venerdì 14 ottobre 2011

IL SIGNORAGGIO E ISTITUZIONE DEL PARTITO DEI NON VOTANTI

Ho lasciato il seguente commento all'art. di Marcello Foa (11 ottobre 2011) nel suo blog "Il cuore del mondo" facente parte del quotidiano IL GIORNALE.

Nel mio blog ho scritto dello scandaloso signoraggio. Nessuno Stato è proprietario della moneta cartacea e deve pagare il 2,5% di interesse su ogni biglietto cartaceo che costa per la stampa solo 10 centesimi. Leggete sul web la questione del signoraggio, che non si riesce a fare emergere sui giornali e alle TV. Perché? Vi è una congiura del silenzio che non capisco. Il signoraggio è responsabile del maggiore debito pubblico a favore delle banche private. La Banca d'Italia è un consorzio di banche private e ha il 14,54% di quota nella Banca Centrale Europea che stampa i biglietti EURO. E' assurdo.
Un'altra questione. Io non voto dal 1994 perché non mi sento rappresentato da alcun partito. E non si dica che gli assenti hanno sempre torto. Se uno si rifiuta di andare a votare o vota scheda nulla (magari con una parolaccia) anche di questo non voto di protesta bisogna tener conto. Altrimenti si arriverebbe all'assurdo che questi parassiti di due aule sorde e grigie (Camera e Senato) avrebbero lo stesso numero di poltrone anche se andasse a votare solo il 20%. Quale soluzione? Una tattica e l'altra strategica. Quella tattica. Esiste l'art.71 della Costituzione che permette con sole 50.000 firme una proposta di legge di iniziativa popolare. Una proposta simile potrebbe richiedere che (fatta salva una soglia fisiologica del 20% di non votanti) il numero degli eletti diminuisca in proporzione al numero dei non votanti. Bravo, mi si obietterà. E poi? Chi sarebbe disposto nelle due aule sorde e grigie ad approvare tale legge? E' vero. Però almeno questi parassiti getterebbero la maschera di questa falsa deocrazia.E si dovrebbe negare il voto a tutti quelli che preventivamente si dichiarassero contrari a questa legge. Soluzione strategica. Sempre in base all'art.71 della Costituzione si dovrebbe proporre una legge di iniziativa popolare per introdurre nella Costituzione il referendum propositivo oltre a quello abrogativo di una legge. E quelli che si opponessero al referendum propositivo nelle due aule sorde e grigie anche in questo caso getterebbero la maschera. Gli antidemocratici della Costituente con l'art. 138 hanno blindato la Costituzione lasciandola in mano ai partiti espropriando il popolo della sua volontà. Vale su questo punto quanto scrisse Rousseau nel Contratto sociale contro la democrazia cosiddetta rappresentativa, che è una espropriazione della volontà popolare, che Rousseau identificava con la maggioranza assoluta del popolo. DEMOCRAZIA DIRETTA E NON PIU' FALSAMENTE RAPPRESENTATIVA.

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