono tuttora responsabili nelle guerre di religione. Se un Dio esistesse non sarebbe certo quello di una delle religioni cosiddette rivelate. Sono tutte ridicole. Basti pensare a come sono nate e a come si sono espanse. La scienza non può rispondere alle domande ultime. Può dire quali siano le leggi fisiche, ma non può dire se la vita sia il frutto del caso o della necessità. In un universo infinito era assai probabile o quasi necessario che, nel gioco dei grandi numeri, si formasse la vita almento in un sistema solare. L'universo visibile (al di là del quale possono esistere altri universi paralleli) contiene circa 200 miliardi di galassie, ognuna delle quali contiene un numero di stelle compreso tra i 200 e i 300 miliardi . Dunque la vita, in questo senso, era quasi necessario che si formasse. Ma non era necessario che si formasse proprio sulla Terra. E' del tutto casuale che si sia formata sulla Terra. 
E perché dovrebbe sopravvivere solo l'anima umana se è è comune l'origine di tutte le forme di vita? Deriviamo tutti, dagli insetti all'uomo, da protorganismi (risalenti a 3 miliardi di anni fa) e dall'esplosione della vita nei mari nel periodo geologico detto Cambriano (600 milioni di anni fa). Nella Terra soltanto in un periodo risalente a circa un miliardo e 400 milioni di anni fa si è formata la cellula eucariotica per simbiosi casuale di tre batteri (che hanno dato origine alla cellula animale) e degli stessi tre batteri più un altro (che hanno dato origine alla cellula vegetale). Senza la cellula eucariotica la Terra sarebbe abitata ancora solo da batteri e alghe verdi-azzurre, che sono monocellulari e monocariotici. Sono immortali anche le pulci, le zecche, le zanzare, i pidocchi, i batteri? Cambiando di una parola il titolo di una famosa novella di Pirandello (O di uno o di nessuno), vi sarebbe da dire: O DI TUTTI O DI NESSUNO. 
Per leggere le risposte ai dieci quesiti scrivi su Google il titolo dell'articolo e vai al Corriere della sera (non risultando copiabili le risposte)

Dall’Universo al Dna: ciò che la scienza deve ancora svelare

I dieci enigmi per capire chi siamo

Energia oscura, extraterrestri che non danno segnali, la metà sconosciuta del genoma, la vita artificiale. E la mente umana

La galassia Girandola M107 (Nasa)La galassia Girandola M107 (Nasa)
«Il talento è colpire il bersaglio che nessuno riesce a colpire. Il genio è vedere il bersaglio che nessuno sa che c’è», le parole di Arthur Schopenhauer ben s’addicono ai tre astronomi – Saul Perlumutter, Brian Schmidt e Adam Riess – premiati lo scorso anno con il Nobel per la fisica per aver rivelato l’esistenza dell’energia oscura nell’Universo. Nessuno l’aveva vista prima. Nessuno sa spiegare, ancora oggi, cosa diavolo sia, neppure i tre premi Nobel. È la scienza, bellezza. O come suggerisce Socrate, parafrasando la sua Apologia: «Sono più saggio, perché non m’illudo di sapere ciò che non so». Il 96% dell’universo resta per noi un mistero, tanti enigmi sono ancora senza risposta. L’euforia è lecita, la prudenza di rigore ogni volta che uno scienziato firma una rivelazione. Come ha riconosciuto un altro premio Nobel, il fisico Frank Wilczek, dopo l’annuncio della scoperta del bosone di Higgs, o particella di Dio. «La Natura ha finalmente risposto, ora siamo pronti a farle nuove domande». In modo totalmente arbitrario, abbiamo provato a stilarne la top ten.  
1. Di che cosa è fatto l’universo?
2. Che cos’è l’energia oscura?
3. Quali sono i «mattoni» della materia?
4. Esiste una legge del tutto?
5.Siamo soli nell’universo?
6. Come funziona la mente? Che cos’è la coscienza?
7.A che cosa serve l’altra metà del genoma?
8. Perché invecchiamo?
9.Possiamo creare la vita artificiale?
10. Come sarà la fine di tutto?
(modifica il 10 agosto 2012)


martedì 7 agosto 2012

UNA RECENSIONE DEL MIO LIBRO "ADDIO A DIO" (da recensionilibrarie.com)

