martedì 15 marzo 2016

UN COMMENTO...

...AL MIO PRECEDENTE ARTICOLO RICEVUTO NELLA MIA POSTA. NATURALMENTE MI ASTENGO DAL FARE IL NOME DELL'AUTORE DEL COMMENTO PER RISPETTO DELLA PRIVICY:
Egr. prof. Melis, ho visitato il Suo blog e ho riletto il post riguardante Donatella Aru. Che dire? Se non che la Sua lucidità di analisi, la razionalità e la logica oltre alla documetazione di riferimento e alla puntualità dei dettagli rinfranca (perché dà speranza a molti che soccombono e soccomberanno purtroppo sempre schiacciati da questi pseudogiudici) e atterrisce al medesimo tempo e al solo pensiero che l'amministrazione della Giustizia che dovrebbe tendere alla Verità oggettiva è affidata, quasi a caso, anche a ignoranti rancorosi e scellerati personaggi che dietro la toga nascondono probabilmente i peggiori rancori verso il destino Nano della loro bieca vita. Forse perché, "carogne di sicuro" come cantava De Andrè, "hanno il cuore troppo vicino al buco del culo."
Mia risposta.
Sotto anonimato ho voluto porre il suo commento nel blog. Spero che quella scriteriata lo legga per evitare che faccia rinuncia alla sua già manifestata rinuncia a fare la sentenza definitiva dopo che ha ricevuto copia del mio esposto a Roma con allegata la lettera inviata a lei e alla sua degna collega Tiziana Marogna (che ha la prima lettera del cognome sbagliata). Sperando che non ci ripensi. Anche per questo ho messo la lettera nel mio blog. Per provocarla di più nel titolo. So che ha scoperto recentemente il precedente articolo del 2014 contro di lei.* Infatti bastava già nel 2014 scrivere su Google il suo nome e cognome per vedere il mio articolo di allora in prima schermata e come primo articolo, scritto dopo la scriteriata sentenza non definitiva. E ora nello stesso modo potrà leggere quello sottostante e anche il presente. Se mi denunciasse mi farebbe un grande favore. Infatti le cause civili non hanno mai risalto sui giornali. Ma una causa penale per denuncia contro di me avrebbe risalto in un'aula penale. E finalmente otterrei risalto pubblico per questa mia assurda vicenda. Me ne sbatterei i coglioni e farebbe il mio gioco sputtandosi pubblicamente per tutte le incredibili falsità e contraddizioni che ha scritto con fondato sospetto di dolo, come ho scritto nell'esposto a Roma. Come si suol dire volgarmente, non farebbe che girare la merda (della sua sentenza non definitiva), e più la si gira più puzza. E dimostrerebbe di essere anche una cretina.    
* Blog del prof. Pietro Melis: RESPONSABILITA' CIVILE DEI ...
pietromelis.blogspot.com/2014/.../responsabilita-civile-dei-giudici-la.htm...
05 ago 2014 - In Corte ho trovato un'altra donna, Donatella Aru, più sragionante di tutti gli altri. Cosa da mettersi le mani nei capelli e rimanere inorriditi per il ..
Quando, trasformando in un romanzo  thriller la mia assurda vicenda giudiziaria, scrissi E giustizia infine fu fatta. Sette giudici uccisi in sette giorni non era ancora uscita la scriteriata sentenza della Aru, che avrebbe dovuto essere l'ottavo giudice. 

E giustizia infine fu fatta - Cicorivolta edizioni

www.cicorivoltaedizioni.com/cicorivoltaedizioni_E_GIUSTIZIA_INFIN...
titolo: "E giustizia infine fu fatta - Sette giudici uccisi in sette giorni." ... autore: Pietro Melis ... Il libro si conclude in un profondo e sagace colloquio tra il prof.

Recensione del libro “E giustizia infine fu fatta” di Pietro Melis

www.recensionelibro.it/e-giustizia-infine-fu-fatta-pietro-melis
E giustizia infine fu fatta” del professor Pietro Melis è un romanzo avvincente per scoprire il colpevole che ha ucciso sette magistrati.

Pietro Melis. Intervista all'autore di “E giustizia infine fu fatta ...

https://iannozzigiuseppe.wordpress.com/.../pietro-melis-intervista-allautor...
04 ott 2013 - PIETRO MELIS Intervista all'autore di E INFINE GIUSTIZIA FU FATTA Sette giudici uccisi in sette giorni di Giuseppe Iannozzi E giustizia infine ...

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