lunedì 27 aprile 2015

SE AVESSI ALMENO 90 ANNI. PER AMMAZZARE RENZI

Data l'età non andrei in carcere ma sarei condannato agli arresti domiciliari. Il che, a quell'età, non mi cambierebbe la vita. E molti mi considererebbero un eroe.  Avrei liberato l'Italia da un individuo schifoso che chiamare tiranno significherebbe dargli del lustro. E' peggio di un tiranno. E' una farsa di tiranno ma con tutte le conseguenze negative di una tirannia. Ormai questo lucido pazzo si è messo in testa che lo Stato è lui.  L'Etat c'est moi (Luigi XIV). Perché si è creata questa situazione? Perché abbiamo un PD la cui cosiddetta minoranza ha solo paura del ricatto: se non passa l'italicum si scioglie il parlamento e allora tutti a casa. Sicuro che lui verrebbe eletto mentre la minoranza verrebbe fatta fuori avendo lui la maggioranza nel PD e le liste elettorali verrebbero fatte escludendo la minoranza. All'origine di questa disgraziata situazione vi fu la scellerata idea del mortadella Prodi, fondatore dell'Ulivo, pensato come coalizione di partiti di una falsa sinistra, mettendo insieme gente che proveniva anche dalla Democrazia Cristiana.  Il PD è figlio dell'Ulivo perché è andato oltre la coalizione di vari partiti ma li ha posti dentro uno stesso partito, Partito della Disgrazia. L'italicum è l'ultima invenzione di questo pazzo a capo del governo che ha voluto sostituire la coalizione di partiti, che con la legge anticostituzonale del porcellum dava un premio di maggioranza alla coalizione, con una una legge elettorale che dà il premio di maggioranza alla lista che raggiungesse il 40% dei voti. Che il PD possa raggiungere il 40% dei voti è assai inverosimile, anche se i partitini del centro sinistra si imbarcassero tutti nel listone del PD. Lo stesso dovrebbe avvenire nel centro destra. Ma qui la situazione è più ingarbugliata perché mai la Lega Nord di Salvini e 5 Stelle si imbarcherebbero in una sola lista con dentro Forza italia, in cui il fallito buono a nulla Berlusconi pretenderebbe di continuare a fare da padrone. Dunque una singola lista del centro destra non raggiungerebbe mai il 40% dei voti. A questo punto si dovrebbe andare al ballottaggio. Ma attenti: non tra due coalizioni ma tra le due liste che avessero preso più voti. E il gioco sarebbe fatto per questo disonesto che si è convinto di essere padrone dell'Italia. Si è detto da varie parti che Renzi ha voluto una legge elettorale simile alla legge ACERBO del 1923, che prevedeva che il partito che avesse raggiunto il 25% dei voti avrebbe avuto i 2/3 dei deputati alla Camera (il fascismo nel 1923 aveva solo il 23% dei voti). Ma Mussolini non volle strafare con questa legge elettorale che più in Commissione e poi meno in  aula fu approvata da vecchi esponenti degli altri partiti, persino dal vecchio Giolitti, da Vittorio Emanuele Orlando (il presidente della vittoria nella prima guerra mondiale), da Salandra e da parte del Partito popolare (contro la volontà del suo fondatore Luigi Sturzo). Fu approvata persino da De Nicola, futuro primo presidente, provvisorio, della Repubblica. Così questi vecchi partiti si avviarono al loro suicidio con la legge elettorale Acerbo. Includendo tutti questi vecchi partiti nel suo LISTONE Mussolini superò il 60% dei voti. Trascuriamo pure il fatto non trascurabile che queste elezioni si siano svolte in un clima di intimidazioni e di assalti delle squadre fasciste, che poi lo stesso Mussolini, che voleva presentarsi come uomo d'ordine, dopo averle utilizzate le fece sparire di forza, rappresentando esse l'estremismo del fascismo. Sta di fatto che in parlamento Mussolini ebbe la maggioranza assoluta fondata sulla maggioranza assoluta dei voti. E senza l'omicidio Matteotti, che Mussolini  seppe spregiudicamente sfruttare, senza l'Aventino dei cretini che a quel punto rifiutarono di continuare a frequentare il parlamento, non sarebbe stata data a Mussolini l'occasione per instaurare la dittatura ponendo fuori legge i socialisti e i comunisti di Gramsci, che si meritarono le conseguenze della divisione tra loro e della divisione dagli altri partiti con cui avevano rifiutato di collaborare. DIVIDE ET IMPERA, dicevano i Romani, che se ne intendevano. 
