sabato 20 aprile 2013

NAPOLITANO RIELETTO: COME MI AUGURAVO E PREVEDEVO. PURCHE' ADESSO SI CANCELLI LA TRUFFA DELLA LEGGE ELETTORALE E SI TORNI ALLE ELEZIONI

Non poteva darsi soluzione migliore. Si è dimesso il papa e dunque potrà dimettersi Napolitano dopo che questo antidemocratico parlamento accoglierà il più volte ripetuto invito di Napolitano a cambiare la legge elettorale. Dovrà essere cancellato il premio di maggioranza che con l'attuale legge attribuisce al partito o coalizione di partiti che abbia riscosso più voti rispetto agli altri di avere alla Camera il 55% dei deputati. Si ritorni al proporzionale puro con leggero sbarramento (2-4%) su territorio nazionale, evitando apparentamenti.
Pensare che possa esistere un governo di larghe intese su tutto è una pura utopia. Sulle questioni economiche e sociali non può esistere governo di larghe intese. Bisogna tornare alle elezioni perché si chiarisca il vero rapporto di forze tra i partiti.
E ora viene il bello. Perché non sarà possibile varare un governo che metta insieme PDL e PD lasciando all'opposizione 5 stelle, che è, comunque, il vero vincitore perché ha sfasciato il PD e l'alleanza del PD con SEL costringendo il PD a fare un pasticcio di governo con PDL, che senza 5 stelle è destinato a fallire presto.   
Adesso inizia il bello, anzi il brutto, nella ricerca di un governo che abbia la fiducia al Senato se sarà necessario chiedere i voti di 5 stelle.    

Un commento sull'evitata disgrazia di Prodi. 
"Dopo la pau­ra, il sollievo: il Professore che ha rovinato l’Ita­lia, trascinandola nel disastro dell’euro e nel trita­carne di una Ue burocratica e punitiva, non è di­ventato presidente della Repubblica, quindi non potrà più riprendere a creare problemi. Scampato pericolo"(Vittorio Feltri). 

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