giovedì 1 ottobre 2015

IL ROTTINCULO IVAN SCALFAROTTO (PD) E LA VOLUTA CONFUSIONALE E DISONESTA MANIPOLAZONE DELL'ART. 2 DELLA COSTITUZIONE

Inviato a 
ivan@ivanscalfarotto.it;  SCALFAROTTO_I@CAMERA.IT
Ciò che dà più fastidio in individui come Scalfarotto è la disonestà nell'uso degli eufemismi. Se uno gli dicesse che è un rottinculo sarebbe capace, nel clima attuale di decadimento, di querelarlo per offese. Ma allora supponiamo che il querelato sia io. Di fronte al giudice gli domanderei: in che consiste il suo accoppiarsi? Scalfarotto: non accetto provocazioni. Io: perché provocazione? Mi dica la verità. Scalfarotto: sono cose che riguardano la mia vita privata. Io: E se riguardano la sua vita privata perché vuole trarne benefici pubblici con l'inculamento? Giudice: non le permetto di usare questo termine. Non sono ammesse volgarità. Io: ma è più volgare dire che Scalfarotto incula il suo compagno e si fa inculare da lui o non è più volgare incularsi come se fosse un fatto naturale? Giudice: io la condanno d'ufficio per omofobia, oltre alla querela per offesa. Io: ma mi condanni pure. Significa che anche per lei è normale cancellare la distinzione naturale tra il culo e la vagina. 
Naturalmente lo Scalfarotto uscirebbe vincitore grazie ad una legge che considera omofobo uno che dica che Scalfarotto (o un altro come lui) è un rottinculo. Ma la mia condanna si tradurrebbe in una vittoria perché finalmente, e in un'aula giudiziaria, avrei demolito tutti gli eufemismi dietro cui si nascondono i disonesti rottinculo ("parità di diritti", "diritto all'affettività"). Ebbene, invece che in un'aula giudiziaria mi immagino nel salotto di quel Bruno Vespa che dopo 20 anni sopravvive grazie al suo conformismo del politicamente corretto con il suo Porta a Porta dove ieri si trovava lo Scalfarotto. Da notare che lo Scalfarotto, anche qui con disonesto eufemismo,  usava l'espressione "gestazione con altre" donne, mentre un deputato a lui contrario, Maurizio Sacconi, gli faceva osservare che doveva usare l'espressione veritiera "utero in affitto". Il Vespa, sono sicuro, mi avrebbe ripreso togliendomi la parola rimproverandomi di usare volgarità. E allora, tralasciando le asserite volgarità avrei fatto notare che lo Stato non ha il compito di istituzionalizzare l'affettività, chè è un fatto privato. Due possono sposarsi anche solo per interesse, e dallo Stato (Codice Civile) non è richiesta nemmeno la fedeltà ai coniugi. Della fedeltà gliene frega nulla allo Stato, a cui non interessa nemmeno che due si amino. Sono fatti privati. Gli articoli del Codice Civile che vengono recitati di fronte ad un rappresentante dello Stato civile (un pubblico ufficiale del Municipio) riguardano solo l'obbligo di mutua assistenza tra i coiniugi e l'assistenza nei riguardi dei figli (se ve ne sono). E allora perché continuare ad insistere disonestamente sul "diritto all'affettività" come fondamento dell'unione di due individui? Perché si è disonesti. E la disonestà, non potendosi arrampicare altrove, oggi si arrampica, travisandolo completamente, all'art. 2 della Costituzione, che riguarda i diritti individuali e non di coppia. L'art. 2 dice che "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle fomazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale". I costituenti (siamo negli anni 1946-47) certamente non hanno pensato mai che l'espressione "formazioni sociali ove si svolge la sua personalità" potesse riferirsi al matrimonio, perché non è nel matrimonio che si svolge la personalità del singolo (e si badi: del singolo), ma nell'insieme della società secondo le qualità di un individuo inteso come persona, come singolo, facente parte di un tessuto sociale, dove possa realizzare la sua personalità come individuo. Qui il matrimonio non c'entra affato. Non è nel matrimonio, infatti, che un singolo possa realizzare le sue aspirazioni PERSONALI. Altrimenti si arriverebbe all'assurdo che soltanto vivendo in coppia uno o una possa realizzare la sua personalità. E se l'art. 2 non si riferisce al matrimonio tanto meno può riferirsi alle unioni civili. I rottinculo forzano l'art.2 disonestamente, in malafede. Perché i diritti e i doveri di coppia sono regolati unicamente dall'art. 29, che riguarda il matrimonio. E allora i rottinculo, piuttossto che forzare l'art. 2, chiedano la riforma dell'art. 29 se vogliono equiparae il culo alla vagina, sapendo però che non vi può essere matrimonio senza mater. Ma i rottinculo (ciò vale anche per le lesbiche, che almeno, si suppone, preferiscano la vagina al culo con l'uso di cazzi artificiali, per cui sono meno innaturali dei rottinculo) cercano di aggirare l'ostacolo dicendo che essi non vogliono il matrimonio ma l'unione civile. Che bella scoperta. Se non è zuppa è pan bagnato. Essi pretendono la pensione di reversibilità, per cui non vi sarebbe alcuna differenza tra matrimonio e unione civile. Ed è questo ciò che vogliono. Per tutto il resto infatti vale il Codice Civile, potendo ognuno fare testamento a favore di chi vuole, se non vi sono coniugi e figli, a cui spetta la legittima, che può arrivare ad un massimo di 2/3 dei beni posseduti, rimanendo 1/3 libero a favore di chiunque tramite testamento.                            
Vi è, come ho detto un'altra volta, un secondo motivo che spinge i rottinculo a richiedere l'unione civile. Essi sanno di essere anormali. Ma, non potendo darsi da sé una patente di normalità, la richiedono allo Stato.    
Lo Scalfarotto non ha aggiunto la pretesa di legalizzare anche in Italia l'utero in affitto. Si limita a chiedere l'unione civile. Ma evidentemente questo è un passo disonesto per poi richiedere anche di avere un figlio tramite un utero in affitto. Ma io mi domando: se un rottinculo pretende anche di avere un figlio non potrebbe fare un'eccezione facendolo con una donna o la fica gli fa tanto ribrezzo? E poi immaginatevi l'incoscienza di questi disonesti che pensano solo a se stessi e non al disgraziato bambino costretto a crescere in una condizione psichicamente anormale. A scuola i compagni gli domandrebbero: ma tua madre non ti accompagna mai a scuola e non viene mai a riprenderti? No. Io non ho madre. Ho due padri. Se questo bambino crescesse normale alla fine dovrebbe odiare questi due individui colpevoli di averlo condannato ad una condizione di anormalità. Per un bambino è cosa normale vedere il padre e la madre che si baciano. Ma come reagirebbe se vedesse questi due "padri" baciarsi? Ammettiamo che i due "padri" evitino di baciarsi di fronte al bambino. Ma ciò significherebbe che questi due individui hanno la coscienza sporca, perché stanno ammettendo di essere anormali. Sono sporchi e disonesti. Ma non vogliono ammetterlo. E allora chiedono aiuto allo Stato. Tutto ciò è sintomo della corruzione dell'Occidente. Certamente in Russia ciò non capiterebbe. Ed hanno la pretesa di considerare per questo incivile la Russia perché non corrotta dalla malattia mortale del relativismo. E così si finisce con il dare ragione agli islamici che considerano l'Occidente corrotto e lo vogliono invadere per liberarlo dalla corruzione. Anche per questo la falsa sinistra è il cavallo di Troia dell'invasione islamica.           

Nessun commento: