domenica 31 dicembre 2017

L'UTERO E LA RIFORMA PROTESTANTE

Che la Chiesa cattolica fosse corrotta è risaputo. La vendita delle indulgenze per L'utero era giustamente uno scandalo. Ma se il fine giustifica i mezzi tale vendita era finalizzata al finanziamento della ultimazione della costruzione della basilica di S. Pietro, con la costruzione della cupola progettata da Michelangelo, che non fece in tempo a vederne la fine con la costruzione della parte superiore della cupola. E poi la cappella sistina con il giudizio universale di Michelangelo, le stanze vaticane con gli affreschi di Raffaello. Anche questa era la storia dei papi del Rinascimento. Mecenati di tutti i maggiori artisti dell'epoca. Quali monumenti ha lasciato la chiesa luterana che possano passare alla storia dell'arte?  Nessuno. L'Italia ha tesori d'arte incomparabili che fanno sì che l'Italia sia da sola lo Stato che ha la maggior parte dei tesori d'arte di tutta la Terra. E poi che cosa significò la riforma protestante? Fu una vittoria dell'irrazionalità di Agostino (che la Chiesa cattolica dovrebbe considerare un eretico) contro la razionalità di quel genio della filosofia nel suo sapiente equilibrismo che fu S. Tomaso d'Aquino. Tutto cominciò con la schizofrenica Epistola ai Romani di S. Paolo, l'unico vero fondatore del cristianesimo perché senza di lui il cristianesimo non sarebbe esistito. Bisogna infatti considerare che tutte le Epistole di S. Paolo precedono cronologicamente la stesura dei quattro Vangeli, di cui pertanto S. Paolo non aveva alcuna conoscenza. Infatti nelle sue Epistole non si trova alcun riferimento alla vita di Gesù e ai suoi asseriti miracoli. A Paolo interessava un solo miracolo: la resurrezione di Cristo, che egli si inventò sulla via di Damasco. Ma il cristianesimo nacque cornuto con S.Paolo, che da una parte diede importanza alle opere e al rispetto della legge naturale, per cui anche i non credenti si sarebbero salvati rispettando tale legge, mentre dall'altra, contraddittoriamente, negò l'importanza delle opere dando il primato alla fede e alla predeterminazione. Nietzsche (nell'Anticristo, titolo sbagliato perché bersaglio di Nietzsche è S.Paolo e non Gesù, a cui riconosce di aver accettato la morte in croce in coerenza con la sua morale) l'ha spiegato bene riconoscendo che fu S. Paolo (che egli chiama Ciandàla, miserabile) a voler vendicare il Cristo in croce innalzando Gesù a figlio di Dio inventandosi la sua resurrezione e che fu la sua setta giudaica ad "appiccare un grande incendio a Roma". E vi riuscì. L'UTERO (lo scrivo così per ridicolizzarlo, e rispettando l'accento della parola tedesca Luther) capì che era l'Epistola ai Romani il documento fondativo del cristianesimo, non erano i Vangeli, che non contengono alcuna dottrina teologica. Orbene, che cosa dice lo schizofrenico S. Paolo in tale Epistola? Da una parte dice che le opere sono valide per ottenere la salvezza:"Dio renderà a ciascuno secondo le opere" (2,6). E aggiunge: "Quando i Gentili (cioè i pagani), che non hanno legge (quella mosaica), adempiono per natura le cose della legge, essi, che non hanno legge, sono legge a se stessi;essi mostrano che quel che la legge (naturale) comanda è scritto nei loro cuori per la testimonianza che rende loro la coscienza" (2,14). Con ciò Paolo voleva dire che anche i pagani si sarebbero salvati rispettando la legge naturale "scritta nei loro cuori". Vi è allora da domandarsi a che potesse servire la sua predicazione se la salvezza si sarebbe potuta ottenere anche soltanto rispettando la legge naturale. Dall'altra Paolo dice che solo la fede può far sperare nella salvezza. Ma non basta nemmeno la fede perché Dio ha già stabilito dall'eternità chi si sarebbe salvato non potendo la libertà divina essere subordinata alla volontà degli uomini. "Dio usa misericordia con chi vuole e indurisce nel peccato chi vuole"(9,14). "Beato l'uomo del cui peccato Dio non tiene conto"(4, 7). Infatti non tutti gli uomini sono già predeterminati alla salvezza: "Coloro che predeterminò anche chiamò; quelli che chiamò questi giustificò; quelli che giustificò anche glorificò" (8,30). Dunque nemmeno le opere buone possono garantire la salvezza. Bisogna solo sperare che la fede sia lo strumento rivelatore della salvezza non potendo nemmeno la fede essere garanzia di salvezza altrimenti anche la fede condizionerebbe la libertà del volere divino. Non rimane che la fiducia, non la certezza, che la fede abbia una relazione più forte con la giustificazione nella predeterminazione divina. Fiducia alimentata dalla convinzione che "Ognuno che avrà invocato il nome del Signore sarà salvato" (10,13). Dice espressamente S. Paolo che Dio ha già stabilito chi si sarebbe salvato concedendogli la grazia, che è nel suo unico potere e non in quello degli uomini. Ebbene, fu proprio Agostino a far propria la concezione della predestinazione di S. Paolo, nonostante dicesse contraddittoriamente che fuori della Chiesa (cattolica) vi era solo una "massa dannata". Come se tutta l'umanità non toccata dalla predicazione cristiana fosse da condannare a priori. Mi sono sempre domandato come mai la Chiesa cattolica abbia sempre considerato Agostino il maggiore Padre  della Chiesa invece di considerarlo un eretico anche alla luce della dottrina della Controriforma che fu ispirata alla dotrina di S. Tomaso, che sapientemente considerò la grazia un aiuto in più per ispirare opere di bene, necessarie alla salvezza, sostituendo alla  predestinazione di S. Paolo-Agostino la prescienza divina: Dio conosce il futuro ma non predetermina la volontà umana lasciandola libera di peccare o non peccare. Ed è proprio la libertà umana la radice dei meriti o dei demeriti dell'operare umano. L'UTERO con la sua Riforma introdusse la concezione della predeterminazione  divina svilendo completamente l'importanza delle opere. In conclusione: la Riforma protestante fu la vittoria dell'irrazionalità agostiniana contro la razionalità dottrinaria della Chiesa cattolica forgiatasi sulla base del suo maggiore dottore che fu S. Tomaso. A parte le successive lotte di religione tra cattolici e protestanti. L'UTERO cercò di convertire alla sua causa Erasmo da Rotterdam, ma Erasmo, pur critico nei confronti della Chiesa cattolica, non aderì alla Riforma perché capì che avrebbe aderito all'irrazionalità luterana. Né bisogna dimenticare che la Riforma ebbe successo solo grazie alla protezione politica che L'UTERO ebbe da alcuni principi tedeschi, tra cui sin dall'inizio il principe di Sassonia che rapì L'UTERO per porlo sotto la sua protezione e non fosse condannato dall'imperatore cattolico Carlo V, di origine spagnola. I principi tedeschi avevano interesse a liberarsi della tutela dei papi per tenersi in Germania le tasse e non devolverle più ai vescovadi cattolici. Per sdebitarsi delle protezioni politiche L'UTERO si fece paladino degli interessi dei principi tedeschi feudatari e condannò la rivolta dei contadini, definiti da lui "bande di briganti", incitando i feudatari a reprimerla nel sangue, con la conseguenza di circa 100.000 morti. Così iniziò la Riforma protestante, con la scusa luterana che non bisognava confondere il cristianesimo con la politica perché la fede era solo un fatto di coscienza. Come si vede, L'UTERO trasse da una verità un grande male. Avrebbe dovuto cercare di riformare la Chiesa cattolica dal suo interno, imitando Erasmo da Rotterdam, invece di spaccare l'Europa con le successive guerre tra diverse confessioni cristiane. Disse tuttavia una verità: Maometto era la personificazione del demonio venuto in terra per fare guerra al cristianesimo e chiese che fosse scatenata una crociata contro il sultano turco di Costantinopoli. Non fu ascoltato dalla Chiesa cattolica né dai principi tedeschi che avevano promosso la Riforma.                      

