lunedì 2 agosto 2010

REPLICA INDIRETTA AL PROF. CANNELLA DEL PROF. VERONESI

Circa 20 anni fa intervenni dopo una conferenza a Cagliari del prof. Veronesi e gli domandai in pubblico come mai egli, vegetariano, non fosse poi tanto coraggioso nel propagandare il vegetarianesimo (o vegetarismo). Mi rispose che il pubblico non era ancora preparato. Ma se non incomincia lei, gli risposi, debbo iniziare io che sono uno sconosciuto? Dalla risposta capii che Veronesi da uomo pubblico (anche futuro ministro della salute) non poteva apertamente contrastare apertamente l'industria alimentare perché sarebbe stato boicottato politicamente con tutte le conseguenze negative. Anche in fatto di finanziamenti. Questa è la verità, che egli non poteva dire. Anche nella risposta che allego si percepisce la prudenza. Avrebbe voluto dire: Cara Liliana, non mangi carne, ma ha dovuto limitarsi a dire: la riduca al minimo. Qual è il minimo? Il minimo è non mangiarne se è vero che egli non ne mangia e precisa che le proteine si possono trarre, in sostituzione della carne, dai legumi. Comunque, ho girato a Veronesi il documento da lei inviatomi chiedendo spiegazioni in merito. Tengo a precisare che in quell'occasione si trattava di stabilire se la carne bovina potesse favorire il cancro al seno. Non si è parlato affatto del cancro all'intestino e al colon. Lei, invece, che dice? Che la carne non fa mai male e che fa sempre bene. Nell'ultima trasmissione Superquark di Piero Angela si è lasciato sfuggire una frase che probabilmente è un lapsus, che dice testualmente: "DOBBIAMO MANGIARE CARNE PERCHE' SIAMO FATTI DI CARNE". Dunque dovrebbero mangiare carne anche gli ovini e i bovini? Sì, con la mucca pazza.


liliana Venerdì, 08 Gennaio 2010
*dieta vegetariana*

Carissimo Prof. Veronesi so che lei è vegetariano e vorrei chiederle se esserlo può allontanare il rischio di cancro e cosa mangiare per supplire al consumo di carne. Grazie

Risposta Veronesi Venerdì, 08 Gennaio 2010

Cara Liliana, io sono vegetariano soprattutto per motivi etici, come ho già spiegato più volte in questo Forum. Non vorrei però che il mio atteggiamento personale fosse confuso con un modello di comportamento per la prevenzione dei tumori. La realtà è che il mio pensiero etico coincide con un comportamento positivo per la salute in generale e per la prevenzione dei tumori. Ciò che sappiamo del legame fra alimentazione e tumori è che l'abitudine al consumo quotidiano di un'adeguata quantità di frutta e verdura esercita un'azione protettiva contro il rischio di malattia, tanto è vero che Il "Codice Europeo contro il Cancro" ? una serie di raccomandazioni sugli stili di vita e le abitudini corrette per ridurre il rischio di ammalarsi, approvata e resa pubblica dalla Comunità Europea ? contiene un richiamo esplicito all'abitudine al consumo quotidiano di verdura e di frutta. I fitochimici contenuti in molta frutta e verdura ? flavonoidi e polifenoli ? combinati assieme agiscono come potenti antiossidanti, sostanze che proteggono l'organismo dai radicali liberi, cioè da quelle molecole che, per la loro instabilità chimica, possono alterare la struttura delle membrane cellulari e del materiale genetico. Naturalmente frutta e verdura non bastano da sole a proteggerci dalle malattie. È importante curare uno stile di vita sano e un'alimentazione che includa una miscela equilibrata di alimenti protettivi e una percentuale estremamente contenuta di alimenti potenzialmente nocivi. Oggi si mangia troppo e male, ed è proprio l'accumulo di sostanze tossiche che ci predispone a molte malattie. Frutta e verdura ci possono proteggere anche da questo rischio: essendo alimenti poverissimi di grassi e ricchi di fibre, agevolano il transito del cibo ingerito e riducono il tempo di contatto con la parete intestinale degli eventuali agenti cancerogeni presenti nella dieta quotidiana. Non è così per gli alimenti di origine animale. Quando ingeriamo una quantità eccessiva di calorie sottoforma di proteine, grassi e zuccheri, queste vengono convertite in molecole di trigliceridi e accumulate nel tessuto adiposo come depositi di riserva. È proprio qui, nel grasso corporeo, che più facilmente si accumulano le sostanze dannose presenti nell?ambiente. Ecco perché esiste una correlazione tra diete ricche di grassi saturi (provenienti da fonti animali) e alcuni tumori.
Per rispondere infine alla sua seconda domanda, le proteine necessarie al nostro organismo, oltre che nella carne e nei cibi di origine animale, si trovano anche in molti vegetali, come i legumi. È dunque possibile trarre dal mondo vegetale una dieta ricca e variata capace di fornirci vitamine, proteine, zuccheri e grassi vegetali in modo completo e calibrato.