Nel 1953 vi fu la famosa LEGGE TRUFFA voluta da De Gasperi e dai partitini (liberale, socialdemocratico e repubblicano) che lo avevano appoggiato dal 1948. Tale legge prevedeva che la coalizione di centro di De Gasperi avrebbe avuto il 65%  dei parlamentari se la coalizione avesse raggiunto il 50% più uno dei voti. Giustamente vi fu una rivolta di tutti gli altri partiti. Vi furono scontri fisici in parlamento e una battaglia giornalistica contro questa legge truffa. Ma la coalizione di centro non raggiunse il 50% dei voti e dunque non scattò il premio di maggioranza. Premio che deve essere comunque ritenuto anticostituzionale perché contrario allo spirito della Costituzione. Purtroppo quei cretini della Costituente, che avevano in mente il sistema proporzionale senza premio di maggioranza (bisognerebbe andare a leggere i lavori preparatori della Costituente) non pensarono di includere la legge elettorale nella Costituzione. Ma è evidente che nello spirito della Costituzione il parlamento deve rappresentare la volontà di tutti i cittadini. E questa volontà verrebbe violata se i cittadini non si sentissero rappresentati da un partito per cui avessero votato e che tuttavia venisse escluso a causa del sistema maggioritario. In Inghilterra, che comunemente viene indicata come madre della democrazia parlamentare in Europa, si ha un sistema che non è affatto democratico perché vince in ogni collegio elettorale il candidato che raccoglie più voti. L'altro candidato non può recuperare i suoi voti in un Collegio unico nazionale. E così le elezioni di fatto si svolgono sempre nell'opposizione tra due partiti, laburisti e conservatori, con l'esclusione dal parlamento dei liberali nonostante questi raccogano milioni di voti.  Però in Inghilterra non si è mai pensato di attribuire un premio di maggioranza al partito che avesse preso più voti.  
La situazione futura, se fosse approvato l'italicum, farebbe del delinquente della politica Renzi un individuo più spregiudicato di Mussolini perché pretenderebbe di avere la maggioranza assoluta in parlamento con il sistema del ballottaggio che darebbe la maggioranza assoluta anche ad una lista che risultasse avere avuto solo il 20% dei voti, non valendo più nel ballottaggio un tetto di voti. Un sistema elettorale peggiore di quello con cui si eleggono i sindaci perché nel ballottaggio possono coalizzarsi i partiti, in modo da avere due coalizioni contrapposte. Il delinquente Renzi non vuole più coalizioni (rimangiandosi ciò che diceva quando era sindaco) perché l'appetito di potere viene mangiando. Ma stia attento questo delinquente, che sta sfruttando, come Mussolini, le divisioni tra partiti sia nella falsa destra che nella falsa sinistra. Perché minaccia sempre elezioni anticipate se l'italicum non passasse. Se non passasse le nuove elezioni verrebbero fatte con il cosiddetto CONSULTELLUM, con cui si tornerebbe al proporzionale senza premio di maggioranza, senza il quale questo delinquente finirebbe per sempre la sua resistibile e sporca ascesa.                      
