lunedì 24 novembre 2014

HA VINTO CON MAGGIORANZA ASSOLUTA IL MIO PARTITO: QUELLO DEI NON VOTANTI. COME ISTITUIRLO

Adesso il pifferaio Renzi dirà che le elezioni in Emilia Romagna e in Calabria hanno confermato la vittoria del PD confermando il 40% delle elezioni europee. Ma non tenendo conto che in Emilia Romagna ha votato solo il 37% e in Calabria il 44%. Come non tenne conto, questo disonesto, che alle europee aveva votato solo il 57%. Se dicessi che questo individuo è un figlio di puttana lo elogerei e offenderei le  puttane, che considero oneste e, sotto un certo punto di vista, delle assistenti sociali. Esse dicono quanto vogliono e per il prezzo richiesto offrono il loro servizio egualiatariamente, senza distinguere tra belli e brutti, tra vecchi e giovani, tra ricchi e poveri. Se i politici fossero tutti dei figli puttana avremmo una politica onesta, senza le ingiuste discriminazioni sociali. E adesso i vincitori del PD con grande faccia da culo hanno il coraggio di sbandierare la vittoria. Vittoria delle luride poltrone su cui poggiano i loro luridi culi. Vittoria peggiore di quella di Pirro, che, dopo avere battuto i Romani, disse: un'altra vittoria come questa e siamo rovinati. Sia la loro vittoria l'inizio della loro rovina. 
Ma sono tutti disonesti? Sì, anche solo per un motivo. Nessuno ha mai avanzato la necessità che si tenga conto del partito dei non votanti. E come? E' semplice. Basta ridurre il numero degli eletti in proporzione al numero dei non votanti, magari fatta salva una soglia fisiologica del 20% di non votanti. Sotto questa soglia deve scattare la riduzione del numero degli eletti. In questo modo sarebbe rappresentata anche la volontà dei non votanti. Invece questi luridi parassiti della società, che vivono di politica ed aspirano al potere per il potere, si conservano lo stesso numero di poltrone con eguale aggravio della spesa pubblica. Non è vero che chi è assente ha sempre torto. Questo fa comodo ai farabutti che pretendono che il voto sia un dovere. FALSO. E' un diritto ma non è un dovere. Così aveva riconosciuto sul Corriere della sera il giornalista Sergio Romano, che, dopo avere pubblicato nel 2009 una mia lettera in cui richiedevo che si tenesse conto del partito dei non votanti, replicava ad un lettore che diceva che io avevo torto nel propagandare il non voto perché andavo contro la democrazia. La democrazia deve tener conto anche di quelli che, come me, non si sentono rappresentati da alcun partito. 
Esclusa la cloaca della falsa sinistra dovrei andare a trovare un partito nel centro destra. Ma anche qui non ne trovo alcuno che mi rappresenti totalmente. Quello per cui potrei trovare un po' di affinità sarebbe la Lega Nord, perché contraria all'invasione continua dovuta alla folle politica dell'accoglienza e contraria alla disgrazia dell'Unione Europea e dell'euro. Inoltre la Lega è alleata in Europa con il Fronte Nazionale di Marine Le Pen, di cui auspico la vittoria in Francia. E' il partito di Brigitte Bardot, che da una vita si batte per i diritti degli animali e contro l'islamismo. Ma come posso votare Lega se questo partito è in Italia il partito dei cacciatori e dell'animalismo continua fregarsene? Vi sono in Italia 7 milioni di vegetariani e quei coglioni della Lega, invece di cercare i voti tra i vegetariani, vanno a cercarli tra i cacciatori, tra questi luridi subanimali che definiscono l'uccidere per il gusto di uccidere uno sport. Forza Italia, egualmente, non ha mai considerato la questione dell'animalismo e poi Berlusconi ha ampiamente dimostrato di essere un venditore di fumo, un buono a nulla in politica, persino mettendosi d'accordo con il pifferaio per quanto riguarda la legge elettorale (italicum) non avendo capito (ma pare che lo stia capendo il nano Brunetta) che l'italicum sarebbe anticostituzionale come il porcellum e che solo con il proporzionale può ormai sperare di continuare a vivere, ma per sopravvivere, dovendo fare i conti con l'aumento dei voti che gli sta fregando la Lega. Rimangono Fratelli d'Italia (espressione ridicola)-Alleanza Nazionale e Movimento 5Stelle. Ma Alleanza Nazionale può avere ragione per certe cose che dice ma non per quelle che non dice. Inoltre Alleanza Nazionale per andare al governo dovrebbe andarci in coalizione con la Lega. E si sa che la sirena del potere del governo costringe ad entrare in coalizione con altri partiti. In questo caso con Berlusconi e con Salvini. Il sindaco di Verona è il leghista Flavio Tosi, presidente della Federcaccia. Per carita! Il Movimento 5Stelle non mi dà affidamento perché non è mai stato chiaro circa l'invasione dei clandestini e in fatto di Unione Europea non ha preso una chiara posizione contraria, pur avendo chiesto un referendum consultivo contro l'euro. Inoltre non sopporto che comandino dei cosiddetti iscritti (puramente virtuali in quanto si sono iscritti