mercoledì 13 agosto 2014

ROBIN WILLIAMS: CHI ERA COSTUI?

"Carneade! Chi era costui?-ruminava tra se don Abbondio...Carneade! questo nome mi par bene di averlo inteso o letto...; ma chi diavolo era costui?".
Scusate la mia ignoranza. Ma sono peggio di don Abbondio, che almeno aveva inteso o letto il nome di Carneade anche se non ricordava chi fosse. Io proprio non sapevo che fosse esistito un certo Robin Williams. Ma il guaio è che non ho affatto vergogna di non avere mai saputo sino a ieri che fosse esistito. Il mio guaio è però rovesciabile perché il vero guaio è di questo mondo che dà fama a certi personaggi. Che merito hanno avuto nella vita? Si può vivere senza di essi? Certamente. Sarebbe il mondo umano più povero senza di essi? No, certamente. Tutti i giornalisti e le TV che mi stanno ossessionando con questo Robin Williams che spazio avrebbero dato alla morte di un grande scienziato? Sanno, per esempio, chi sono stati Max Planck, Max Born, Erwin Schrödinger, Paul Dirac, Niels Bohr, Louis De Broglie, Werner Heisenberg, Richard Feynman? Non ho incluso Einstein perché di lui conoscono il nome anche i giornalisti analfabeti. Anche se non conoscono i principi della relatività ristretta e generale di Einstein, che io ho cercato di spiegare in passato ai miei studenti, anche senza l'apparato matematico della relatività generale (ma con le formule facili della relatività ristretta, che sono le trasformazioni di Lorentz). Era quasi inutile aggiungere Enrico Fermi, anch'egli abbastanza conosciuto. 
La prima metà del XX secolo è stata un'epoca terribile e tuttavia meravigliosa. Terribile per due guerre mondiali (la seconda più terribile della prima) ma meravigliosa perché riscattata dalle più grandi scoperte scientifiche che unificarono un'Europa pur divisa da tremendi odi. La politica divide, la scienza unifica passando sopra gli odi tra uomini. Questa fu la vera Unione Europea. Ora sostituita dalla mercificazione economica degli Stati.    
E quando morirà Stephen Hawking per quanto tempo avrà risalto la notizia? Avrà spazio tra notizie di importanza secondaria. E il giorno dopo non se ne parlerà più. E di tutti i biologi che lavorano oscuramente per combattere contro le malattie  chi conosce i nomi? Non lavorano per arricchirsi, ma lavorano per tutti, per rendere meno pesante questa disgraziata esistenza. Come hanno lavorato per tutti Pasteur e Fleming (tanto per fare solo due esempi).
Oggi per apparire bisogna appartenere al mondo effimero dello spettacolo, anche il più basso, perché anche la politica è spettacolo. Ma non è una cosa seria, direbbe il grande Pirandello. 
E allora di che debbo vergognarmi? Di non sapere chi sia stato un omuncolo di nome Robin Williams? 
Vi sono oggi scienziati che vivono senza fama nell'oscurità dei laboratori, arrivando ad avere un po' di fama, ma effimera, quando ottengono il Nobel. Ma questi sono l'iceberg di una ricerca di gruppo che lavora oscuramente per il vero progresso dell'umanità che è la ricerca scientifica. Non vedrete mai i loro nomi sui giornali e non li vedrete apparire alle TV. 
E allora, sai che ti dico Robin Williams? La tua morte mi lascia indifferente, anche se ti sei impiccato. Anzi, mi fa piacere. Hai dimostrato di non avere avuto il coraggio di vivere a causa di uno stato di depressione causato dall'alcol e dalla droga, non dal non senso dell'esistenza, che ti avrebbe nobilitato. Ma hai avuto il coraggio di superare l'istinto animale della sopravvivenza da cui io, al contrario, sono posseduto nonostante la mia depressione al pensiero del ritorno nel nulla. Infatti gli animali (non umani) non si suicidano. Occorre del coraggio per vivere nonostante tutti i dolori, i dispiaceri e le infermità. Ti sei suicidiato solo per questioni materiali, anche se si è aggiunto che avevi un inizio di parkinson. Hai fatto fortuna con le tue pagliacciate, sei diventato ricco, vivevi in una villa enorme con tutti gli agi. Che volevi di più? Ma non sei stato nemmeno capace di conservare l'acquisita ricchezza. Non potevi essere un esempio di vita essendo un alcolizzato e un drogato. Ed essendo poi apparsi problemi economici non hai saputo rinunciare ai passati agi di una ricchezza inutile e male amministrata. Però impiccandoti ti sei riscattato perché hai fatto l'unica cosa buona che potevi fare: hai dimostrato che una vita come la tua è meglio perderla che acquistarla. Hai dimostrato che la ricchezza e la fama mal guadagnata servono a nulla perché non danno significato all'esistenza. Anche se scientificamente non ne ha alcuna. Sei stato un parassita della società, di cui ogni società può fare a meno, mentre non può fare a meno dei netturbini.              

