venerdì 10 febbraio 2012

IL CORANO E' UN LIBRO PER PAZZI SCRITTO DA UN PAZZO VIOLENTO: MAOMETTO, LA PIU'GRANDE DISGRAZIA DELLA STORIA

BASTA LEGGERE QUANTO SEGUE PER RENDERSENE CONTO. UN ISLAMICO NON E' INTEGRABILE IN OCCIDENTE. NON ESISTONO ISLAMICI MODERATI. SONO DEI FALSI ISLAMICI

Giornalista saudita nei guai per un tweet su Maometto Sceicco chiede la sua testa

Per aver scritto su Twitter "Caro Maometto, io non ti bacio la mano" dicendo di rispettare il profeta come uomo e rivoluzionario, ma di non voler pregare per lui, un giovane giornalista è stato costretto a lasciare il suo Paese

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Un giovane giornalista saudita è stato costretto a lasciare il Paese per alcuni Tweet su Maometto. La settimana scorsa, nel giorno della nascita del Profeta, Hamza Kashgari, 23 anni, del quotidiano Al Bilad di Jeddah, scriveva: "Nel giorno del tuo compleanno, direi che ho amato il ribelle che c'è in te, che sei sempre stato una fonte di ispirazione, ma che non mi piace l'aura di divinità attorno a te.

Amza Kashgari
Amza Kashgari
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Non devo pregare per te". E "Nel giorno del tuo compleanno, non devo inchinarmi a te, baciarti la mano, ma stringertela da pari".

I tweet di Kashgari, in una nazione in cui la libertà di espressione non è un diritto, nel Paese in cui è nato il Profeta Maometto, regno iper conservatore dove si trovano la Mecca e Medina, i luoghi sacri per eccellenza dell'islam, hanno scatenato in poche ore un putiferio. In 30mila hanno risposto a Kasghari nel giro di 24 ore: la maggior parte dei tweet sono minacce al giovane - che secondo i giornali sauditi appartiene a una famiglia religiosa e conservatrice - accuse di ateismo, blasfemia, apostasia, su Twitter, Facebook e You Tube.

C'è chi è perfino arrivato a chiedere la testa del giornalista, che lunedì mattina aveva già cancellato le frasi dal suo account Twitter (@Hmzmz), pubblicato una lettera di scuse, chiedendo perdono. In un video postato su You Tube, presumibilmente di una lezione, lo sceicco saudita Nasser Al Omar chiede che il giovane sia portato davanti una corte islamica per apostasia (che secondo la legge coranica è punibile con la pena di morte).

Il giornalista e blogger Hamza Kashgari

Lo sceicco, durante tutto il tempo del suo discorso, piange e singhiozza pesantemente, ricordando le parole "vergognose" scritte contro il Profeta, dice. Un altro uomo, lo sceicco Al Qarni, su un video che si può vedere sempre su You Tube, parla di obbligo di vendetta. Il sito saudita Sabq.com, tra i più cliccati del Paese, e che fino a poche ore fa aveva ancora in apertura la fotografia del ragazzo, ha rivelato che lo stesso re Abdallah avrebbe spiccato un mandato d'arresto contro Kashgari. Qualcuno ha scritto su Twitter perfino l'indirizzo di casa del giornalista. Il giovane, nonostante le scuse, è fuggito dal Paese.

Secondo alcuni siti in inglese della Malaysia sarebbe stato arrestato al suo arrivo all'aeroporto internazionale di Sepang, ma altri, come il celebre blogger saudita Saudi Jeans, in contatto con amici di famiglia del giornalista, smentiscono la detenzione. "Ho paura", ha detto Kasghari al sito americano Daily Beast, tornare a casa "è impossibile". Il blog Saudi Jeans parla anche dei dubbi di alcuni amici e familiari del ragazzo, secondo i quali l'inaspettata estensione della reazione del web, il caso mediatico creatosi attorno al giornalista, di cui parlano ormai tutte le televisioni satellitari panarabe, sarebbe montato.

Il Wall Street Journal riporta l'opinione di alcuni sauditi secondo i quali la virulenza della reazione rappresenterebbe la risposta di una fazione più conservatrice dell'establishment saudita alle recenti minime aperture del re, come la nomina di un capo della polizia religiosa più moderato e la nuova legge che permette alle donne di lavorare nei negozi di intimo nel regno, aprendo così una porta all'impiego femminile in un Paese dove le donne non hanno accesso al mondo del lavoro e dove non possono nemmeno guidare l'automobile. R.S.

11 commenti su 1 2 3 pagine dal più vecchio | dal più recente
#11 Raoul Pontalti (351) - lettore
il 09.02.12 alle ore 22:58 scrive:
per MENABELLENIUS. Lo sai che ci sono... E allora Ti di co che questo signore meriterebbe la morte per empietà e blasfemia aggravate dallo scandalo diffuso universalmente. E se si trattasse di un cristiano dopo la condanna della Santa Inquisizione lo si dovrebbe abbandonare al braccio secolare affinché sia arso coram populo e possibilmente vivo e non previa impiccagione. Soddisfatto? Altri ha già rilevato come questo autentico fesso si sia stupidamente dimenticato in quale contesto viva e conseguentemente a quali leggi, oltre che convenzioni sociali, sia soggetto. Ultima considerazione in questa sede: trattandosi di Arabia saudita, fedele alleata degli USA e transitivamente dei servi degli USA (Italia compresa), le prefiche nostrane sempre pronte a strillare con alti lai quando un iraniano emette un peto, in questo caso o tacciono o si limitano a commenti con frasi di circostanza. Bravi. Bravissimi anzi.
#10 Memphis35 (443) - lettore
il 09.02.12 alle ore 22:30 scrive:
Et nunc, italici islamophili, ubinam gentium estis? Trad. (Molto libera) E mo', islamofili de noantri , 'ndo c.... siete annati?
#9 moris136 (180) - lettore
il 09.02.12 alle ore 21:06 scrive:
E" un eroe, va aiutato .
#8 Mario Galaverna (478) - lettore
il 09.02.12 alle ore 20:41 scrive:
D-tine & maxaureli, di fatto siete due dhimmi. Poteva stare zitto vero? Cerrrto, chinare la gobba per paura dei taglialingua e tagliatesta. Ma si, maxaureli, censuriamo e censuriamo il libero pensiero se NON è conforme al tiranno di turno. Impicchiamo chi ha un pensiero diverso, chi non si adegua, chi NON prega, chi osa contestare la fede. Zitti, per carità, altrimenti il SANTO fanatico ti taglia la gola. E pensare che centinaia di migliaia di umani ci hanno rimesso la pelle per permettervi di VIVERE nella libertà di esprimere concetti da schiavi.
#7 Franco Ruggieri (20) - lettore
il 09.02.12 alle ore 20:01 scrive:
Sono d'accordo che si tratti di un coraggioso ragazzo incosciente, ma ha anche 23 anni! Quanti patrioti italiani sono stati come lui, quelli del risorgimento e quelli della resistenza. E noi li onoriamo. La questione non è se abbia fatto bene o male, ma: "che razza di paese è quello che nel 2012 prevede ancora la pena di morte per chi non venera un criminale di stampo mafioso come Maometto?" Chi crede che io esageri si legga una biografia del "profeta" (non scritta da qualche ulema complice del suo profeta) e vedrà.
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