smaneggiando il computer) e la maggioranza di questi pseudo iscritti decida poi sulle scelte dei parlamentari grillini. Grillo, per esempio, era contrario all'abolizione del reato di clandestinità. Ma ha dovuto far votare a favore dell'abolizione perché qualche migliaio di cosiddetti iscritti (senza tessera) aveva, se pur con una maggioranza risicata di smaneggiatori,  votato per l'abolizione. Sinora i grillini hanno dimostrato di non avere avuto abbastanza forza propositiva, avendo raccolto solo i voti degli arrabbiati, che ora sono passati tra gli astenuti. Grillo ha poggiato la sua propaganda sulla demolizione dei partiti invece di spiegare concretamente il suo programma. Per esempio: ha incluso nel programma il reddito di cittadinanza senza mai fare dei calcoli precisi di bilancio statale per spiegare da dove avrebbe preso i soldi per finanziarlo. Grillo si è dichiarato personalmente contrario alla caccia ma non ha mai incluso l'abolizione della caccia nel suo programma. Debbo tuttavia riconoscere che preferirei che Grillo, male minore, avesse un maggiore consenso almeno perché è l'unico partito che ha nel programma l'introduzione nella Costituzione del referendum propositivo senza quorum. E con questo referendum certamente si abolirebbe la caccia dato il rapporto nettamente favorevole ai contrari (con 7 milioni di vegetariani). In questo modo si salterebbe la palude del parlamento, che mai ha preso in considerazione una proposta di legge di iniziativa popolare. Solo il referendum propositivo sarebbe espressione di democrazia. E bisogna riformare la Costituzione anche togliendo quell'articolo che impedisce di sottoporre a referendum i trattati internazionali. E così ci hanno imposto la camicia di forza dell'euro senza prima avere promosso almeno un referendum consultivo. Si dice che Grillo sia solo capace di fare lo sfasciacarrozze. Ma almeno sapesse farlo. Perché qui bisogna prima di tutto sfasciare tutto per costruire qualcosa di nuovo.
Ma vi è un motivo forte che mi impedisce di votare per il centro-destra e il Movimento 5Stelle (non sapendo dove collocarlo): le Regioni hanno dimostrato sempre di più di essere dei grandi carrozzoni politici di ladroni. Si fanno le loro leggi con cui possono meglio aggredire il territorio per favorire gli interessi localistici invece che quelli nazionali. Si fanno persino le loro leggi elettorali, che variano da una Regione all'altra, mentre vi dovrebbe essere un'unica legge nazionale valida per tutte le Regioni. Abolendo le Regioni si libererebbero grandi somme a favore di una politica di investimenti anche nella difesa dell'ambiente.   
Ma nessun partito ha nel programma l'abolizione delle Regioni. E nel centro destra la Lega è il partito che maggiormente sostiene le Regioni. Basta in ogni Regione un rappresentante del governo centrale che, con una commissione da lui nominata, si prenda carico della maggiore spesa regionale che è quella riguardante la sanità (spesa che mediamente giunge all'80% del bilancio di una Regione). 
E per finire. IMPORTANTE. Pochi sanno che, anche se non esiste una legge al riguardo, tuttavia esiste una direttiva del Ministero dell'interno che permette che il cittadino si presenti al seggio elettorale per iscriversi e poi dichiari di rifiutare le schede. La direttiva dice che PUO' essere messo a verbale il motivo del rifiuto oppure può essere allegato al verbale un foglio in cui si specifichino i motivi del rifiuto. In pratica il segretario del seggio, non avendo autorità per negare la richiesta, non può opporsi alla richiesta di una messa a verbale del motivo di rifiuto del voto. E il mio motivo è che non mi sento rappresentato da alcun partito. Soltanto pochi anni fa ho saputo della possibilità di manifestare apertamente il rifiuto del voto. Una volta il segretario del seggio mi domandò: che cosa debbo scrivere per giustificare il suo rifiuto delle schede? Risposi: i partiti mi fanno tutti schifo. No, questo non posso scriverlo, mi rispose. E allora, aggiunsi, scriva che non vi è alcun partito che mi rappresenti e che la legge elettorale è anticostituzionale. Gli arrabbiati dunque si sfoghino andando a NON votare. Così:
http://www.laleggepertutti.it/24284_rifiuto-della-scheda-elettorale-e-non-voto-direttive-di-ministero-e-prefetture   
E non si tratta di una scelta inutile come dice l'articolo. E' evidente che non possono essere conteggiati i rifiuti del voto. Ma il rifiuto, per di più motivato, esprime un non voto attivo e non passivo come quello di quelli che non si presentano al seggio. E si conoscerebbe il pensiero dei non votanti, il cui non voto altrimenti può essere interpretato come generica sfiducia, pigrizia e rassegnazione. Il rifiuto della scheda è invece espressione motivata di non partecipazione attiva e di condanna di questo sistema politico.               

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