14 commenti:

Sergio ha detto...

Bellissimo commento, grazie. Nemmeno io avevo mai sentito parlare di questo attore e mi sono meravigliato dell'eco suscitata in tutto il mondo dal suo "insano gesto". Davvero strano che non lo conoscessi nemmeno di nome. Ho poi visto su youtube una scena di "L'attimo fuggente" film che sembra aver commosso un'intera generazione. Una scena per me troppo costruita (l'addio di una classe al loro amatissimo professore di lettere, costretto a lasciare). Mah!

Anonimo ha detto...

Come da conformismo imperante è iniziata la santificazione del nuovo eroe di cartapesta. E per restare in ambito cinematografico, aggiungo che in altre occasioni alcuni nostri grandi attori italiani sono stati facilmente dimenticati. Quasi a voler sottolineare il provincialismo italico.Con grande stima. Francesco Virdis

Pietro Melis ha detto...

A F. Virdis
le ho lasciato il mio numero di telefono nella posta. Certo che non lo diffonderà.

Anonimo ha detto...

Gentile Professor Melis, controllando la posta non ho trovato il suo messaggio. La ringrazio per il contatto. Francesco Virdis

natascia prinzivalli ha detto...

Tutta questa risonanza è davvero deplorevole anche perché e soprattutto la morte è un fatto privato.E' morto un attore:pazienza. E' morto un uomo è cosa assai diversa,per chi lo ha amato e non potrà più godere di quella presenza e questo vale per tutti.A quanto pare anche la morte sembra percorrere corsie preferenziali si celebra il nulla salmodiando la vacuità dei nostri tempi. Lei cita biologi, ricercatori che spendono la loro vita per il progresso scientifico, io penso a tutti quei poveri disgraziati assunti in nero dalla mafia e che muoiono sul lavoro per una "mozzicata" di pane. Si, abbiamo bisogno di netturbini.

Pietro Melis ha detto...

Il 13 agosto le ho inviato una email alle 20.41 ed ora gliel'ho inviata nuovamente alle ore 23.54. Controlli. Poiché il computer non mi dà avviso di indirizzo sbagliato la email deve esserle arrivata con il mio numero di telefono. Ho ricopiato esattamente l'indirizzo
con nome.cognome@alice.it
ovverossia, usando solo le iniziali, o.r.@alice.it

Pietro Melis ha detto...

Con questi pseudonimi si crea confusione. Io ho risposto a un certo Marcus che mi aveva scritto Con commento all'articolo precedente (contro le donne): mi sa dire dove poter trovare una copia di qualche suo libro in una qualche biblioteca a Cagliari? Sarei interessato ad ottenere una copia del suo "Scontro tra culture e metacultura scientifica". La ringrazio della gentile attenzione. E poi mi ha scritto: Normalmente sto a Sassari, ma sono a Cagliari per vacanze fino a fine Agosto. Non mi va di lasciare la mia mail visibile a tutti quindi gliela spedirò in un prossimo commento che le chiedo di non pubblicare. Grazie.
Io ho risposto all'indirizzo lasciatomi in posta e non pubblicato. Ma a questo punto non capisco se Markus di Sassari sia F. Virdis.
Chi è questo Marcus? F.Virdis?

Unknown ha detto...

Sono d'accordo professore che ci voglia coraggio per vivere,l'istinto di conservazione e'meglio averlo che non il contrario,puo'darti sostegno anche se sei paralizzato in un letto,ma non condivido la severita'verso il povero Williams, che evidentemente ha sofferto di depressione,e chiunque soffre che sia scienziato attore o netturbino ha la mia solidarieta'

Anonimo ha detto...

Francesco Virdis sono io e non uso pseudonimi. Cordiali saluti

Anonimo ha detto...

Come, chi era Robin Williams? Davvero non conoscete il grande attore? Impossibile! A parte "Mrs Doubtfire" (suo film più popolare ma anche il peggiore), ha lavorato quasi esclusivamente in pellicole molto importanti, sempre meritandosi il plauso di critica e pubblico. La scienza, invece, quasi sempre crea solo danno... Ma lasciamo stare il discorso perché ci porterebbe troppo lontano. Ciò che mi stupisce è - lo sottolineo - il fatto che non conosciate uno degli attori di cinema e teatro più popolari degli ultimi decenni. Sarebbe grave...

Pietro Melis ha detto...

