sabato 8 settembre 2012

ECCO I FRUTTI DEL BUONISMO: OLTRE AL PARCHEGGIO BISOGNA PAGARE IL PIZZO A QUESTI SBANDATI SENZA LAVORO

Non si capisce come non esista una legge che impedisca di rimanere in Italia a coloro che non abbiano un lavoro dipendente legalmente retribuito e senza averlo sottratto agli italiani disoccupati che siano disposti a fare lo stesso lavoro. Gli altri fuori e siano rispediti al loro Paese. Per essi non vi è posto. Il buonismo, che uccide la giustizia, nella confusione tra morale e diritto, ha causato l'espandersi di quello che Marx chiamava "esercito di riserva" dei disoccupati che serve a tenere bassi i salari con il ricatto del licenziamento per assumere a minor costo i disoccupati. L'episodio in cronaca è la spia di una situazione non tollerabile. Questi vu' cumpra' debbono togliersi dai piedi. Ricacciati nei loro Paesi perché sono dei fuori legge. Vendono mercanzia prodotta fuori legge, occupano abusivamente il suolo pubblico, non pagano tasse e fanno concorrenza sleale e illegale. E rompono continuamente le scatole nelle spiagge. Ma nessuno interviene a causa del buonismo, se non scappa fuori anche l'accusa di razzismo. E con questa scusa la fanno da padroni giungendo anche alla violenza. Sono da tempo anche una banda che pretende il pagamento del pizzo per il parcheggio a pagamento, cosicchè bisogna pagarlo due volte. E bisogna pagare il pizzo anche per il parcheggio non a pagamento. Altrimenti si rischia di ritrovarsi l'auto danneggiata, come minimo con una rigatura sulla carrozzeria. E nessuno interviene perché vengano cacciati via dai parcheggi. E per lo più si tratta di islamici. Siamo vittime di una politica che ha coltivato la cultura della società multirazziale e multiculturale, con tutte le conseguenze che si hanno sotto gli occhi. Non bastava la criminalità indigena. Bisognava importarne altra. Le carceri sono affollate perché metà della popolazione carceraria è costituita da stranieri. Questo è il bel risultato di una politica da folli.   

Non pagano il parcheggio ai senegalesi
Marito e moglie minacciati e accerchiati

Non pagano il parcheggio ai senegalesi Marito e moglie minacciati e accerchiati Un gruppo di senegalesi in piazza De Gasperi

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Una coppia minacciata a Cagliari, in piazza De Gasperi, dopo il rifiuto di comprare la merce e di dare denaro a un giovane senegalese che aveva appena segnalato un posteggio.

Piazza De Gasperi, giovedì intorno alle 17.30. Una coppia ha appena parcheggiato l'auto. Fuori, un senegalese - Nguette Mourtalla, 20 anni - propone subito la sua mercanzia contenuta in un grosso borsone. Al rifiuto dei due coniugi, il giovane africano chiede soldi. Un altro rifiuto da parte dell'uomo alla guida. Il ventenne piazza il borsone davanti allo sportello dell'auto, impedendo, di fatto, all'uomo di uscire. A quel punto il senegalese comincia a inveire in sardo. Dall'auto esce la donna a bordo. Cerca di farlo ragionare. Ma niente. Ancora minacce. Non solo: si avvicinano altri senegalesi per dare manforte al connazionale. La donna capisce che è arrivato il momento dei chiamare la polizia. Subito arrivano gli uomini della Volante che bloccano il senegalese. Lui oppone resistenza e spinge anche un agente. Nguette Mourtalla è stato arrestato per tentata estorsione, minacce, ingiurie e lesioni a Pubblico Ufficiale.


3 commenti:

Giancarlo MATTA ha detto...

Egregio Professore,
il fatto accaduto è -nel suo genere- molto grave. La sola "consolazione" è che i due Cittadini abbiano reagito, e che sia sollecitamente intervenuta la Polizia. Se le reazioni a questi parassiti che infestano le nostre città fossero frequenti e severe, ci potremo liberare di essi ben presto.

nullaessente ha detto...

a rimini è praticamente impossibile passeggiare al mare in santa pace perchè questi rifiuti della società occupano ogni centimetro della battigia con le loro merci contraffatte mentre turisti idioti fanno capannello per valutarne la qualità. i vigili nelle loro divise stazzonate (ho visto anche vigili con la camicia mezza fuori dei pantaloni) fanno blitz telefonati che non servono a nulla. simpatiche sono anche le risse e le violenze che in pieno giorno vedono coinvolti questi abusivi facinorosi. è evidente che da parte del governo non c'è nessun interesse a contrastare l'invasione di clandestini e i connessi problemi economici e di sicurezza, altrimenti avrebbe provveduto da tempo a fare leggi molto severe al riguardo. al contrario lo stato ha creato una figura professionale, quella del "mediatore culturale" (solo a scrivere queste due parole insieme mi viene il vomito), volta a favorire l'immigrato e a umiliare ancora di più il lavoratore italiano.
il buonismo dilaga tra i nostri politici ma dilaga anche tra le persone comuni, quasi tutte incapaci di giudicare in modo obiettivo il fenomeno immigrazione o di esprimere i propri sentimenti rispetto ai problemi che oggettivamente comporta per la paura dell'inevitabile e strumentale accusa di razzismo che verrebbe rivolta loro dai soliti ipocriti benpensanti della finta sinistra. ma arrivano segnali di speranza: un giorno camminavo a rimini in marina centro e ho notato una bella ragazzona tuta allegra e sorridente che stava attraversando la strada nella mia direzione. sul marciapiede davanti a me c'era il solito vu' cumpra' con tutta la sua mercanzia stesa davanti. la ragazza l'ha avvistato da lontano e quando gli è stata più vicina gli ha gettato uno sguardo pieno di disgusto. uno sguardo che mi ha toccato il cuore...

Micheal Corrabini ha detto...

Professore io con Lei e con i Suoi pensieri mi trovo spesse volte in contrasto ma devo essere sincero che queste sue parole appaiono ai miei occhi come se fossero scritte da me medesimo.
Concordo in pieno su tutto, complimenti veramente sinceri.
Cordialità.