Il mondo per Wittgenstein viene ingabbiato nel linguaggio, ovvero nel logos, un modello logico che vanifica metafisica e scetticismo. L’assioma sposato da Melis avvalora la tesi che per dare un senso al mondo occorre dare un “non senso a Dio” collocando la morte in una “non definizione”.Essa di fatto non può considerarsi un evento della vita, in quanto la morte non si vive. Perciò:“nulla dire se non ciò che può dirsi”. E mi perdoni Melis, ma la citazione che mi ha fatto amare Wittgenstein per la sua esplicita semplicità è quella in cui ritiene che le sue opere si dividono in due parti; quella che (da credente di fede cristiana e da grande filosofo pragmatico e antimentalista) ha scritto dopo la Grande Guerra con il suo "Tractatus Logico-Philosophicus", dove confessa quell'angoscia che deriva dalla consapevolezza di vivere su quel filo di rasoio che ci separa tra il certo e l'ignoto della morte, e quelle che non ha scritto, queste ultime senza ombra di dubbio le più importanti.
E’ comprensibile allora come il dipanarsi del saggio sia un incalzante ed ossessivo dibattito con il Cristo e la Trinità, dove le domande paiono sempre più esaurienti delle risposte di questo Dio chiedente perdono perché  non capisce che l’ossequio ad una morale religiosa inficia l’azione morale pura, quella che è vera sostanza in quanto autonoma dal ricatto della salvezza. Quindi non è Dio la fonte dell’azione morale, ma l’uomo etico, quello contemplato negli imperativi categorici di Kant dove il giudizio morale non è basato sul sentimento ma sulla ragione. Tuttavia Melis, pur accettando la distinzione kantiana della morale dal diritto naturale e l’autonomia della morale e del diritto naturale dalla religione, si appella coerentemente, contro Kant, al filosofo empirista Hume per affermare che il giudizio morale è fondato sul sentimento e non sulla ragione. Ma, al contrario di Kant, che afferma l'esistenza del diritto naturale, pur attribuendolo antropocentricamente solo all’uomo, Hume dal canto suo nega l’esistenza di qualsivoglia diritto naturale. Melis risolve la diatriba forgiando una nuova simbiosi tra i pensieri di Kant e Hume,  ed estende il diritto naturale a tutti gli animali sulla base dell’evoluzione biologica da una comune origine di tutte le forme di vita.
Dalla nuova, puntuale e rispettosa lettura di tutti i passi più importanti dei Vangeli e delle Epistole di Paolo l’autore trae la conclusione, solo apparentemente paradossale, che i Vangeli furono scritti per uomini bambini –“da nutrire a latte, non di cibo solido” (S. Paolo, Lettera1 ai Corinzi, 3,1) - perché fossero intimoriti e distolti dal peccare con la paura di una condanna da parte di Dio, mentre avranno maggiori meriti di fronte a Dio i non credenti che rispettino le norme della giustizia fondate sulla legge naturale (da cui discende il diritto naturale), e non per timore di una condanna eterna, per cui, come aveva già annunciato San Paolo (Lettera ai Romani, 2,14) anche i pagani si sarebbero salvati se rispettosi della legge naturale, perché “essi mostrano che quel che la legge comanda è iscritto nei loro cuori per la testimonianza che rende loro la coscienza”.
Da qui l’inutilità del credere in Dio e nel proselitismo ai fini della salvezza. E si sa che tutte le Epistole di Paolo precedono storicamente la stesura di tutti i Vangeli.
Melis coglie due aspetti nel cristianesimo, quello cattolico della fratellanza (nella carità) e quello protestante della non fratellanza, cioè dell’individualismo.
Il principio di non fratellanza, che ha messo le prime radici con il calvinismo, è il derivato dalla società capitalistica che vede nel successo del singolo la predestinazione alla salvezza autentica. E al di là della distinzione tra cattolicesimo e protestantesimo l’autore spiega documentatamente, sulla base di importanti osservazioni storiche sulla rivoluzione scientifica del ‘600, perchè questa sia avvenuta, e potesse avvenire, solo nell’Europa cristiana tramite il Logos greco, fondamento della razionalità della natura, tradotto nel Verbo nella trinità, in cui la ragione (il Verbo o il Figlio) vincola la volontà del padre (la potenza). Pertanto non sarebbe potuta svilupparsi all’interno della tradizione ebraica o islamica, dove la volontà divina, in assenza di trinità, appare come puro arbitrio svincolato dalla ragione.
Gli argomenti trattati sono davvero tanti e non mancheranno di accendere discussioni. Le  accuse ad un testo che giudica San Paolo il pluri-assassino che partecipò alla lapidazione di Stefano, il primo martire cristiano ne è solo un piccolo esempio. La citazione rimanda all’Anticristo di Nietzsche, che mise in discussione non il figlio di Dio -riconoscendogli anzi il messaggio morale fondante-  ma proprio San Paolo di Tarso, colpevole di averne inventato la Resurrezione.
Inutile dire che si tratta di un saggio difficile, ma non pretende una particolare dimestichezza con concetti filosofici od una buona conoscenza dei testi evangelici, giacchè l’autore ha curato un’esposizione tenendo conto anche dei lettori che non avessero alcuna conoscenza di essi. Il libro è l’allenamento alla curiosità ed alle argomentazioni delicate trattate, che in definitiva riguardano tutti noi: “che cosa so di Dio e del fine vita?”. In fondo la Terra è un grande cimitero, miliardi di esseri soggiacciono ai nostri piedi ed è davvero il caso di dirsi: non ne usciremo vivi nemmeno noi. 
 Donata Bina

