martedì 30 agosto 2016

AMATRICE: PERCHE' SONO STATO RESO INDIFFERENTE

Mi rivolgo a quelli che non hanno capito la mia reazione provocatoria ad una matriciana che prende il nome da Amatrice. Chi, commentando da anonimo il precedente articolo, ha detto che "Il terremoto non guarda in faccia nessuno, colpisce per ragioni puramente fisiche" e dunque non poteva trattarsi della vendetta dei maiali, come ho scritto, non ha capito, da cretino, che la mia frase era solo provocatoria. E dire che io da ignorante (ingenuo) pensavo che Amatrice fosse il maschile di Amatore. Gli esempi portati con riferimento al prosciutto, allo speck, alla bresaola, etc. non ha senso. I rispettivi luoghi si chiamano Parma, Trentino, Valtellina etc. Ma che una località come Amatrice si identifichi con l'amatriciana (detta anche matriciana) questo avrebbe dovuto provocare una reazione da parte di coloro (anche se pochi) che in Amatrice sono vegetariani (se non vegani). Io avrei cambiato residenza perché avrei rifiutato tale schifosa identità. Un vegetariano (in passato) e dagli ultimi anni vegano come me per maggiore coerenza ha il diritto di non dolersi delle sofferenze di tutta quella umanità ipocrita che demanda ai macellatotri il lavoro sporco mentre essa crede di avere le mani monde di sangue. E' questa umanità che mi ha costretto a rimanere insensibile di fronte alle sofferenze umane se essa è costituita da impostori che non si rendono consapevoli, o non  vogliono rendersi consapevoli, di essere direttamente o indirettamente responsabili di tutte le soffereze degli animali non umani (odio il termine "bestie" usate dagli stessi amatriciani che, scampati al terremoto, vivevano di allevamenti di morte). Un'umanità che non sa o non vuole sapere che il maggiore inquinamento della Terra è dovuto agli allevamenti intensivi che causano la maggiore produzione di CO2 che la Terra ormai non riesce ad assorbire con le piante, anche a causa della deforestazione attuata  per trasformare le foreste in terre coltivabili per mangimi. Un'umanità che non sa o non vuole sapere che un ettaro di terreno può produrre 2500 kg di proteine vegetali, mentre, destinato a mangime, produce solo 250 kg di proteine animali.  Terre che poi debbono essere abbandonate perché dopo alcuni raccolti esse tendono a desertificarsi non essendo adatte alla coltura. Un'umanità che che ha antropizzato, e perciò inquinato, la Terra, che non può alimentare più di 2 miliardi di individui umani mentre essa è giunta a 7 miliardi.  
Ha detto Einstein (divenuto vegetariano negli ultimi anni) che "Il mondo è un posto pericoloso, non a causa di quelli che fanno male, ma a causa di coloro che stanno a guardare senza fare niente". Che posso fare di più io se nemmeno il vegetariano Veronesi è riuscito a cambiare la convinzione che sia necessario evitare di mangiare carne in quanto cancerogena? Ha scritto Kant: "Regni la giustizia, dovessero anche per essa perire tutti assieme gli scellerati che esistono nel mondo" (Per la pace perpetua). Ma Kant, da filosofo antropocentrico, si riferiva solo agli uomini, fregandosene della vita degli animali essendo un gustatore di bistecche. Se Kant avesse esteso la sua frase al mondo animale sarebbe stato coerente. Il suo riconoscere che tutte le norme giuridiche debbono essere fondate sul diritto naturale contraddice il concetto stesso di "naturale". Egli ha limitato alla natura umana il diritto naturale. Come se la natura potesse essere limitata alla natura umana. Ecco le evidenti e gravi cotraddizioni in cui può cadere anche un grande filosofo. Non posso provare compassione per quelli che ne hanno solo per gli uomini. Pereat Amatrice, purché questo sgoverno non mi aumenti le tasse. Non tornerò più su questo argomento. MI HA STUFATO. 

1 commento:

Anonimo ha detto...

L'anonimato quando invece serve a tessere a lei delle lodi è ben accetto, vero?
Lei ha toppato. Guardi, mi trovo quasi sempre d'accordo con lei su tante cose, ma ogni tanto lei "tracima", e d'altra parte, dato che lei scrive pubblicamente, non solo consensi può aspettarsi, troppo comodo.
Ha pisciato fuori dal vaso, con la storia di Amatrice. Punto.
Qualcuno le ha fatto notare che anche se si odia l'umanità, in certi casi sarebbe bene tacere, considerando che questi poveracci hanno perso tutto.
E dopo, rendendosi conto di averla fatta troppo grossa, scrive maiuscolo che si è stufato. Ma per giorni ha tenuto banco con questa cazzata di Amatrice. Anche qua, troppo comodo.
Un blog prevede anche dissensi. Altrimenti parli con lo specchio.