lunedì 24 marzo 2014

Mauro Moretti, Ferrovie dello Stato: "Se il governo mi taglia lo stipendio me ne vado". Sì, MA A CALCI IN CULO. E SENZA LIQUIDAZIONE

Dice che i suoi predecessori prendevano il triplo rispetto a lui. E che significa questo? Errare humanum est, perseverare diabolicum. Poiché in passato si sono elargiti stipendi scandalosi è forse giusto proseguire così in futuro? La Corte Costituzionale (senti chi parla: Cicero pro domo sua) disse che era anticostituzionale porre un 5% a carico degli stipendi che superassero i 90.000 euro perché non potevano essere intaccati i diritti acquisiti. Solito discorso fritto e rifritto. Come se i diritti acquisiti di coloro che guadagnano 2000 euro netti fossero paragonabili ai super stipendi. Ma purtroppo quei fetenti della Corte Costituzionale hanno ragione. Non si può togliere ciò che uno ha già maturato per legge. Ma non per questo non esiste alcun mezzo per diminuire i superstipendi e le superpensioni senza intaccare i diritti acquisiti. Infatti lo Stato può aumentare le tasse come vuole senza intaccare i diritti acquisiti. Mauro  Moretti non è quello che guadagna di più rispetto ad altri super magnaccia di Stato o di aziende a partecipazione statale. Anzi, rispetto ad altri può essere considerato quasi povero. Vi è il dirigente dele Poste che guadagna il triplo. Non basta. L'amministratore delegato dell'ENI guadagna più di 6 milioni di euro e quello dell'Enel circa 4 milioni di euro. Sono cifre da capigiro. Ecco tutti gli stipendi dei manager pubblici
E nessuno ne parla perché gli altri sono stati furbi a non lasciarsi andare a dichiarazioni come ha fatto l'imbecille Mauro Moretti. Se questo prende 870.000 euro annui e si lamenta del taglio dello stipendio basta una soluzione: tassare con un decreto legge dell'80% i futuri stipendi e le future liquidazioni di questi super magnaccia. In questo modo uno stipendio annuo in corso di 900.000 euro si ridurrebbe ad un 20%, pari a 180.000 (ed è già abbastanza) a datare dalla legge che introducesse una elevata tassa su di esso. Per quelli che superano oggi un milione di euro basta innalzare la tassa al 90%. Il capo dello Stato ha uno stipendio annuo di 250.000 euro. E per il futuro non dovrebbero più esistere stipendi superiori a quello delcapo dello Stato. 
Questo vale anche per le aziende private, come le banche, almeno agli effetti della pensione. Un'azienda privata è padrona di elargire superstipendi ai lori dirigenti magnaccia, come quelli delle banche, ma le relative pensioni non possono poi ricadere sulla spesa pubblica a danno di tutti. Anche in questo caso basta porre una tassazione assai alta in modo che nessuno possa andare in pensione con una pensione che superi i 5000 euro netti. Con 5000 euro netti si vive più che decorosamente, e i magnaccia che pretendono pensioni superiori se la paghino essi con una assicurazione privata quando sono ancora in servizio. 
Pertanto anche per questo il governo Renzi risulterà essere il governo di un buffone, di un venditore di fumo.     

Moretti zittisce le critiche:
"Il mio stipendio troppo alto?
Guadagno meno di Santoro"

Scontro a distanza tra l'ad di Fs e il premier. Moretti: "Prendo la metà del mio predecessore che ha lasciato due miliardi di perdite"


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