domenica 31 ottobre 2010

VOGLIONO UNA SANATORIA QUESTI INVASORI. CALCI IN CULO PER RISPEDIRLI AL LORO PAESE

Si permettono di mettere in atto manifestazioni che nel loro Paese non sarebbero permesse. Sono stati richiesti? NO. E allora perché vengono qui ad affollare un territorio già sovraffollato? Se ci dovessimo prendere tutti coloro che scappano come rifugiati di guerra o economici ce ne dovremmo andare noi per lasciare il posto agli invasori, tra cui gli islamici sono la maggioranza. E pretendono di accampare diritti che non hanno. Se vi fosse un governo coi coglioni e non di coglioni non si permetterebbero di comandare in casa d'altri.
E' bene ricordare che la CONVENZIONE DI GINEVRA SUI DIRITTI DELL'UOMO ESCLUDE I RIFUGIATI DI GUERRA ED ECONOMICI. Ha diritto d'asilo solo colui che venga perseguitato PERSONALMENTE nel suo Paese a causa della mancanza di libertà di pensiero.

il sindaco: «Ciò che è successo è inaccettabile»

Immigrati in piazza, scontri a Brescia
In 9 saliti su una gru: «Non scendiamo»

Chiedono la regolarizzazione di quanti hanno presentato richiesta di sanatoria nel 2009. Un arresto

il sindaco: «Ciò che è successo è inaccettabile»

Immigrati in piazza, scontri a Brescia
In 9 saliti su una gru: «Non scendiamo»

Chiedono la regolarizzazione di quanti hanno presentato richiesta di sanatoria nel 2009. Un arresto

MILANO - È finita con scontri tra forze dell'ordine e manifestanti la protesta non autorizzata di un gruppo di immigrati, sostenuti dai centri sociali, scesi in piazza per chiedere la regolarizzazione degli immigrati che hanno presentato richiesta di sanatoria nel 2009. Immigrati e altri manifestanti, alcune centinaia di persone in tutto, sono scesi in Piazza della Loggia nonostante non fossero stati autorizzati dalla Questura - nel pomeriggio era infatti previsto un corteo degli alpini -, quindi si sono riversati lungo Via San Faustino dove sono stati bloccati dalle forze dell'ordine. All'ultimo momento è stato autorizzato un piccolo corteo di circa 300 metri, ma i manifestanti hanno cercato di forzare il cordone di sicurezza ed hanno ingaggiato uno scontro con carabinieri e polizia. Un immigrato è stato arrestato con l'accusa di violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Una parte del corteo è defluita per le vie laterali ed è poi confluita in Piazzale Cesare Battisti, dove alcuni immigrati sono penetrati nel cantiere della metropolitana e alcuni si sono arrampicati in cima ad una gru, a circa 25 metri d'altezza, da cui hanno srotolato lo striscione «sanatoria».

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«NON SCENDIAMO» - In cima alla gru, hanno fatto sapere gli interessati, la protesta continuerà, finchè il ministero dell'Interno non aprirà una trattativa, prestando ascolto alle rivendicazioni di quanti si attendevano di essere regolarizzati con la sanatoria 2009. Chiesti anche la liberazione della persona finita in manette nel pomeriggio e il ripristino del presidio permamente davanti alla Prefettura sgomberato a colpi di ruspa. Secondo la polizia sulla gru ci sono nove persone, dieci o forse undici secondo i promotori della protesta.

MESSAGGIO A BERLUSCONI - Un chiaro anche se non esplicito riferimento al caso Ruby in uno dei cartelli mostrati durante il corteo. «Berlusconi aiutaci, abbiamo bisogno del tuo buon cuore». Quando il manifestante è sceso dalla gru ed è uscito dal cantiere della metropolitana, è stato osannato dagli altri partecipanti all'iniziativa.

«INACCETTABILE» - «Ciò che è successo è inaccettabile ed è purtroppo una occasione persa da parte degli immigrati e di chi li ha organizzati per instaurare un rapporto positivo con la città»: afferma, in una nota, il sindaco di Brescia, Adriano Paroli, riguardo agli incidenti nella manifestazione organizzata dall'associazione "Diritti per tutti" durante la celebrazione del novantesimo anno di attività del Corpo degli Alpini. «Brescia voleva festeggiare i 90 anni dei propri alpini e lo ha fatto - sottolinea il primo cittadino -. Pensare di manifestare le proprie idee non rispettando altre celebrazioni preparate da tempo diventa un atto di prepotenza e palesa l'incapacità di capire la realtà in cui a parole si desidererebbe vivere e integrarsi».

Redazione online
30 ottobre 2010(ultima modifica: 31 ottobre 2010)

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