mercoledì 10 giugno 2009

Lettere di adesione al partito dei non votanti


Il 9 giugno ho visto pubblicata sul Corriere della sera parte di una mia lettera. Ho avuto molte adesioni alla mia idea di ridurre il numero degli eletti in proporzione al numero dei non votanti (fatta salva una soglia fisiologica che sia al massimo del 15%). C'è stata una cretina (marironica@hotmail.it) che mi ha accusato di essere diseducativo. Diseducativa è questa cretina, che, facendo del moralismo, appellandosi all'educazione nelle scuole, avrebbe bisogno di essere educata. Povera scuola abbandonata ai moralisti che confondono la morale con il diritto. Chi educherà gli educatori se i politici dovrebbero essere educati alla politica, mentre aspirano solo al potere? Ed io dovrei dare il voto a questa gentaccia che, per esempio, continua a non riformare la giustizia civile, permettendo che vi siano giudici ignoranti o pazzi che fanno sentenze scriteriate e non subiscono alcun controllo? CSM? Te lo raccomando. Significa Corporazione di Stampo Mafioso. E i tempi della cosiddetta giustizia? Una vita per arrivare ad una sentenza. A parte tutto ciò, il non voto è una manifestazione di voto. Accetterei anche che il non voto fosse espresso mediante scheda bianca. Significherebbe palesemente rifiuto di tutti i partiti per diversi motivi. E il numero degli eletti dovrebbe diminuire in proporzione al numero delle schede bianche. Bisogna bastonare i partiti e la loro arroganza, derivante dal fatto di poter distribuirsi lo stesso numero di poltrone indipendentemente dal numero dei votanti. Si darebbero finalmente una regolata. Il loro potere incontrollato sparirebbe.

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