RISULTATI DI UNA RICERCA: I CACCIATORI HANNO IL PENE PICCOLO. MIO COMMENTO: MINORATI ANCHE NEL MEMBRO OLTRE CHE NEL CERVELLO

UNA NUOVA RICERCA SCOPRE IL LEGAME, A LUNGO SOSPETTATO, TRA CACCIA E PICCOLE DIMENSIONI DEL PENE.

Il disturbo legato alla piccola dimensione dei genitali maschili (DMGD) e' stato considerato, fino a questo mese, solo una teoria nel mondo scientifico, ma ora il  legame sospettato a lungo tra  caccia e la dimensione del pene insolitamente piccolo è stato stabilito come un risultato di una ricerca scientifica da parte della Diminutive Male Genitalia Disorder Research Organization  (DMGDRO).
Il DMGDRO ha condotto un vasto studio di due anni su uomini con il problema dei genitali maschili piccoli.




La ricerca e' stata condotta da Mike Stream e Brian Upchurch, che hanno iniziato la loro collaborazione in materia di ricerca sulla sessualità umana, mentre erano studenti universitari della Johns Hopkins University.

DMGDRO è un gruppo di scienziati con sede a New Orleans, Louisiana, interessati allo studio dei disturbi sessuali maschili e relative disfunzioni.
Dopo aver individuato la malattia genetica che collega organi riproduttivi maschili di piccole dimensioni e la capacità di trarre sensazioni piacevoli ad uccidere in un ambiente controllato, senza timore di un danno personale (a differenza della guerra o combattendo un attacco da parte di un essere umano), noto anche come manifestazione di aggressivita' su "una vittima sotto controllo", Stream e Upchurch pensano che ci possano essere modi per combattere i sentimenti  di inadeguatezza di questi individui e di limitare alcuni dei comportamenti distruttivi che questi uomini mettono in atto come meccanismi di adattamento.

"E 'davvero molto interessante,". dice il Dottor Stream. "Come in molte leggende, sembra che, in questo caso particolare, vi sia un fondamento nei fatti. Questa è la prima volta che la ricerca è stata condotta su uomini che cacciano, e dimostra abbastanza definitivamente che il legame tra ciò che noi chiamiamo " l'emozione di uccidere" e un pene piu' piccolo rispetto alla media è statisticamente significativo ".

