venerdì 13 settembre 2013

ILGRANDE ERRORE DI BERLUSCONI, CHE STA CONTINUANDO A SBAGLIARE FACENDO L'ATTENDISTA. SALVO CHE...

Premesso che appartengo dal 1993 al partito di maggioranza relativa (quello dei non votanti perché oggi mi fanno schifo tutti i partiti, e ho spiegato altre volte come bisognerebbe istituirlo facendo scendere il numero degli eletti in proporzione al numero dei non viotanti, fatta salva una soglia fisiologica del 15-20% di non votanti ) non posso non rilevare che subito dopo la SINISTRA sentenza della Cassazione a Berlusconi sarebbe convenuto ritirare subito la fiducia al governo provocando la fine della legislatura, ma dopo avere riformato in fretta in senso proporzionale la schifosa legge elettorale porcellum che egli stesso ha voluto. Il porcellum è anticostituzionale. Perciò se la Corte Costituzionale in dicembre dichiarasse anticostituzionale il porcellum (di fatto dichiarando anticostituzionale, conseguentemente, anche la sua composizione, anche se, disonestamente non avrà il coraggio di dirlo) le elezioni che si fossero tenute prima di dicembre con il porcellum avrebbero rischiato di dover essere annullate. E comunque a Berlusconi il porcellum non conviene più perché, per quel tanto che possano servire i sondaggi, la falsa destra e la falsa sinistra navigano quasi alla pari (un punto in più per la falsa sinistra). A parte il rischio della successiva dichiarata anticostituzionalità del porcellum non conviene dunque a Berlusconi rischiare con il porcellum, che potrebbe dare la maggioranza assoluta in parlamento alla falsa sinistra anche se superasse di una frazione di uno (0,1) la colazione della falsa sinistra. Una maggioranza simile lo farebbe subito fuori dichiarandolo decaduto se non ci riuscirà a farlo ancor prima la prossima settimana, come molto probabile. Ritirando la fiducia al governo sin dal mese di agosto dopo la SINISTRA sentenza della Cassazione l'attuale parlamento non avrebbe avuto la possibilità di dichiararlo decaduto in caso di scioglimento per impossibilità di formare una nuova maggioranza stabile. QUESTO E' CERTO. Ma avrebbe dovuto prima cambiare la legge elettorale per pararsi il culo nel caso in cui la falsa sinistra risultasse ottenere una maggioranza relativa rispetto alla falsa destra della coalizione berlusconiana. Infatti con il proporzionale Berlusconi si salverebbe comunque perché sarebbe quasi certa l'impossibilità di formare una nuova maggioranza senza i suoi voti. Vi sarebbe il terzo incomodo dei grillini (dati oggi al 18%, ma non ci credo perché sono in caduta libera questi inconcludenti). E se la falsa sinistra facesse un accordo con i grillini dopo le prossime elezioni, si metterebbero nelle mani di Grillo sputtanandosi ancora di più. La falsa sinistra punterà senza dubbio sulla carta Matteo Renzi, un parolaio esagitato che non si sa ancora che cosa voglia realmente in fatto di politica concreta. Tuttavia Renzi rappresenta una carta vincente per la falsa sinistra in fatto di elezioni, anche se potrebbe provocare una spaccatura all'interno della coalizione della falsa sinistra, rappresentando Renzi un centrismo di marca democristiana. E perciò sarebbe una seria minaccia per Berlusconi. Anche per questo a Berlusconi conviene un sistema proporzionale, che permetterebbe alla coalizione della falsa destra (anche senza di lui se nel frattempo fosse stato dichiarato decaduto entro ottobre) di ostacolare e rendere inutile come una vittoria di Pirro la vittoria di Renzi. Ma per rendere impossibile una vittoria di Renzi, a Berlusconi (anche se, in ipotesi, dichiarato decaduto) sarebbe convenuto porre subito fine a questa legislatura per precedere di alcuni mesi  la nomina del nuovo segretario del Partito della Disgrazia (PD), che avverrà entro novembre-dicembre e che potrebbe vedere Renzi segretario del PD e perciò candidato alla carica di presidente del consiglio.  
In sostanza, Berlusconi, ancora una volta ha messo in atto una tattica a danno di una strategia per mancanza di capacità di vedere lontano.  
SALVO CHE...come dicevo nel titolo di questo articolo, nei prossimi giorni per Berlusconi non sia affatto tutto perso. Non è detto infatti che nel segreto dell'urna la falsa sinistra e i grillini votino compatti contro Berlusconi per dichiararlo decaduto da senatore e ineleggibile. INFATTI bisogna tener conto che pochi sono i parlamentari che contano. Tutti gli altri formano la cosiddetta PALUDE del parlamento. Sono quelli la cui rielezione non apparirebbe sicura, non essendo sicura nemmeno la loro ricandidatura. Questi non hanno tanto interesse a far fuori Berlusconi quanto a mantenersi la poltrona che oggi hanno solo da pochi mesi, perché con la fine della legislatura, non soltanto perderebbero i privilegi che hanno, ma non avrebbero nemmeno diritto ad un minimo di vitalizio o pensione  perché per averlo occorre che siano rimasti in carica almeno per metà dei giorni della legislatura normale più un giorno. LA POLTRONA CONTA PIU' dell'odio contro Berlusconi nel segreto dell'urna. Forse per questo Berlusconi ha preferito mettere in atto una tattica preferendola alla strategia. I prossimi giorni diranno se egli abbia avuto ragione o torto. Sarebbe il caso di istituire una lotteria nazionale imitando coloro che si accontentano, con poco rischio, di puntare alla roulette sul nero o sul rosso. Se vincono vincono poco, ma non rischiano di perdere molto.                

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