sabato 12 luglio 2014

C.A.CIAMPI: NON DEVE LASCIARE RIMPIANTI



Mascherò dietro la vuota retorica del patriottismo dell'inno nazionale da suonare anche prima dei concerti sinfonici tutte le sue responsabilità come presidente della Repubblica. Durante la sua presidenza (1999-2006) vi fu il disgraziato ingresso dell'Italia nell'euro e nulla ebbe a dire firmando la disgraziata legge elettorale porcellum (senza offendere i maiali), rilevandone la totale anticostituzionalità. Come presidente della Repubblica avrebbe dovuto rifiutare l'espropriazione della sovranità monetaria con l'introduzione dell'euro. Ma proveniva dalla carica di governatore della Banca d'Italia, che già nel 1993 si era resa completamente autonoma dal ministero del tesoro, che in questo modo non poteva più attingere ai fondi della Banca d'Italia per governare l'economia statale, essendo divenuta la Banca d'Italia una società per azioni di grandi banche private e di grandi compagnie di assicurazione. E' stato uno degli artifici della crisi economica in cui ancora stiamo vivendo. La sua morte non dovrà lasciare rimpianti. Né rimpianti dovrà lasciare il suo degno successore Napolitano, che, dopo l'introduzione del porcellum, nemmeno lui si è mai espresso circa l'anticostituzionalità del porcellum ed è rimasto in silenzio circa l'eguale, se non più grave, anticostituzionalità del cosiddetto italicum (che Giovanni Sartori ha definito bastardellum). Due criminali della politica.Alius alio nequior.

Ciampi firmò il Porcellum. Ma è intoccabile | L'intraprendente

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