giovedì 10 dicembre 2015

E' GIUSTO EVADERE LE TASSE IN ITALIA. SOLUZIONE PER LE PENSIONI

Di fronte ai ladroni di Stato che hanno laute prebende e privilegi, come anche tutti i parlamentari,  con pensioni che non dovrebbero esistere in relazione agli anni di durata del mandato parlamentare perché la politica non deve essere considerata un mestiere che dia luogo ad una pensione, mentre, finito il mandato parlamentare, uno dovrebbe avere la pensione che avrebbe maturato facendo il lavoro che faceva prima, aggiungendo l'anzianità degli anni da parlamentare, ma calcolando la pensione non correlandola alla retribuzione da parlamentare ma al lavoro che faceva prima  - e se prima non faceva alcun lavoro peggio per lui - di fronte ai super stipendi dei magnacccia di Stato, compresi quelli della Corte Costituzionale, parrucconi con 360.000 euro annui, di fronte a super stipendi la questione delle pensioni, con il 40% degli italiani pensionati (circa 7 milioni) che vive con meno di 1000 euro al mese, non si può più tollerare questa situazione. Coloro che hanno avuto alti stipendi non possono più pretendere di avere pensioni proporzionali agli stipendi che hanno avuto con la solita scusa che essi hanno pagato dei contributi proporzionali agli stipendi. Deve essere posto un tetto che non dovrebbe superare i 5000 euro netti.  Chi ha goduto di alte retribuzioni e non le ha messe a profitto investendole per trarne un reddito all'età della pensione peggio per lui. Non può pretendere di continuare a vivere da ricco quando è giunto alla pensione. Né si deve permettere che si abbiano più pensioni se si supera il tetto previsto.  Caso emblematico quello di Giuliano Amato, che ha la pensione di professore universitario, quella di parlamentare e da un anno ha la retribuzione di giudice della Corte Costituzionale, più altri incarichi passati anch'essi cumulabili per la pensione. Una situazione inammissibile. Se le leggi permettono situazioni analoghe, allora, di fronte a questo Stato che elargisce danaro oltre il limite di una vita decorosa allora è giusto ribellarsi ed evadere le tasse. Io ho deciso di evaderle essendomi posto legalmente al riparo dall'Equitalia, che a me può pignorare solo i peli del culo, per dirla volgarmente. Non sono più disposto a pagare le tasse per mantenere un esercito di parassiti di Stato con super stipendi e super pensioni, di uno Stato che sperpera il danaro pubblico nella politica, con Regioni che dovrebbero sparire perché covi di clientelismo e di corruzione, per mantenere un esercito di invasori con la spesa di 37 euro (si dice) al giorno. I disoccupati sono imbecilli perché dovrebbero organizzarsi in rivolta per chiedere a questo Stato di merda almeno 37 euro al giorno per non essere considerati peggio di uno straniero. Non vi sono soldi per chi sfrattato, avendo perso il lavoro, è costretto a vivere in strada o in auto. Alcuni, privi di casa, si sono rivolti ai cosiddetti centri di accoglienza e si sono sentiti rispondere: non vi è posto perché tutti i posti sono già occupati dagli stranieri. Maledetto sgoverno con a capo un pazzo che deve finir male se la maggioranza relativa degli italiani stronzi continuerà a dargli credito. Io incoraggio l'evasione non chiedendo ricevuta ad avvocati, idraulici, etc. Chi me lo fa fare se poi debbo pagare in più il 22% di IVA che non posso scaricare nella dichiarazione dei redditi? 

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