domenica 16 dicembre 2012

UNA STRAGE CHE MI LASCIA INDIFFERENTE: GLI AMERICANI SE LA MERITANO

La cosiddetta democrazia statunitense è soltanto una burla. Innanzi tutto un candidato alla presidenza può vincere senza raccogliere i voti della maggioranza della popolazione complessiva degli Stati Uniti. Infatti vi sono Stati che hanno un certo numero di grandi elettori ed altri Stati (con minore popolazione) che ne hanno di meno. Basta dunque vincere negli Stati con maggiore popolazione (e perciò con maggiori grandi elettori) per vincere complessivamente in tutti gli Stati Uniti. Con questo sistema, radicalizzato in due partiti, viene esclusa la rappresentanza di un altro partito che non sia quello democratico o quello repubblicano. In effetti non si deve credere che i candidati alla presidenza degli Stati Uniti siano sempre solo due. Ve ne sono anche altri. Ma le loro figure scompaiono e non se ne parla nemmeno. Negli Stati Uniti, dato il sistema elettorale antidemocratico, i veri candidati sono sempre due. E costoro per vincere hanno bisogno di grossi finanziamenti durante la campagna elettorale. Per avere grandi finanziamenti bisogna appoggiarsi ai centri di potere, cioè a coloro che dirigono l'economia capitalistica. Tra questi centri di potere vi sono le industrie dei fabbricanti di armi. Se un candidato alla presidenza ponesse come punto del suo programma l'abolizione della libera vendita della armi certamente perderebbe una buona parte del consenso perché si alienerebbe tutta quella parte del mondo del lavoro che gira intorno alla fabbrica delle armi, e perciò anche degli operai di questo settore. Vale inoltre la tradizione del Far West, in cui ognuno era libero di circolare armato. Pare che da questa tradizione gli Stati Uniti non sappiano liberarsi e che la libertà di girare armati faccia parte del loro DNA. 
Perché meravigliarsi allora del fatto che anche un matto possa circolare armato? 
Esaminiamo la strage avvenuta l'altro giorno. Si trattava di un ragazzo autistico che per di più era vissuto con una madre accanita cacciatrice. Era vissuto dunque persino con l'immagine di una madre appassionata di armi. Normalmente è l'uomo che la ha devianza mentale dell'andare a caccia. Non importa che l'esempio gli venisse da un fucile usato per uccidere animali non umani. Nel suo autismo l'autore della strage non ha distinto tra uomini e altri animali. Per lui l'uccidere aveva un significato di normalità. E ha ucciso anche la madre insegnante, che certamente non ha mai insegnato il rispetto della vita se per lei l'uccidere era un divertimento. Il figlio ha imparato dalla madre, che ha avuto la fine che si meritava. 
E ora OBAMA con lacrime da coccodrillo piange sulla strage. Dovrebbe piangere su se stesso, come dovrebbero piangere anche da morti tutti i passati presidenti che nulla hanno fatto per presentare un disegno di legge che abolisse la libera vendita delle armi. Quasi certamente la tradizione del Far West non sparirà. Quei bambini morti, una volta diventati adulti, sarebbero cresciuti con la stessa mentalità. 
E allora non commoviamoci di queste morti. Gli Stati Uniti se le meritano. Non cambieranno mai. 
E non ci potranno mai dare un esempio di democrazia. La loro democrazia è quella sorretta dai poteri forti.       

   


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