mercoledì 27 gennaio 2010

A CHE PUNTO DI IMBECILLITA' PUO' ARRIVARE UN EBREO OSSERVANTE

Ascoltate l'ultima. Nella trasmissione "Sottovoce" dell'ignorante notturno Marzullo è stato intervistato un certo Shalom Bahbut che insegna fisica nella Facoltà di Medicina della Sapienza. Egli è anche direttore di un centro di "cultura" ebraica. Ha detto che il rispetto del sabato gli impone di non lavorare affatto in quel giorno. Anche questa è una superstizione religiosa. Ciò gli dovrebbe impedire di fare lezione o esami il sabato, anche sottraendosi ai doveri d'ufficio, per cui è pagato. Ma non basta. Ha detto che a partire dal tramonto del venerdì (con cui inizia il sabato) in casa non si possono accendere le luci, perché anche questo è un lavoro. Pertanto in casa si accendono tutte luci necessarie il venerdì prima del tramonto e le si debbono lasciare accese sino al tramonto del sabato perché anche spegnere le luci sarebbe un lavoro. Il sabato, ha aggiunto, non si può usare nemmeno il telefonino perché è uno strumento tecnologico, legato al lavoro. E ciò che si mangia il sabato deve essere cucinato il giorno prima. E se la casa prendesse fuoco? Lo spegnerebbe o la lascerebbe bruciare? Non potrebbe nemmeno chiamare i vigili del fuoco perché dovrebbe usare il telefono. Ora io mi domando se questo non significhi aggiungere alla superstizione la farneticazione. Ci si ricordi che Mosè fece condannare a morte un tale che il sabato aveva salvato il suo asino che era caduto in un burrone. E se il Bahbut si trovasse di fronte ad uno bisognoso di soccorso dopo un incidente? Passerebbe oltre perché soccorrerlo sarebbe un lavoro? Ma come? Anche accendere la luce e spegnere la luce è un lavoro?ROBA DA MATTI. Come fa questo ridicolo individuo ad insegnare fisica? Si può disgiungere la fisica dalla conoscenza scientifica dell'evoluzione biologica e di una comune origine di tutte le forme di vita, compresa quella umana, contro tutte le panzane dell'Antico Testamento? Comunque, queste sono farneticazioni che gli ebrei CREDENTI (osservanti delle stronzate dell'Antico Testamento) si possono tenere per sé se non fanno male agli altri. Il fatto è che essi conservano anche la farneticazione della crudeltà della "macellazione rituale", secondo cui il povero animale che finisce nel mattatoio deve morire cosciente e lentamente per dissanguamento mentre viene tenuto legato su un fianco perché non scappi mentre si divincola tremendamente negli spasmi della morte. Infatti la maledetta legge sulla macellazione che impone che il povero animale venga prima privato dei sensi perché non si accorga del momento in cui viene ucciso fa eccezione per gli ebrei CREDENTI, e conseguentemente per gli islamici, che hanno copiato dagli ebrei CREDENTI la "macellazione rituale", senza la quale questi pazzi credono che l'animale diventi impuro e la sua carne non sia mangiabile. Questi pazzi hanno superato le altre regole mosaiche (cioè di un individuo che, secondo l'esegesi biblica non ebraica, è un personaggio romanzesco, mai esistito). Ritengono superate (ci credo bene) le regole che impongono il sacrificio del primogenito (di umani e non umani) da offrire a Jahweh (peggio dei pagani), la lapidazione degli adulteri, lo sterminio degli omosessuali, la purificazione della donna dopo le mestruazioni e dopo il parto uccidendo almeno due tortore o due piccioni, etc., etc. (come è prescritto nell'Esodo e nel Levitico). Ma se si tratta di animali allora la regola mosaica (riferita ad un individuo che nei racconti appare come macellatore di uomini, donne, bambini e "bestiame" in onore e per comando del sanguinario dio Jahweh) deve essere rispettata. VIGLIACCHI.
Ora è il giorno della cosiddetta memoria. Io ho avuto sempre ammirazione per l'intelligenza ebraica, che è quella degli ebrei non credenti, che hanno dato grandi contributi nella scienza, nella filosofia e nell'arte, da quando è avvenuto nell'800 il processo di laicizzazione all'interno dell'ebraismo. Faccio soltanto tre nomi: Marx, Einstein, Freud, dissacratori della religione ebraica pur essendo ebrei. Ma già nel XVII secolo il grande filosofo ebreo Spinoza, panteista (cioè ateo), demolì per primo tutto l'Antico Testamento rilevandone tutte le falsità e contraddizioni (Trattato teologico-politico).Potrei riempire almeno tre righe di nomi di grandi pensatori ebrei non credenti. Ma quelli credenti sono veramente una vergogna dell'umanità. Oggi è il cosiddetto giorno della memoria(come se la storia non fosse piena di olocausti, compreso quello dei venti milioni di morti nei lager sovietici di Stalin, di cui non si vuole avere memoria) e confesso che non provo alcun senso di pietà per quegli ebrei che, simili al citato Shalom Bahbut o Riccardo Di Segni (che promosse contro di me un processo con l'accusa di antisemitismo per avere condannato la barbarie e la crudeltà della "macellazione rituale" - individui che è meglio perdere che acquistare a causa del loro stupido e crudele fanatismo), fossero finiti in una asserita camera a gas nazista. Se essi ritenevano che l'animale dovesse soffrire di più in rispetto delle loro vigliacche farneticazioni, io dico che si ha il diritto naturale di non provare alcuna sensibilità per gli insensibili. Non sia pace alle animacce loro.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

UBI MAJOR MINOR CESSANT

Anonimo ha detto...

Difronte a tanta osservanza mi sorge un dubbio?
Se per necessità dovevano andare al bagno, come si comportavano?
Perchè se tanto mi da tanto, anche calarsi i calzoni è un lavoro, come è un lavoro adoperare la carta igienica per la pulitura delle NATICHE. Debbo forse arguire che erano dei zozzoni?
Hai (posteriori)l'ardua sentenza.
Tommaso Pendola

Pietro Melis ha detto...

A parte il fatto che si dice UBI MAJOR MINOR CESSAT che voleva dire?

Al signor Pendola complimenti per l'ironia che copisce questi farneticanti, ma avrebbe dovuto scrivere Ai (posteriori), non Hai