giovedì 17 ottobre 2013

PRESENTAZIONE DEL MIO ULTIMO LIBRO: E GIUSTIZIA INFINE FU FATTA.

E giustizia infine fu fatta. Sette giuridici uccisi in sette giorni
 
E GIUSTIZIA INFINE FU FATTA
  Sette giudici uccisi in sette giorni
di Pietro Melis

 UN LIBRO CHE HA UNA CORNICE THRILLER
CHE RACCHIUDE UNA PARTE SAGGISTICA SUL SENSO ULTIMO DELLA VITA.
POLITICA, GIUSTIZIA, DIRITTO NATURALE, SCIENZA, FILOSOFIA, TEOLOGIA, PARANORMALE
Introduce la presentazione il giornalista scrittore Giuseppe Iannozzi
che farà domande all'autore.
Seguirà dibattito
Libreria Dessì via Dante 100/b Cagliari
18 ottobre ore 18.







A CURA DELL'EDITORE. Cliccare sull'intervista per leggere alla fine di essa alcuni brani tratti dal libro.




Mittente: CICORIVOLTA DISTRIBUZIONE EDITORIALE 
A: MASTROPOSTA





Beppe Iannozzi
(giornalista,
scrittore, critico letterario)



















Un libro prezioso, profondamente meditato, scaturito da una mente fulgida e da un intelletto non comune.
Un'opera d'arte immortale sul senso e il non senso della vita.

titolo: "E giustizia infine fu fatta - Sette giudici uccisi in sette giorni."
collana: temalibero
autore: Pietro Melis
ISBN 978-88- 97424-72-7
euro 18,00 - pp.424 - © 2013 - in copertina, illustrazione originale di Ilaria Grimaldi (www.ilariagrimaldi.it).



In una città di sole e mare, che però non attira ancora molti turisti se non casualmente, in sette giorni avvengono sette omicidi di magistrati, una strage senza precedenti. Si cerca il movente e tra le varie ipotesi si pensa che queste morti siano la conseguenza di un attacco terroristico. I sospetti ricadono su molti, ma non si riesce a trovare il colpevole. Il professor Petix, protagonista del libro, in quei giorni ricoverato in ospedale a combattere contro la malattia, sentendosi vittima di ingiustizie, non riesce a commuoversi per i morti a causa delle sentenze assurde emesse nei suoi confronti.

La narrazione, a metà fra il saggio filosofico alla ricerca del senso ultimo dell’esistenza e il romanzo autobiografico, prosegue e si dipana amalgamando due storie, quella della strage, appunto, e quella personale del protagonista. Entrambe tendono nella stessa direzione e hanno un unico obiettivo: la ricerca della verità e soprattutto della giustizia.



Il libro si conclude in un profondo e sagace colloquio tra il prof. Petix e il cappellano, in cui vengono posti alla luce dell'evidenza i temi più inquietanti della vita. Il cappellano, di fronte agli argomenti del prof. Petix, incentrati sul diritto naturale, capirà, nel vacillare della propria fede, che…





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