martedì 19 marzo 2013

REFERENDUM PROPOSITIVO DI GRILLO ARMA CONTRO LA GENIA DEI SUBANIMALI CHE SONO I CACCIATORI

Ho lasciato quanto segue nel blog di Odifreddi Il non senso della vita (dentro il quotidiano La repubblica)

Lei non ha capito un tubo (per non usare un altro termine) della coerenza di Grillo. Ha fatto un programma di 20 punti. Tra questi punti vi è la riforma della Costituzione introducendo il referendum propositivo senza quorum e la riforma dell'art. 67 che permette ad uno di passare da un partito all'altro. Chi ha cambiato idea e non è più d'accordo con il programma del partito che l'ha eletto deve fare una sola cosa: DIMETTERSI, invece di passare ad altro partito. Perché chi fa così è solo un TRADITORE. Lei non ha capito che è proprio il referendum propositivo che contempera la "democrazia" (chiamiamola così) rappresentativa (dove uno, una volta eletto, può farsi i cazzi suoi, vedi le varie compere di parlamentari in conformità all'art. 67) con la democrazia diretta del paradosso di Borges. Nell'antica democrazia ateniese il legislativo era tutto il popolo (maschile) in piazza. E si usavano pietre bianche o nere per approvare o respingere un disegno di legge che qualsiasi cittadino aveva il diritto di proporre. Ma questo era possibile in una città di non più di 50.000 abitanti (comprese le donne e i bambini). Rousseau (Contratto sociale) odiava la democrazia rappresentativa per i motivi detti. Vi è una via di mezzo che è il referendum propositivo senza quorum, con cui si possono scavalcare  le aule sorde e grigie del parlamento. In Svizzera recentemente Thomas Minder si è visto approvare un referendum propositivo con cui ha scavalcato il parlamento contrario per imporre un tetto agli stipendi del manager (magnaccia). Grillo ha posto un tetto di 5000 euro. E chi è contrario sta con i magnaccia.  Grillo è stato chiaro: questo è il mio programma. Chi è d'accordo entri. Chi non lo è stia fuori. Nessuno l'ha costretto ad aderire. Ma non entri per poi fare di testa sua sfasciando tutto. L'apparente dittatura di Grillo è lo strumento necessario per arrivare ad una democrazia diretta. Faccio un esempio. Io odio i cacciatori, che considero dei subanimali che hanno il gusto di uccidere per uccidere. Sono una razza in via di estinzione. E tuttavia ottengono l'appoggio trasversale di tutti i partiti (tranne poche inutili eccezioni all'interno dei partiti). Con il referendum abrogativo con quorum nulla si è ottenuto. Non si è raggiunto il quorum. Ha comandato una ristretta minoranza contro l'80% di chi si dichiara a parole contro la caccia. Si obietterà: perché i contrari alla caccia non sono andati a votare? Per vari motivi. Pur essendo contrari non erano personalmente interessati, poi vi sono i soliti pigri o sfiduciati nell'abuso dei referendum (visto che si sono trovati rimedi disonesti per vanificarne i risultati, come nell'abolizione dei contributi ai partiti), e gli stessi cacciatori stracciavano le schede anche dei familiari. Con il referendum propositivo senza quorum la caccia cesserebbe di esistere. Gli assenti in questo caso avrebbero torto. E GRILLO SI E' DICHIARATO CONTRO LA CACCIA. Chi è contro Grillo è amico diretto o indiretto di quella genia di subanimali che sono i cacciatori.    

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