lunedì 27 marzo 2017

INFERIORITA' DELLA MUSULMANA ANCHE NELLA "PREGHIERA" AD ALLAH

Ricevo da un mio corrispondente da Torino G.M. la risposta alla domanda che gli avevo posto privatamente circa lo svolgimento della "preghiera" delle musulmane nella loro distinzione e separazione dagli uomini. Pare che anche le donne debbano stare con i culi in aria. Così li chiamava Oriana Fallaci evidenziando il loro ridicolo anche nel "pregare" recitando versi del Corano. Ecco la risposta, che però non ha tenuto conto di vecchi impossibilitati ad inginocchiarsi con la testa a terra e di disabili.
 
Per quanto a mia conoscenza, la preghiera delle donne musulmane di tipo "congregazionale" (= cioè la preghiera tenuta dentro la moschea ovvero in qualunque altro spazio dove degli uomini musulmani abbiano deciso di pregare, tipo : una sala, un teatro, sotto un tendone, o in una piazza, strada, campo, parco, etc) implica il rigore della "sharia" :
1) tutte le donne devono, quanto alle posture del corpo, osservarle secondo ritualità e progressioni praticamente analoghe a quelle dei maschi: pertanto devono, secondo le varie fasi della preghiera, anche loro stare con fronte a terra e deretano al vento (nonché in piedi, sedute, inginocchiate etc); ciò vale per donne di qualsiasi età, condizione sociale o stato civile; la "prostrazione" (tragicomica) del corpo risulta essere la manifestazione dello stato di perenne sottomissione della persona ad "allah";  
2) tutte le donne devono restare sempre alle spalle degli uomini e distanti da loro almeno quel tanto che se una donna parlasse con tono di voce normale -a seconda del sito prescelto- tutti gli uomini innanzi a colei non possano sentirne la voce;
3) tutte le donne devono essere allineate in file parallele a quelle degli uomini innanzi a loro;
4) tutte le donne devono essere totalmente coperte con vesti o sudari comprese le mani, le caviglie e i piedi; il volto può restare scoperto ma solo dalla arcata sopracciliare al mento, e ai lati: metà zigomi (altrimenti la preghiera non è valida); naturalmente è ammessa la "bacucca" (termine in lingua italiana corretta per "burqa", "nikab", e altri teloni similari) cioè quel sudario che copre completamente il corpo della donna e ha solo due fori o una retina all'altezza degli occhi;
5) tutte le donne devono sempre tacere, o -al massimo, se vi è un "imam" (cioè colui che dirige la recita delle varie preghiere le quali altro non sono che versetti delle varie "sure" coraniche letti -o scanditi a memoria- meccanicamente; risulta loro proibito pronunciare qualsiasi commento o frase diversa dal "testo sacro")- possono ripetere le "sure" del momento, a voce molto bassa. Praticamente, solo mormorarle. Proibito pronunciare altre parole anche singole;
6) la funzione di un imam - donna = risulta ammissibile (solo per guidare la preghiera delle donne) : in questo caso colei sta al centro della prima fila di donne che pregano; ovviamente è proibito un imam-donna che conduca la preghiera degli uomini. Consentito è il caso opposto. In caso di "assemblea" cioè di riunione di tante donne e di un uomo solo, questi è necessariamente l' "imam" della compagnia. 
La ritualità islamica è piuttosto complessa, pertanto potrebbero -sullo specifico punto della "preghiera femminile"- rilevarsi delle variazioni secondo le varie "scuole coraniche" ( più e meno numerose e diffuse ) rispetto a quanto sopra. Ma i punti della "gestualità" e della "separazione netta" tra maschi e femmine risulta siano costantemente prescritti e osservati.
In genere, le donne musulmane effettuano la preghiera in luoghi "collettivi" solo se la stessa è debitamente organizzata e coordinata dagli uomini, vietato il caso contrario; altrimenti, di regola esse pregano nel privato della loro abitazione, da sole o solo con familiari femmine.
N.B. pare che dove un musulmano [maschio] prega, quella divenga "per sempre" terra musulmana...stando alla "sharia".
Nel luglio del 2015 ho assistito alla "preghiera di fine-ramadan" [che con la solita inammissibile e pelosa benevolenza il sindaco catto-comunista di Torino aveva consentito si svolgesse in un campo sportivo, e in altri vari siti pubblici della Città, senza farne pagare la occupazione come di norma richiesto per altre attività private] e la "cerimonia" (grottesca) della durata complessiva di circa due ore prediche comprese, in arabo per noi incomprensibile ovviamente, si è svolta -per ciò che concerne le non molte donne ivi presenti- secondo quanto sopra indicato.
Notoriamente, la preghiera islamica è valida solo se recitata in lingua araba (arabo classico). Pare che la  -accidentale o voluta -  interruzione con voci, rumori o altri atti da parte di persone non musulmane nei paraggi, implichi la totale nullità della sessione di preghiera in corso.
Sto meditando che la prossima volta che venissi a trovarmi -ovviamente in luogo pubblico- nei pressi di una tale sceneggiata, potrei, affettando indifferenza, chiedere allo "imam" : SCUSI, SA MICA DIRMI PER FAVORE DOVE SONO I GABINETTI ? 
Osservo che se ci si trova in "luogo pubblico" (e un campo sportivo comunale lo è), in Italia non è ammesso pretendere di separare i maschi dalle femmine. Ma a quanto pare alle femmine islamiche-vere ciò sta bene. 
Cordiali saluti da Torino. A presto. G.M.   

3 commenti:

Anonimo ha detto...

professore,
fatto salvo il suo pensiero sui musulmani, che io condivido pienamente, le voglio lanciare una provocazione. questi islamici rappresentano un problema per quella elite che vuole un nuovo ordine mondiale. la loro religiosità così radicata in ogni aspetto della loro vita e della loro società non piace agli illuminati, che non sanno come fare a "piegarli". nel nuovo mondo ( così lo chiamava aldous huxley nel lontano 1932 ) non ci sarà spazio per la religione, se non intesa come un sincretismo tra le varie fedi - che è quello a cui punta il papa, burattino del sistema - quindi l'islam è un osso duro : non è integrabile con altri valori né si riesce a piegare in qualche modo ( cosa che invece è stata fatta col cristianesimo : basti pensare all'introduzione del divorzio o del matrimonio gay, quando la bibbia è molto chiara a tal proposito...) dunque vedremo cosa succederà ! forza islam !
saluti,
marco

Alessio ha detto...

Caro professore, ecco scoperto il motivo per cui vogliono pregare stesso, per affermare il loro dominio sulla terra che grazie alla loro preghiera diventerebbe "musulmana". Io me li immagino mentre pregano pensare: "Vi ho fregato, infedeli, questa terra ora è per sempre MIA" e noi imbecilli che chi stiamo cascando. Sarebbe buffo se non fosse tragico, ma spesso tragedia e commedia si confondono.

Pietro Melis ha detto...

Ad Alessio. Non riesco a recuperare il suo indirizzo email (che mi aveva inviato con un commento e che naturalmente non ho pubblicato) con cui mi aveva inviato anche il numero di telefono che però risulta spento o non raggiungibile. Il suo numero è sempre quello che termina con 449? Poiché vi è stato un commento rivolto a lei e pieno di insulti mi sono ben guardato dal pubblicarlo. Non pubblico commenti con insulti, non importa che siano indirizzati a me o ad altri commentatori. Ma se per curiosità vuole conoscere gli insulti (non mi ricordo ora sotto quale titolo dell'argomento fosse compreso) mi ripeta il suo indirizzo email in un commento CHE NON PUBBLICHERO'