Oggi, se fosse approvato l'italicum, ci troveremmo in una situazione che è peggiore di quella che permise a Mussolini di avere la maggioranza assoluta in parlamento, giustificata almeno dal fatto che aveva superato il 60% dei voti. 
Abbiamo al Quirinale una figura grigia priva di qualsiasi benemerenza politica (fu lui ad inventare il mattarellum con cui si incominciava a demolire il sistema proporzionale relegato al 25%). Se fosse veramente difensore della Costituzione questa figura grigia scialba che deve la sua elezione al delinquente Renzi non firmerebbe la legge elettorale italicum e solleverebbe presso la Corte Costituzionale l'eccezione di anticostituzionalità. Ma non lo farebbe per restituire il favore a quel delinquente. 
Il fatto è che l'Italia ha un insieme di Istituzioni che sono tutte anticostituzionali. Infatti l'attuale parlamento (come il precedente) è stato eletto sulla base di una legge elettorale dichiarata anticostituzionale dalla Corte Costituzionale. Ma l'assurdo maggiore è che la stessa composizione attuale della Corte Costituzionale che ha dichiarato anticostituzionale il porcellum è per 2/3 di nomina anticostituzionale perché per 1/3 nominata da due parlamenti eletti sulla base di una legge elettorale dichiarata anticostituzionale e per 1/3 nominata da due presidenti della Repubblica (Napolitano e adesso Mattarella) nominati da parlamenti eletti sulla base del porcellum anticostituzionale. Pertanto, come ho ho scritto e ripetuto più volte, l'Italia, anche a causa di un cretino che si chiama Berlusconi, che nel dicembre del 2000 approvò  con la Lega Nord (Calderoni) la legge porcellum, che nel  2006 si rivolse contro di lui facendo vincere Prodi per 24.000 voti,  nulla ha fatto di buono in 8 anni di governo. Ha fatto approvare solo leggi a lui comode per aggirare vari processi. Ma non vi è riuscito completamente. Con il porcellum ha vinto nuovamente, e ingiustamente, nel 2008, ma con una coalizione di partiti l'uno avverso all'altro, per cui dovette dimettersi nel 2011 dando luogo a tre governi uno peggiore dell'altro, Monti, Letta, Renzi.  Ora resta solo la speranza che non passi l'italicum oppure, nel caso in cui disgraziatamente passi, sarebbe necessario un'unica lista, praticamente impossibile, comprendente Lega, 5Stelle, Forza Italia e Fratelli d'Italia (Alleanza Nazionale di Giorgia Meloni). Ma come mettere insieme in una sola lista tutti questi partiti del centro destra pur essendo accomunati da un comune nemico, il delinquente Renzi? Impossibile. Ecco perché il delinquente Renzi ha cambiato le carte in tavola trasformando l'italicum in modo che il premio di maggioranza andasse non più alla coalizione di partiti ma alla lista. Ma chi è il maggiore responsabile di tutto ciò? Renzi? No. Il maggiore responsabile è un altro, il cretino della politica Berlusconi (mentre Renzi è delinquente ma non cretino). Infatti fu Berlusconi ad approvare nel famoso patto del Nazareno l'italicum con il premio di maggioranza alla lista e lo fece approvare al Senato. Sperando di avere una copertura politica da Renzi nei suoi vari processi. Oggi questo cretino si è accorto troppo tardi di essere stato fottuto da Renzi, che prima l'ha usato e poi l'ha buttato.  Non ne ha combinato una giusta in politica. Se uno come Berlusconi non capisce che solo con il proporzionale senza premio di maggioranza può continuare a sopravvivere politicamente impedendo che continui a comandare la farsa di dittatore Renzi, allora è veramente un cretino irrimediabile, un suicida politico maggiore responsabile dell'assurda situazione politica di oggi.              . 

1 commento:

Anonimo ha detto...

Potremmo farlo fare a un ateo 90 enne: così non avrà scrupoli di coscienza per eventuali punizioni nell'aldilà.