mercoledì 9 dicembre 2009

L'IMMACOLATA: UNA FAVOLA PER UN GIORNO FESTIVO

Quanti sono coloro che sanno che cosa significhi "immacolata concezione"? Una volta a lezione ho fatto questa domanda. Tutti pensavano che significasse la verginità di Maria, rimasta immacolata perché concepì Gesù senza partecipazione maschile, essendo stato concepito dallo Spirito Santo. A questa favola se ne aggiunge un'altra, che spiega che cosa significhi in realtà "immacolata concezione". Essa significa che la madre di Maria, sant'Anna, quando concepì la figlia fu sospesa dal peccato originale, essendo stata la figlia predestinata (da chi?) al concepimento di Gesù ,che ,venuto al mondo per togliere all'uomo con il battesimo il peccato originale (quello di Adamo ed Eva), non poteva anch'egli nascere con tale peccato. Anche se Gesù, contraddittoriamente, si fece anch'egli battezzare, e in età adulta, da Giovanni Battista, secondo un rito che pare provenisse dalla comunità degli Esseni, che si dice fossero vegetariani. Ma il fatto che Giovanni andasse vestito di pelli è in contrasto con la tesi che provenisse dagli Esseni. D'altronde, tanti episodi dei vangeli fanno escludere, al contrario di quanto recentemente affermato dal papa, che Gesù fosse vegetariano. Non poteva esserlo uno che continuava a definire il tempio-mattatoio degli ebrei "casa del Signore", uno che nella parabola del figlio prodigo usò l'immagine cruenta dell'uccisione del vitello più grasso per far festa, uno che festeggiò la pasqua secondo la ritualità ebraica, con l'uccisione al tempio-mattatoio di un agnello, mentre è impossibile che l'ultima cena possa essere consistita soltanto in pane e vino. Così ha argomentato la teologa ex cattolica Uta Ranke-Heineman nel suo bel libro Così non sia. Introduzione al dubbio di fede (Rizzoli 1993). Tornando all'immacolata, si dice che sant'Anna poi ebbe altri figli, ma senza più essere sospesa dal peccato originale.
Io mi domando se uno Stato debba ancora ritenere giorno festivo l'8 dicembre per festeggiare una simile favola. Se proprio si vuole un giorno festivo in più si inventi almeno un motivo serio e non uno che appare sommamente ridicolo. Bisogna poter portare il cervello all'ammasso per ritenere che sia degna di festività una simile favola. Eppure vi è uno che pretende di essere maestro di morale, e non raccontatore di favole: il papa.

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