venerdì 30 agosto 2013

CAMILLA SEIBEZZI: FUORI DI TESTA

Inviato a Camilla Seibezzi (camilla.seibezzi@comune.venezia.it)

Lei ha voluto imitare quel guerrafondaio di Hollande che ha voluto la sostituzione di padre e madre con genitore 1 e genitore2. E chi sarebbe l'1? Chi lo stabilisce? Lo debbono stabilire gli interessati? In questo modo la donna sarebbe un genitore inferiore. Si rende conto che per favorire i rottinculo si arriva ad un assurdo, cioè a stabilire che vi sia un genitore superiore ed uno inferiore? Lei è fuori di testa.  Ecco che significa oggi la falsa sinistra. Vuole la cancellazione della distinzione naturale tra il culo e la vagina ed affermare che incularsi è normale. Incominci a farsi inculare lei se ancora non l'ha provato e poi mi dica se ha raggiunto l'orgasmo. 

CORRIERE VENETO

Venezia, basta con 'mamma' e 'papà'
Sui moduli "genitore 1" e "genitore 2"

7 commenti:

Sergio ha detto...

Mah, a questo punto potremmo abolire anche i sessi con qualche marchingegno genetico. Dicono che la diversità è ricchezza, ma poi vogliono il clone unico mondiale con chip incorporato per monitorare ogni sua mossa (lotta al terrorismo!).
Basta col cazzo e con la figa: vogliamo esseri neutri intercambiabili che producono e consumano. I bambini poi si potrebbero produrre in batteria così il genitore 1 e il genitore 2 non sono intralciati nel produrre e consumare. Vogliamo l'uguaglianza! Basta con le differenze discriminatorie. Siamo tutti uguali, tutti figli di Dio.
Strano però che i propagandisti di queste scemenze si mettano in saccoccia molti più soldi degli altri (in più senza produrre niente, vivono di tasse, cioè del lavoro degli altri).

Gio ha detto...

Quanta eleganza, complimenti. D'altrode gli insulti sono il miglior modo per nascondere la mancanza d'intelligenza.

Pietro Melis ha detto...

Dà fastidio ai disonesti che si demoliscano gli eufemismi (parità di diritti, diritto all'affettività etc.) e si dica la verità su ciò che comporta la parità dei diritti in questo caso. Non hanno il coraggio di dire: parità di diritti tra il culo e la vagina. Che lo dicano una buona volta se ne hanno il coraggio. Che dicano che è normale incularsi. No. Non si può dire secondo questi disonesti perché è volgare, non è elegante, non è da intelligenti.Secondo questi disonesti liberticidi è volgare dire che due si inculano ma non è volgare incularsi. Ma che si inculino pure senza pretendere di essere normali e senza impedire ai normali di dire che non è normale infilare il cazzo nel culo a contatto con la merda. Merdosi. Io uso il linguaggio adattandolo a quelli che se lo meritano. "E cortesia fu lui esser villano" (Dante, Inferno XXXIII, 150).

Anonimo ha detto...

bè...anche tra uomo e donna ci si incula. E quindi?? ma di che stiamo parlando Professore??

Pietro Melis ha detto...

Ma non per questo si fa dell'inculamento la giustificazione della sostituzione di padre e madre con genitore 1 e genitore 2.A parte il fatto che a pochi centimetri di distanza nella donna vi è la fica, mentre nell'uomo vi sono i coglioni. E' anche e soprattutto una questione psicologica.

Anonimo ha detto...

Non credo sia corretto limitare il significato di un rapporto tra persone ad uno scambio puramente sessuale tra appendici e buchi vari.
Se cosi' fosse dubito che molte persone deciderebbero di passare la propria vita insieme.
Proprio la genitorialita', che sia di una coppia etero o omosessuale, dimostra la presenza di un significato piu' profondo, che sicuramente non sfugge al Prof. Mieli.
Ed e' proprio qui la sostanza della richiesta, che la legge e la burocrazia siano neutre rispetto ad un atto di amore e ad un progetto di vita di due cittadini.
Non c'e' nulla di riduttivo ad essere genitore 1 o genitore 2 e, appunto per questa equivalenza, la scelta di chi sia l'uno o l'altro viene restituita alla coppia in una societa' che, tradizionalmente, ha sempre privilegiato il lato maschile.
Ha mai fatto caso che, nella societa' da lei difesa, il cognome del bambino viene dal padre? Non e' forse piu' discriminatorio questo?
Non di uguaglianza tra etero ed omo si tratta, ma di uguaglianza all'interno di tutte le famiglie.

Pietro Melis ha detto...

Un anonimo vittima della propaganda contro la cosiddeta omofobia e che, come al solito,confonde il privato con il pubblico. Lo Stato deve riconoscere la FAMIGLIA NATURALE in quanto cellula della società e della su stessa sopravvivenza. Non può interessarsi a due che per amarsi si inculano. Si inculino pure. Ma del loro privato non può interessarsi lo Stato. Il resto è un bla bla bla. Genitore 1 e genitore 2. E allora perché non genitore A e genitore B? Qui si stanno dando i numeri. Che poi il cognome sia quello paterno, questo è un altro fatto. Riconosco infatti che il figlio, almeno in età adulta, abbia il diritto di scegliere tra il cognome del padre e quello della madre, come in Russia. Un altro esempio. Nella monarchia inglese è il cognome Windsor che viene ereditato dal futuro re, sebbene il padre non sia re ma principe consorte della regina, che trasmette il suo cognome al futuro re.