domenica 13 luglio 2014

LA PROCESSIONE CON INCHINO AI BOSS

Dove sta il reato? Non può esistere perché lo Stato non può intromettersi in questioni religiose. E chi sa che Dio attraverso i suoi intermediari (la madonna e i santi) non abbia già perdonato questi criminali. Le vie del Signore sono infinite. D'altronde S. Paolo, con la sua dottrina della predestinazione (Lettera ai Romani) scrive che Dio ha già deciso dall'eternità chi si salverà giacché non valgono le opere per la salvezza. Altrimenti Dio non sarebbe libero ma dipendente dalla volontà degli uomini. "Beato l'uomo del cui peccato Dio non tiene conto (4,7)...Coloro che predeterminò anche chiamò; quelli che chiamò, questi anche giustificò; quelli che giustificò anche glorificò (8,20)". Dunque Dio può preferire la salvezza di un criminale a quella di chi abbia bene operato. Però lo stesso S. Paolo, contraddicendosi, dice che "Dio renderà a ciascuno secondo le opere"(2,6). S. Agostino, tra i due corni, preferirà quello della predestinazione, seguito in ciò da Lutero e da Calvino. Ma allora a che serve il proselitismo se tutto è già deciso? S. Tomaso, da vero equilibrista, aveva cercato di mettere d'accordo le due tesi opposte sostituendo la prescienza alla predestinazione per salvare la libertà umana e il valore delle opere. Secondo S. Tomaso Dio conosce il futuro ma non interferisce con la libertà umana. Questa è la vera contraddizone del cristianesimo (come dell'islamismo). In ogni caso perché si impiccia lo Stato nel voler sovrapporsi alle segrete e imperscrutabili decisioni divine volendo impedire l'inchino al boss della statua della madonna o di un santo? Non è lo Stato che possa  giudicare se l'inchino sia giusto o non.  A rigor di termine non dovrebbe opporsi nemmeno la Chiesa. Altrimenti dovrebbe pretendere di conoscere le decisioni divine. Se l'effetto (l'inchino) è aberrante vuol dire che è aberrante anche la premessa, la dottrina cristiana. Pazzie delle religioni cosiddette rivelate che pongono capo ad un Dio fuori di testa, privo di logica. 

1 commento:

natascia prinzivalli ha detto...

Ironicamente mi verrebbe da dire non c'è più religione. Forse l'inchino rientra in una di quelle periferie dell'esistenza tanto enunciate da Bergoglio...Così tra una periferia ed un'altra il caro Bergoglio è riuscito ad imboccare la strada per i quartieri alti arrivando ad ottenere una maggiore esenzione fiscale sul patrimonio del Vaticano, e per fortuna che ha deciso di chiamarsi Francesco, non oso immaginare cosa avrebbe combinato se avesse deciso di chiamarsi Matteo!