lunedì 16 ottobre 2017

IMPARARE IN TAL CASO DALLA CINA: FUORI LEGGE IL CORANO

Solo gli ignoranti o i disonesti in Europa credono di poter integrare i musulmani, distinguendo i cosiddetti moderati dagli estremisti, senza considerare, come vado ripetendo da sempre, che non esiste un Corano moderato. Maometto è stato la più grande disgrazia della storia. Il Corano è pieno di frasi che predicano la violenza contro i miscredenti (compresi i cristiani) sino a giustificare l'omicidio di massa. E questo sarebbe il testo in base al quale essi dicono di pregare. La chiamano preghiera. Incredibile. E' evidente che le moschee non possono non essere centri di propaganda della violenza. Nel Medievo la Chiesa cattolica aveva proibito la lettura dell'Antico Testamento per paura che i cristiani cessassero di essere tali. Ed aveva ragione. L'Antico Testamento è infatti un testo che può solo far perdere la fede ai cristiani giacché il dio dell'Antico Testamento è un dio degli eserciti che si schiera a favore dei soli ebrei essendo ispiratore di tutte le stragi e di tutti i massacri operati dagli antichi ebrei a danno delle popolazioni autoctone della Palestina, non interessandogli l'esistenza di altre popolazioni. Per il dio ebraico, cioè per gli antichi ebrei che si inventarono il dio Yahweh, la popolazione umana si divideva tra ebrei, il popolo eletto, e non ebrei. Non vi fu popolo più razzista di quello ebraico. Tuttora in Israele la cittadinanza si identifica con l'appartenenza alla razza ebraica. Gli arabi che appartengono allo Stato di Israele sono considerati cittadini di serie B. Vengono accettati solo per necessità, giacché hanno accettato di continuare a vivere nel territorio dove dopo la guerra è sorto lo Stato di Israele. Alla faccia di coloro che in Europa predicano l'ius soli. In Israele l'ius soli sarebbe una bestemmia. Però gli ebrei in Europa sono i primi a volere la destabilizzazione e il meticciato dei popoli europei, in modo da poter dominare su popoli che abbiano perso la loro identità. Essi sono internazionalisti e multiculturali per convenienza in casa degli altri ma non in casa loro. Ma vi è una grande differenza tra l'Antico Testamento e il Corano. Mai gli ebrei hanno preteso di convertire altri popoli al loro dio Yahweh. Infatti è lo stesso Yahweh che si dichiara geloso del suo popolo, proibendogli di mischiarsi con altri popoli. Per questo sono l'unica popolazione dell'antica Palestina sopravvissuta sino ai giorni nostri. I popoli europei dovrebbero imparare proprio dagli ebrei per conservare la loro identità e impedire che essa venga cancellata dalla scellerata politica della società multiculturale e multirazziale.  

Il Corano vietato in Cina come la Bibbia nel Medioevo in Europa



I comunisti cinesi usano il pugno durissimo contro gli islamici: il governo ha dato ordine alla polizia di ritirare tutte le copie del Corano, i tappetini usati nelle preghiere e qualsiasi oggetto che riconduce all’Islam, in più proibisce l’utilizzo di burqa, veli islamici e barbe. Per una volta dovremo prendere esempio dai comunisti e bloccare la lenta islamizzazione dell’Occidente. È una forte stretta che va a toccare i fedeli musulmani quella decisa dalle autorità in Cina, che hanno chiesto – o meglio dire preteso – che siano consegnate tutte le copie del Corano in circolazione, ma anche i tappetini utilizzati per la preghiera e qualsiasi oggetto riconducibile alla religione. Un provvedimento duro nei confronti dell’Islam, di cui rende conto Radio Free Asia e che sta andando a colpire soprattutto nella regione dello Xinjiang, terra della minoranza turcofona degli uiguri, ma anche di kazaki e kirghizi con i quali hanno in comune proprio il credo.

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3 commenti:

Giancarlo MATTA ha detto...

Eccellente Professor Melis,
le notizie relative al trattamento che gli islamici cinesi ricevono dalle Autorità di quello Stato, mi erano note da un certo tempo. Lo scorso anno, a Roma, incontrai due giovani giornaliste cinesi venute in Italia per lavoro. Ebbi con loro due lunghe conversazioni (in lingua inglese) in due diverse circostanze : entrambe le giornaliste mi dissero di essere atee. Mi dissero altresì che in Cina, le religioni (tutte) sono considerate una faccenda individuale. Ciascuno A CASA PROPRIA può celebrare riti -per i vivi e per i morti-, leggere testi più o meno "sacri", organizzare cerimonie, incontri "religiosi" .... ma NELLE ABITAZIONI PRIVATE. In luoghi pubblici sono severamente vietate tutte le manifestazioni "religiose". Inoltre, se ricordo bene, in Cina di "edifici di culto" mi dissero che praticamente non ne esistono. Entrambe mi riferirono anche, sostanzialmente, ciò che Lei oggi ha riportato in questo Sito a proposito degli islamici. E mi precisarono che gli islamici di quelle parti, essendo "refrattari" alle disposizioni e ai limiti imposti dalle Autorità a tutte le "religioni", sono considerati una minaccia alla sicurezza pubblica, e pertanto trattati con la massima severità. Chi lo avrebbe mai detto ! Cordialmente, Giancarlo Matta .

Pietro Melis ha detto...

Caro Giancarlo, se le cerimonie in Cina sono permesse solo in abitazioni private dovrei dedurne che sia giusto che vengano proibiti anche i templi buddisti e le chiese cristiane? Non sono d'accordo. Tranne che un tempio buddista o una chiesa cristiana siano considerati luoghi pubblici. Diverso discorso bisogna fare per gli islamici. Questi hanno come fondamento un testo orrendo che è in contrasto con qualsiasi Stato laico. L'islamismo dovrebbe essere estirpato con la forza negli Stati non islamici. Con gli islamici non si può discutere. Tranne che si tratti di islamici morti.

Giancarlo MATTA ha detto...

Gentile Professore,
non saprei cosa risponderLe in merito. Spero poter parlare con qualche altra giornalista cinese (tra l'altro, quelle due erano molto carine...) per approfondire il tema. Cordiali saluti, Giancarlo Matta