lunedì 15 settembre 2014

OGNI TANTO UNA BUONA NOTIZIA

So benissimo di contrastare il sentimento comune che induce alla pietà per quelli che l'opinione comune plagiata dai giornali e dalla TV chiama disperati. Ma me ne frego. Sono dei falsi disperati se sono dei privilegiati in grado di pagare almeno 2000 dollari per salire sui barconi. Molti, i più pericolosi, provengono dalla Siria dopo avere contrastato il governo di Assad  per essersi uniti a quelli che hanno poi favorito la formazione dell'esercito dei tagliagole di ISIS, e aspirano ad importare in Europa il loro disegno terroristico, mentre Assad ha sempre difeso un governo laico contro le farneticazioni islamiche, nella protezione dei cristiani. Se questi invasori pagano almeno 2000 dollari per salire sui barconi della morte, come mai non peferiscono con lo stesso costo pagarsi un comodo viaggio in aereo? Questo è un mistero. Per me, come sempre ho detto, questi cosiddetti immigrati sono solo degli invasori, a cui la Convenzione internazionale di Ginevra, che ho citato più volte nei suoi articoli, non riconosce diritto d'asilo perché viene escluso per i rifugiati economici e di guerra. Altrimenti uno Stato dovrebbe farsi carico di tutti i rifugiati provenienti da qualsiasi parte della Terra. Sarebbe una pazzia. Certamente avrei preferito che tra i morti ci fossero tutti quei parlamentari che ancora non hanno preso alcuna concreta iniziativa per cancellare il mare nostrum, inventato dallo scellerrato scomparso (putroppo solo politicamente) Enrico Letta, che ha favorito in questo modo una maggiore e quotidiana invasione. Ma il governo attuale del pifferaio Renzi continua in questa pazzia. Tra questi ultimi morti annegati avrei preferito che vi fossero prima di tutto Renzi e Alfano, che si vanta dell'operazione umanitaria, mentre è corresponsabile di queste continue morti. Ministro dell'invasione, come giustamente l'ha definito Matteo Salvini.



Barcone affonda
a largo della Libia Morti oltre
200 migranti






A bordo 250 persone. «La maggior parte delle vittime sono donne. Il portavoce della marina libica: «Ne abbiamo salvati solo 26». L’imbarcazione probabilmente era diretta verso le coste italiane
Il naufragio a largo di Malta

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