Non è affatto grave. E' grave non conoscere le scoperte scientifiche, che non fanno mai danno. Il danno lo fanno i politici che le usano male, come l'aver utilizzato l'energia atomica per voler costruire le bombe.Senza le scoperte scientifiche saremmo ancora alla luce delle candele. Senza la scoperta delle onde elettromagnetiche non esisterebbero i telefoni etc., etc.

Unknown ha detto...

Salve Prof. Pietro Melis,
il suo commento su Robbin Williams mi ha fatto riflettere.
Trovo corrette le sue considerazioni sull'importanza di certi personaggi che si dedicano a migliorare il nostro mondo in cui viviamo e rifiutare la consacrazione di altri che sono solo apparenza ma privi di principi e opere significative.
Tutta questa aberrazione è dovuta sicuramente ai media, ai giornali, ad internet e alla televisione, che è entrata definitivamente e prepotentemente nella nostra vita, controllando le nostre azioni, i nostri pensieri e i nostri programmi.
Il fenomeno di Robin Williams nasce dalle emozioni che il suo personaggio è riuscito a far nascere nei nostri cuori. E' effimero? Sì, ma anche no. E, più importante, è soggettivo, reso oggettivo dalla comunità e dai media, come al solito.
Il fatto che abbia vissuto, negli agi, mal amministrato le sue ricchezze, si sia reso schiavo da vizi come alcol e droga di certo non rappresenta un modello da seguire o da valorizzare e di questo occorre esserne consapevoli.
Perciò mi sento di ricordare i personaggi interpretati da Robbin Williams, per avermi fatto commuovere, ridere con gioia, piangere per certe situazioni; certamente non ricorderò la persona per i cattivi esempi, per non aver saputo lottare contro la malattia, per quello spirito di sopravvivenza che contraddistingue gli esseri viventi, ma non posso neppure giudicare perchè non conosco quello che può essergli capitato, per la pressione e lo stress che è stato costretto a reggere, per le situazioni al limite della sopportazione che magari ha affrontato.
Non conosco neppure la vita di Oppenheimer o Schrödinger, pur riconoscendo l'enorme apporto donato per la scienza, che ha consentito alla nostra società di progredire e di evolversi. Ma anche qui occorre considerare che ciascuno di loro, pur importantissimo per i loro studi scientifici, non sono i soli artefici di ogni singolo miglioramento nella nostra vita, ma questo è nato grazie a molteplici passi che, come una catena, hanno consentito il realizzarsi di un dato evento, certo magari nato dall'iniziale comprensione per esempio della composizione microscopica di un quark o la teorizzazione dell'annichilazione tra un elettrone ed un positrone, ma frutto dell'impegno di tante altre persone che hanno studiato come sfruttare queste scoperte realizzando hard disk più capienti e veloci, pentole antiaderenti o sistemi di trasmissione dati su fibra ottica per consultare agevolmente vlog (video blog).
Stessa riflessione può essere fatta per attori Italiani più bravi e meno conosciuti, ma che per mancanza di sponsor o imponenti case cinematografiche o solo per situazioni non favorevoli, non possono essere ricordati o considerati come dovrebbero. Allora chi ci dice che Feynman abbia risolto alcuni calcoli differenziali grazie a qualche studente o collaboratore che gli ha suggerito la soluzione e l'università o il centro di ricerca dove studiò Feynman proclamò il suo scienziato come risolutore delle equazioni di Maxwell? Lo ignoro.
E invece Robbin Williams, con le sue "pagliacciate", potrà aver risollevato il morale di molte persone anziane, ammalate, bisognose di allegria, di divertimento.
Pertanto sig. Robbin Williams, possa tu riposare in pace, grazie per avermi e averci fatto sorridere e piangere, dovevi avere più forza e forse ordinare i principi della vita per considerare maggiormente le priorità più importanti, così avresti potuto essere un modello più completo.
Possiamo noi gente del mondo essere più critici rispetto ai mezzi di comunicazioni, valutare chi ci ha donato più emozioni, riconoscere i grandi personaggi della nostra esistenza e della vita dell'uomo, quindi poter approfondire la cultura per essere capaci di valutare con la nostra testa, senza perdere di vista i principi più importanti e non farci così trascinare dall'apparenza speculativa dei media.

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Pietro Melis ha detto...

Questo commento è stato eliminato perché pieno di insulti degni di chi lo ha scritto. Sanno solo vomitare la loro ignoranza.
Purtroppo esistono individui simili ignoranti come Emanuele Arduino che antepongono i buffoni alla scienza.Questo stronzo (che non venga più a cagare qui dentro perché lo cancellerò senza replicare) ha scritto che Robin Williams ha meriti "Più grandi degli scienziati da lei citati che hanno fatto accrescere il sapere ma non l'Essere umano in sé". Questi ignoranti vadano a farsi curare il cancro dai tipi come Robin Williams. Moriranno ridendo.