martedì 24 settembre 2013

OCCORRE UNA RIFORMA DELL'ORDINAMENTO GIUDIZIARIO ISTITUENDO UN'ALTA CORTE DI GIUSTIZIA NON FORMATA DA GIUDICI TOGATI PER PORRE SOTTO PROCESSO TALI GIUDICI

Ho scritto più spesso che occorre un'Alta Corte di giustizia per porre sotto processo i giudici quando facciano sentenze palesemente aberranti (dettate da ignoraranza e vizi logici inescusabili, come prevede l'art. 1 dei Provvedimenti disciplinari). Purtroppo questo articolo di fatto è privo di efficacia in quanto secondo l'attuale ordinamento dovrebbero essere gli stessi giudici del CSM a giudicare i loro colleghi. E si sa che i corvi non si mangiano tra loro. Qualcuno mi potrà accusare di incitamento all'omicidio per avere immaginato nel mio libro (E GIUSTIZIA INFINE FU FATTA) una strage di sette giudici giustiziati in nome di una giustizia superiore. Che mi accusi pure. Ma questa storia dell'irresponsabilità totale dei giudici deve finire. Essi, come tutti i cittadini, debbono pagare per i loro gravi errori. Si assicurino perché non sia più lo Stato (cioè tutti i cittadinicon le tasse) a dover risarcire chi sia vittima di errori giudiziari. Deve passare la boria a questa casta privilegiata di irresponsabili che si sottrae al principio che dice: la legge è eguale per tutti. Chi sbaglia paghi di tasca sua. L'Alta Corte di giustizia deve essere formata da giuristi (studiosi del diritto) e non da giudici (manovali del diritto), gente ignorante che, dal momemto in cui ha superato, magari fortunosamente, un concorso di ingresso nella magistratura, si sente padrona, e non servitrice, della giustizia. Fanno carriera per anzianità e non per merito. Non tollerano concorsi per salire di grado e nemmeno esami. Si sottraggono a qualsiasi controllo. Negli Stati Uniti esiste una giuria popolare che ha il potere di porre sotto processo i giudici per certe loro sentenze. Nelle Corti di Assise esiste una giuria popolare. Essa dovrebbe far parte anche di un'Alta Corte di giustizia (senza giudici togati) che processi i giudici per i casi previsti dalla legge riguardanti i Provvedimenti disciplinari. Basta con il CSM (Corporazione di Stampo Mafioso). 
Già nel 1985 Montanelli aveva gridato contro questa casta non timoroso di fare collezione di querele. Ma Montanelli sbagliava chiedendo un autocontrollo INTERNO della magistratura. Un controllo interno è una contraddizione. Vi deve essere un controllo esterno. Un'Alta Corte di giustizia esterna.   
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