giovedì 28 ottobre 2010

DOVEVA PRENDERSELA PIUTTOSTO CON IL GIUDICE

Si sa che la decisione di una causa civile non dipende tanto da un avvocato, per quanto sia preparato, ma dal giudice, che sulla base dei documenti e delle prove deve saper ragionare. Purtroppo la giustizia, soprattutto quella civile, è in mano a giudici che per la maggior parte sono una massa di ignoranti e di incapaci di ragionare. Essi entrano in magistratura dopo avere superato, magari fortunosamente , un concorso. Dopo di che essi fanno carriera per sola anzianità. Possono anche per il resto della vita evitare di aprire un libro di diritto perché nessuno più li sottopone ad esami. Con la scusa dell'indipendenza della magistratura essi con il CSM (che dovrebbe significare, non Consiglio Superiore della Magistratura, ma Corporazione d Stampo Mafioso) hanno sempe rifiutato un concorso per il passaggio ad un grado superiore, come avviene nell'Università. Molti di essi dovrebbero essere sottoposti a visita psichiatrica perché sono capaci di fare sentenze aberranti, capovolgendo completamente le regole della logica. E la legge li rende immuni da qualsiasi responsabilità, contro il principio costituzionale che dice che tutti i cittadini sono eguali di fronte alla legge. Ma i magistrati non pagano mai, anche quando commettono gravi errori. In teoria essi (secondo la legge sui provvedimenti disciplinari) dovrebbero essere sottoposti a provvedimenti quando si tratti (cito la legge) di "errorri dovuti ad ignoranza o vizi logici inescusabili". Ma mai è stato preso un provvedimento contro giudici civili, e il massimo della punizione per un giudice penale è consistito in un trasferimento di sede (cosa assai rara). ASSURDO.Essi possono impunemente mandare in galera uno riconosciuto poi innocente e non pagare mai di persona. Deve essere lo Stato (cioè il contribuente) a pagare per essi. ALLUCINANTE. In un mio prossimo libro analizzo questa situazione aberrante che fa dei magistrari una corporazione di individui spesso ignoranti, fuori di testa e arroganti, oltre che vendicativi nei confronti di chi abbia il coraggio di trattarli come meritano. Propongo una vera riforma deo Codice di Procedura Civile e dell'ordinamento giudiziario perché questi individui non possano più avanzare di grado e di stipendio per sola anzianità. Essi debbono essere giudicati da giuristi (studiosi del diritto) perché non credano più di essere padroni, invece che servitori, della giustizia. Tra un giurista ed un giudice (manovale, e non studioso, del diritto) esiste la stessa differenza che vi è tra un professore di idraulica ed un idraulico. La giustizia in Italia è una cloaca e un terno al lotto a seconda dei "giudici" in cui si incappa.
Perciò chi ha ammazzato l'avvocato pur avendo seri e fondati motivi nella sua richiesta di risarcimento dei danni per aver perso una gamba per incidente di lavoro ha sbagliato bersaglio.

CASSINO (frosinone)

Avvocato freddato con 4 colpi di pistola
da invalido che aveva perso una causa

Brutale esecuzione in studio, vicino ai clienti in attesa
L'assassino, vittima di incidente sul lavoro, si è costituito

CASSINO (frosinone)

Avvocato freddato con 4 colpi di pistola
da invalido che aveva perso una causa

Brutale esecuzione in studio, vicino ai clienti in attesa
L'assassino, vittima di incidente sul lavoro, si è costituito

Il corpo del legale viene portato all'obitorio (Ansa)
Il corpo del legale viene portato all'obitorio (Ansa)
ROMA - Un avvocato, Massimo Pallini, 45 anni, è stato trovato morto nel suo studio di via Cimarosa, a Cassino, in provincia di Frosinone, ucciso da quattro colpi d'arma da fuoco. Specializzato in cause civili, era molto conosciuto nell'ambiente forense. Dalle prime ricostruzioni l'assassino aveva preso un appuntamento allo studio: Natalino Di Mambro, 62 anni, che era cliente del legale, lo ha ucciso perchè aveva perso una causa.

ESECUZIONE CON I CLIENTI IN SALA - Ad ucciderlo, secondo quanto riferito da testimoni, sarebbe stato un uomo che, entrato nell'ufficio attorno alle 16, avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco per poi dileguarsi. I clienti in sala di attesa hanno raccontato la dinamica e descritto l'accaduto ai carabinieri che stanno effettuando i rilievi.

La palazzina di Cassino dov'è avvenuto l'omicidio (foto Ansa)
La palazzina di Cassino dov'è avvenuto l'omicidio (foto Ansa)
CAUSA PER INVALIDITA' - In serata la svolta dell'omicidio. Il presunto assassino si è costituito. L'uomo è residente a Sant'Elia Fiumerapido un paese limitrofo a Cassino. Accompagnato dal suo avvocato è stato interrogato dal capo della Squadra Mobile di Frosinone, il vice questore Carlo Bianchi e dal magistrato della Procura di Cassino. Sembra che l'avvocato Pallini avesse seguito per conto del 62enne una causa di lavoro per invalidità che non era andata a buon fine, a giudizio dell'assassino per imperizia del legale.

50 PROIETTILI IN AUTO - Sconcertanti i particolari che emergono dall'interrogatorio fiume di Di Mambro. Nell'auto dell'assassino gli investigatori della squadra mobile di Frosinone e del commissariato di Cassino hanno trovato 50 proiettili. Il reo confesso ha riferito infatti di essere stato intenzionato ad utilizzarli tutti nel momento in cui qualcuno avesse avuto qualche reazione inaspettata.
Reso invalido da un infortunio sul lavoro, con una gamba di legno, e solo, Di Mambro, ex metalmeccanico, covava un rancore profondo nei confronti del legale, che riteneva colpevole della sua rovina economica. I proiettili e la Glock 9x21 sono stati sequestrati e inviati alla polizia scientifica. L'analisi balistica servirà agli inquirenti per capire quanti sono stati effettivamente i colpi sparati. Nel frattempo, è stata disposta l'autopsia sul corpo dell'avvocato, prevista per giovedì pomeriggio presso l'obitorio dell'ospedale di Cassino.

Redazione online
27 ottobre 2010(ultima modifica: 28 ottobre 2010)


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