1 commento:

bambilu ha detto...

E' evidente gli Atei ne sanno più dei teologhi circa le irrazionalità dell'homo demens che albergò in paolo del car$o. Lessi di quanto del car$o odiasse le donne, nel libro scolastico di religione, la Fibbia, di Mia Nonna. Ne rimasi esterrefatta. Infatti il d'io trist'ano anche lui odia le Donne: la sua prediletta, l'Avvocata, la Madonna, no, no, non quella canta, ché pure quella z'io ci scampi da siffatta ......., la mamma di grisù, il più grande matematico della storia, che dividendo, moltiplicava, non l'ha fatta stare con un uomo, l'ha obbligata a partorire da vergine, gli ha assassinato il figlio, e l'ha fatta anche morire. Vedere il quadro di caravaggio "la morte della madonna". Nessun sapientone s'è accorto che Madonnna Maria non poteva morire, non avendo il peccato originale. Questi pozzi di Scienza e di Logica hanno impiegato 250 anni per rendersene conto . Manco alla terza media si fanno questi orrori madonnali! A proposito di scuola: la letterata ministra dell'istrudistruziione ha intenzione di ridurre le scuole superiori da 5 a 4 anni e questo sarebbe buono, in cambio della criminale idea di insegnare una materia in lingua anglocazzone, per farci dimenticare la Lingua più Bella della Terra. Sicuramente sceglieranno la materia che meno conoscono e che non sanno quindi insegnare: la Matematica Logica. In anglocazzone sarà molto più chiara. Vanno a formule, questi, codesti e quelli. Un "sapere" fondato sulla "memoria" che sapere è?
E' un complicare "burocraticamente" le cose semplici, che tutti possono capire. Non s'ha da fare, e NON si farà. Dovranno passare sui loro cadaveri, prima