domenica 18 novembre 2012

GIOIRE SEMPRE DI QUESTE MORTI DI SUBANIMALI. UN ALTRO CACCIATORE MUORE UCCISO DAL SUO FUCILE. CHE BELLO!

Non ho altri commenti da aggiungere a quanto ho già scritto recentemente su questo argomento. La follia fanatica dei peggiori subanimali ha prevalso sulla richiesta di non sparare questa domenica. La giusta nemesi ha colpito ancora. Vi è da sperare che colpisca sempre di più.

Caccia, ucciso dal suo fucile
Quarto incidente in 7 giorni


Nuovo incidente mortale in Sardegna dopo quello di domenica scorsa nel quale era deceduto un ragazzo di 12 anni nelle campagne di Irgoli. Un capo battuta di 66 anni è scivolato mentre si trovava in posta col fucile pronto a sparare.
L'arma gli è caduta di mano e due colpi son partiti dal basso verso l'alto, all'altezza del femore, uccidendolo poco dopo. La vittima è Paolo Serra, di 66 anni, residente a Arzachena, capo squadra di Monticanaglia. Teatro della tragedia, le campagne di San Pantaleo.
LA CRONACA - Questa mattina Paolo Serra, residente nella frazione di Arzachena, era impegnato in una battuta di caccia ma mentre era in posta si è ferito mortalmente col suo fucile che forse è scivolato. Sono stati inutili i tentativi di salvargli la vita da parte dei suoi compagni prima e poco dopo degli operatori del 118 arrivati nelle campagne di San Pantaleo, in località Monti di Li Scopi quando mancavano pochi minuti alle 9. Ai medici non è rimasto altro che constatare il decesso. E' il secondo morto in una settimana di caccia grossa, il quarto ferito in appena sette giorni. L'altro ieri un uomo di Monserrato era rimasto ferito a un piede; domenica scorsa un ragazzino di 12 anni, colpito per errore da un cacciatore nelle campagne di Irgoli, era morto dopo alcuni giorni di agonia; mentre giovedì un cacciatore di 62, era stato ferito al volto da un proiettile partito dall'arma di un compagno di battuta nelle campagne di Esporlatu. Sul luogo dell'incidente di oggi sono intervenuti i carabinieri del Reparto territoriale di Olbia, i Vigili del fuoco e agenti della Corpo Forestale.
INVITO A NON SPARARE INASCOLTATO - Solo i cacciatori dell'autogestita Norghio di Irgoli, il paese dove la settimana scorsa un ragazzo di 12 anni è morto in un incidente di caccia, hanno accolto oggi l'invito a non sparare dei capo caccia locali, che intendevano così ricordare la giovane vittima. Nei paesi vicini, nelle compagnie della Baronia, l'invito dei capo caccia irgolesi non è stato accolto. "Quante vittime ci sono già state in questi anni - è stato il commento dei cacciatori - se dovessimo rinunciare a sparare ogni volta che c'è un incidente, ogni domenica dovremmo restare a casa". Ad Irgoli domenica scorsa è stato ferito accidentalmente alla testa Andrea Cadinu, di 12 anni, morto dopo 36 ore di agonia in ospedale. Con l'invito a non sparare questa domenica, i cacciatori di Irgoli hanno tentato di risvegliare la sensibilità davanti ad una tragedia che ha colpito l'intera comunità, e che ha posto molti interrogativi. Oggi, tuttavia, nelle campagne baroniesi e sarde hanno sibilato i colpi di fucile, e l'invito a lasciare per un giorno le doppiette appese è rimasto pressochè inascoltato. E questa mattina un nuovo cacciatore è morto a San Pantaleo.

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