I primi test condotti su topi e conigli si sono rivelati inconcludenti, ma le successive cavie umane hanno dimostrato quello che il Dottor Upchurch chiama "risultati sbalorditivi."
I soggetti partivano da individui con una leggera anomalia nelle dimensioni del pene fino ad arrivare a chi aveva un "pube innyus" ovvero una regione pubica maschile invertita.
Poiché sono stati raccolti i dati, i numeri hanno rivelato una discrepanza così grande che sembrava suggerire una mutazione genetica. Rintracciando quello che è stato identificato come il "gene DMGD",
e' stata scoperta un'anomalia sul cromosoma 21.
Ulteriori indagini hanno dimostrato che questa anomalia è costantemente legata a due caratteristiche: organi riproduttivi abnormalmente piccoli e manifesta aggressivita' nei confronti di "una vittima sotto controllo".  I Dottori Ruscelli e Upchurch e i loro colleghi ipotizzano che un caso estremo di DMGD potrebbe essere stato la causa, nel 2004,  a Sawyer County, Wisconsin, di un incidente in cui un cacciatore è andato su tutte le furie, sparando a un gruppo di altri cacciatori e uccidendo sei di loro.

La reazione dei partecipanti è stata positiva, ed i soggetti hanno descritto i risultati come liberatori e il sollievo di essere finalmente in grado di etichettare il loro problema come un disturbo medico legittimo.

Dr. Upchurch riferisce, "Il primo passo nel trattamento di un disturbo è quello di capire le sue origini. Siamo lieti di aver raggiunto questo importante risultato"




New Research Finds Long-Suspected Link Between Hunting and Small Penis Size

Diminutive male genitalia disorder (DMGD) has, until this month, been considered only a theory in the scientific world, but now the long-suspected link between hunting and unusually small penis size has been established as scientific fact by the Diminutive Male Genitalia Disorder Research Organization (DMGDRO). The DMGDRO has conducted an extensive two-year study on men with diminutive male genitalia disorder.



Lead by Mike Streams and Brian Upchurch, who began their collaboration on human sexuality research while undergraduate students at Johns Hopkins University, DMGDRO is a team of New Orleans, Louisiana-based scientists interested in the study of male sexual disorders and dysfunction. Having identified the genetic disorder linking small male reproductive organs and the ability to derive pleasurable sensations from killing in a controlled environment without fear of personal harm (as differentiated from war or fighting back in an attack by a human being), also known as "controlled victim" aggression manifestation, Streams and Upchurch believe that there may be ways to combat men's feelings of inadequacy and curb some of the destructive behaviors that such men engage in as coping mechanisms.

"It's really quite interesting," Dr. Streams says. "Like much folklore, it appears that, certainly in this case, there is a foundation in fact. This is the first time that research has been conducted on men who hunt, and it shows quite definitively that the link between what we are calling ‘the thrill of the kill' and a smaller-than- average penis is statistically significant. "

Initial tests conducted on mice and rabbits proved inconclusive, but subsequent human test subjects showed what Dr. Upchurch calls "staggering results." The subjects ranged from having a slight abnormality in penis size to a "pubis innyus" or inverted male pubic region. As data were gathered, the numbers revealed a discrepancy so great that it seemed to suggest a genetic mutation. By tracing what has been identified as the "DMGD gene," an abnormality was discovered on the 21 st chromosome. Further investigation proved that this abnormality is consistently linked to two traits: abnormally small reproductive organs and "controlled victim" aggression manifestation. Drs. Streams and Upchurch and their colleagues theorize that an extreme case of DMGD may have been to blame in the 2004 Sawyer County, Wisconsin, incident in which a hunter went on a rampage, shooting at a group of other hunters and killing six of them.

Reaction from participants has been positive, and subjects described the results as liberating and a relief to finally be able to label their problem as a legitimate medical disorder.

Dr. Upchurch reports, "The first step in the treatment of a disorder is to understand its origins. We are pleased to have crossed that important threshold."