venerdì 17 marzo 2017

VENERDI' 17

Oggi si festeggia il 220° anniversario della bandiera italiana, risalente alla Repubblica Cispadana (1797) e assunta come bandiera del Regno d'Italia il 17 marzo del 1861. Mi domando se sia ancora una bandiera italiana. E' una bandiera meticciata. Vi è nulla da festeggiare. Il fatto poi che cada il venerdi 17 dà da pensare che sia un anniversario porta sfiga. 

Storia della bandiera d'Italia - Wikipedia 

Più immigrati e meno natalità per favorire le multinazionali...

 


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Professore,
Condivido la sua brevissima ma eloquente opinione. Fu quel furfante europeista di Ciampi ad istituire la così detta 'Festa della Bandiera'.
Anch'io, come lei, fui sfortunato a nascere in codesto paese infausto di corrotti, mafiosi, sporcaccioni - e tra pochi decenni la bieca Italia verrà saturata dai civilissimi negri. Le confido che sono piuttosto preoccupato del futuro spettante all'italica penisola; il XXI secolo sarà una botta di brutalità.
Ma, d'altronde, questo vile popolino che elegge cronicamente governanti cancerogeni non vuole procacciare per un'alba migliore.
Idealmente parlando, mi sento molto più vicino alla tradizione del paleo-conservatorismo americano. Fortunati loro [gli Americani] ad avere un presidente deciso, fermo e realista come Donald Trump. Oggi ha tirato uno schiaffone morale alla Merkel perbenista, affermando che "L'immigrazione è un privilegio, non un diritto".

Anonimo ha detto...

Al lettore / commentatore "anonimo".
Lei scrive "fui sfortunato a nascere in codesto paese infausto..." ma poi scrive "sono piuttosto preoccupato del futuro spettante all'italica penisola...".
Se considera questo Paese "infausto" perché mai si preoccupa del futuro che al medesimo spetta? Se lei ha meno di venti anni, forse le conviene andarsene dall'Italia (= emigrare, se già non l'ha fatto); se ha più di venti anni, al massimo da questa Italia potrebbe scappare (= farsi profugo). Seguirebbe così il consiglio leninista di "votare coi piedi".
Noi di Contro-Jihad proponiamo un terzo modo di votare con i piedi: prendere a calci nel sedere quelli che hanno ridotto l'Italia nelle attuali condizioni (conosciamo i loro nomi), costringendo quelli a scappare da qui... . Giancarlo Matta
( P.S. perché scrive sotto anonimato, lei? )