DA ALTRE FONTI

« Il nostro organismo, come quello delle scimmie, è programmato proprio per il consumo di frutta, verdura e legumi. Una dieta priva di carne non ci indebolirebbe certamente: pensiamo alla potenza fisica del gorilla. E pensiamo al neonato, che nei primi mesi quadruplica il suo peso nutrendosi solo di latte. Non solo una dieta di frutta e verdura ci farebbe bene, ma servirebbe proprio a tenere lontane le malattie. »

In un altro articolo Veronesi chiarisce di essere vegetariano - e di esserlo ormai da molto tempo - non per motivi salutistici, bensì in virtù di una solida motivazione etica:


« Sono vegetariano per motivi etici e non medici. Gli animali vanno rispettati e non uccisi per poi mangiarli. Tutti gli animali. »

La motivazione salutistica - dettata dall'anti-cancerogenità della dieta vegetariana - dà ancora più valore ad una scelta che per Veronesi è quindi prima di tutto etica - poiché suscitata dalla compassione per la sofferenza patita dagli animali - ed alla quale si aggiunge pure, come terza motivazione di ulteriore stimolo rafforzativo, la scoperta del valore diremmo terzomondista della scelta vegetariana, spiegato da Veronesi in un altro significativo articolo:


« Rinunciare alla carne inoltre è per me anche una forma di solidarietà e responsabilità sociale. In un mondo che ha fame, il consumo di carne costituisce uno spreco enorme: se oltre 820 milioni di persone soffrono la fame è anche perché gran parte del terreno coltivabile viene riservato al foraggio per gli animali da carne. I prodotti agricoli a livello mondiale potrebbero essere sufficienti a sfamare tutti, se non fossero in gran parte utilizzati per alimentare gli animali da allevamento. »

E non solo. La corsa selvaggia alla produzione di carne svuota la Terra di acqua potabile e di ogni energia, come Veronesi ha denunciato con forza in un'intervista rilasciata al Corriere poco dopo essere stato eletto senatore:


« L'umanità rischia un effetto a catena distruttivo: esaurimento di energia, di acqua potabile, di alimenti base per soddisfare consumismi alimentari errati. [...] I conti non tornano. Sei miliardi di abitanti, tre miliardi di bovini da macello (ogni chilo di carne brucia 20 mila litri d'acqua), 15 miliardi di volatili da alimentazione, produzione di combustibili dai cereali. Tra un po' non ci sarà più cibo. Grano, soia, riso, mais costano sempre di più e vanno a ingrassare gli animali da allevamento. Dobbiamo fermarci ora. »

(Umberto Veronesi, citato in: Corriere della sera, 20 maggio 2008, p.9)

Il vegetarismo, per Veronesi, ha perciò una rilevantissima importanza etica, salutistica, sociale ed ambientale. Insieme ad altri sforzi etici (come il progressivo accantonamento della sperimentazione animale e di pratiche quali la derattizzazione[7]), il vegetarismo rappresenta un tassello fondamentale per l'instaurarsi di un nuovo rapporto - non più antropocentrico, bensì solidaristico[8] - tra uomo e natura.



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